Introduzione: questo strumento ha la capacità di esplorare quella parte del paziente composta dal suo vissuto di malattia; grazie ad esso e ad un affiancamento professionale si crea una relazione terapeutica, importante perché consente al paziente di dirigersi verso una comprensione e accettazione della propria esperienza di malattia. Obiettivo: L’obiettivo di questa revisione è quello di analizzare la letteratura scientifica inerente la Medicina Narrativa, al fine d’indagare quale sia la sua efficacia e le possibili applicazioni nell’assistenza infermieristica; più specificatamente l’elaborato mira a descrivere quali siano le caratteristiche e l’utilizzo della Medicina Narrativa in terapia intensiva. Materiali e metodi: viene condotta una revisione della letteratura di articoli che abbiano analizzato questa tecnica applicata nell’assistenza in terapia intensiva. Sono stati presi in esame cinque studi. Il primo è uno studio retrospettivo osservazionale italiano, che utilizza come strumento un libro degli ospiti in quella unità operativa. È risultato un mezzo valido; inoltre, lo studio sostiene che esso rafforza la relazione tra famiglia paziente e staff assistenziale, migliorando anche l’empatia e la capacità di riconoscere meglio i bisogni delle famiglie e dei pazienti. Il secondo è uno studio qualitativo multicentrico danese, che indaga come viene utilizzato, dai pazienti e familiari, un diario personale lungo il percorso di malattia. Attraverso un’intervista, risulta uno strumento valido che rafforza il legame tra famiglia staff assistenziale e paziente, migliorando anche l’empatia dell’infermiere e la capacità di riconoscere con maggior chiarezza i bisogni. Il terzo è uno studio pilota svedese e ha come obiettivo quello di verificare se il diario personale utilizzato in terapia intensiva fornisce aiuto ai pazienti e familiari nell’accettazione della propria storia di malattia. Si dimostra uno strumento utile, soprattutto quando viene affiancato ai colloqui di follow-up. Il quarto studio, descrittivo qualitativo, è svedese ed ha come scopo la descrizione dell’esperienza durante il periodo di degenza , attraverso un’ intervista fatta ai pazienti sull’uso del diario. Risulta uno strumento che può contribuire all’ accettazione e comprensione della propria storia di malattia. Il quinto è uno studio comparativo internazionale tra Svezia, Danimarca e Norvegia sulla nascita e utilizzo del diario personale in terapia intensiva. Emerge che i diari hanno il potenziale di soddisfare le esigenze assistenziali dei pazienti dando un senso alle loro esperienze e alla ricostruzione della propria storia di malattia. Conclusioni: in conclusione, dal mio elaborato è emerso come la Medicina Narrativa sia un valore aggiunto, capace di ripristinare l’equilibrio del paziente, permettendogli di ritrovarsi, costruire, ricostruire parte della propria storia di malattia, che molto spesso viene sostituita da momenti d’incoscienza e disorientamento. Questo strumento trasversale si è dimostrato utile come supporto ai pazienti nei colloqui di follow-up post-dimissione, grazie alla capacità di fungere da specchio per le emozioni e momenti vissuti nel percorso di malattia. Per mezzo della Medicina Narrativa si è riscoperta l’importanza della famiglia nel processo decisionale e di cura dell’assistito. Il diario è inoltre di supporto agli stessi familiari nel processo di accettazione dell’esperienza o del lutto. È emerso il valore del linguaggio empatico, che porta maggior sensibilità verso il paziente e i suoi bisogni e funge da legante per costruire una relazione terapeutica più forte e in grado di raggiungere maggiori obiettivi assistenziali, grazie alla presa in carico in modo completo della sfera emozionale, psicologica e antropologica del paziente.

Nursing e medicina narrativa in terapia intensiva: una revisione di letteratura

Cavedale, Emanuele
2015/2016

Abstract

Introduzione: questo strumento ha la capacità di esplorare quella parte del paziente composta dal suo vissuto di malattia; grazie ad esso e ad un affiancamento professionale si crea una relazione terapeutica, importante perché consente al paziente di dirigersi verso una comprensione e accettazione della propria esperienza di malattia. Obiettivo: L’obiettivo di questa revisione è quello di analizzare la letteratura scientifica inerente la Medicina Narrativa, al fine d’indagare quale sia la sua efficacia e le possibili applicazioni nell’assistenza infermieristica; più specificatamente l’elaborato mira a descrivere quali siano le caratteristiche e l’utilizzo della Medicina Narrativa in terapia intensiva. Materiali e metodi: viene condotta una revisione della letteratura di articoli che abbiano analizzato questa tecnica applicata nell’assistenza in terapia intensiva. Sono stati presi in esame cinque studi. Il primo è uno studio retrospettivo osservazionale italiano, che utilizza come strumento un libro degli ospiti in quella unità operativa. È risultato un mezzo valido; inoltre, lo studio sostiene che esso rafforza la relazione tra famiglia paziente e staff assistenziale, migliorando anche l’empatia e la capacità di riconoscere meglio i bisogni delle famiglie e dei pazienti. Il secondo è uno studio qualitativo multicentrico danese, che indaga come viene utilizzato, dai pazienti e familiari, un diario personale lungo il percorso di malattia. Attraverso un’intervista, risulta uno strumento valido che rafforza il legame tra famiglia staff assistenziale e paziente, migliorando anche l’empatia dell’infermiere e la capacità di riconoscere con maggior chiarezza i bisogni. Il terzo è uno studio pilota svedese e ha come obiettivo quello di verificare se il diario personale utilizzato in terapia intensiva fornisce aiuto ai pazienti e familiari nell’accettazione della propria storia di malattia. Si dimostra uno strumento utile, soprattutto quando viene affiancato ai colloqui di follow-up. Il quarto studio, descrittivo qualitativo, è svedese ed ha come scopo la descrizione dell’esperienza durante il periodo di degenza , attraverso un’ intervista fatta ai pazienti sull’uso del diario. Risulta uno strumento che può contribuire all’ accettazione e comprensione della propria storia di malattia. Il quinto è uno studio comparativo internazionale tra Svezia, Danimarca e Norvegia sulla nascita e utilizzo del diario personale in terapia intensiva. Emerge che i diari hanno il potenziale di soddisfare le esigenze assistenziali dei pazienti dando un senso alle loro esperienze e alla ricostruzione della propria storia di malattia. Conclusioni: in conclusione, dal mio elaborato è emerso come la Medicina Narrativa sia un valore aggiunto, capace di ripristinare l’equilibrio del paziente, permettendogli di ritrovarsi, costruire, ricostruire parte della propria storia di malattia, che molto spesso viene sostituita da momenti d’incoscienza e disorientamento. Questo strumento trasversale si è dimostrato utile come supporto ai pazienti nei colloqui di follow-up post-dimissione, grazie alla capacità di fungere da specchio per le emozioni e momenti vissuti nel percorso di malattia. Per mezzo della Medicina Narrativa si è riscoperta l’importanza della famiglia nel processo decisionale e di cura dell’assistito. Il diario è inoltre di supporto agli stessi familiari nel processo di accettazione dell’esperienza o del lutto. È emerso il valore del linguaggio empatico, che porta maggior sensibilità verso il paziente e i suoi bisogni e funge da legante per costruire una relazione terapeutica più forte e in grado di raggiungere maggiori obiettivi assistenziali, grazie alla presa in carico in modo completo della sfera emozionale, psicologica e antropologica del paziente.
2015-11-23
Medicina narrativa, terapia intensiva, revisione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/20716