Nella redazione di questo elaborato di tesi si è partiti dal presupposto che la Normativa Italiana, in materia di Donazione e Trapianto, Legge 91/1999 1, prevede che il medico con funzione di Coordinatore Locale istituisca il Coordinamento Locale Trapianti (CLT) e possa avvalersi della figura infermieristica per svolgere le sue funzioni. Ecco allora che in questo servizio, che si occupa di procurement di organi e tessuti, la scelta della professione dell’infermiere diviene molto importante nel raggiungere outcomes. Lo scopo di questo elaborato di tesi è quello di proporre un nuovo modello organizzativo a gestione infermieristica per il Coordinamento Locale Trapianti (CLT) passando attraverso un’elaborazione dati che confermi la validità di alcuni indicatori proposti in uno studio del 2014. Sono state prese ad esame due Aziende Ulss del Veneto con un bacino d’utenza di circa 250mila persone 2 e sono stati raccolti i dati relativi agli anni 2012, 2013 e 2014 3 riguardanti i pazienti deceduti, i potenziali donatori e i tessuti corneali prelevati. Partendo dal numero dei defunti è stato poi applicato un algoritmo in grado di stimare l’aspettativa dei decessi valutati dal CLT, l’aspettativa degli idonei al prelievo, l’aspettativa degli effettivi donatori e quella dei tessuti corneali da prelevare. Dal confronto fra i dati potenziali e quelli reali è emerso non solo che gli indicatori e l’algoritmo elaborati lo scorso anno risultano validati, ma anche che è effettivamente possibile strutturare il Coordinamento Locale Trapianti in modo da ridurre i costi e aumentare la performance del procurement. Il Coordinamento Locale Trapianti (CLT) proposto da questo studio prevede un’equipe formata da un infermiere a tempo pieno più una decina di infermieri part-time che operino insieme nei processi di procurement e trasversalmente nelle due Aziende Ulss. Questo progetto potrebbe aumentare o, per lo meno, mantenere costante il livello di procurement di tessuti con la differenza che si abbasserebbero i costi e aumenterebbe la qualità del processo perché il personale avrebbe modo di assistere ad un numero più elevato di casi in un ambito in cui l’esperienza è una delle componenti che stanno alla base di un ottimo operato.

Modello organizzativo di area vasta di procurement di organi e tessuti da cadavere a gestione infermieristica

Cominato, Gaia
2015/2016

Abstract

Nella redazione di questo elaborato di tesi si è partiti dal presupposto che la Normativa Italiana, in materia di Donazione e Trapianto, Legge 91/1999 1, prevede che il medico con funzione di Coordinatore Locale istituisca il Coordinamento Locale Trapianti (CLT) e possa avvalersi della figura infermieristica per svolgere le sue funzioni. Ecco allora che in questo servizio, che si occupa di procurement di organi e tessuti, la scelta della professione dell’infermiere diviene molto importante nel raggiungere outcomes. Lo scopo di questo elaborato di tesi è quello di proporre un nuovo modello organizzativo a gestione infermieristica per il Coordinamento Locale Trapianti (CLT) passando attraverso un’elaborazione dati che confermi la validità di alcuni indicatori proposti in uno studio del 2014. Sono state prese ad esame due Aziende Ulss del Veneto con un bacino d’utenza di circa 250mila persone 2 e sono stati raccolti i dati relativi agli anni 2012, 2013 e 2014 3 riguardanti i pazienti deceduti, i potenziali donatori e i tessuti corneali prelevati. Partendo dal numero dei defunti è stato poi applicato un algoritmo in grado di stimare l’aspettativa dei decessi valutati dal CLT, l’aspettativa degli idonei al prelievo, l’aspettativa degli effettivi donatori e quella dei tessuti corneali da prelevare. Dal confronto fra i dati potenziali e quelli reali è emerso non solo che gli indicatori e l’algoritmo elaborati lo scorso anno risultano validati, ma anche che è effettivamente possibile strutturare il Coordinamento Locale Trapianti in modo da ridurre i costi e aumentare la performance del procurement. Il Coordinamento Locale Trapianti (CLT) proposto da questo studio prevede un’equipe formata da un infermiere a tempo pieno più una decina di infermieri part-time che operino insieme nei processi di procurement e trasversalmente nelle due Aziende Ulss. Questo progetto potrebbe aumentare o, per lo meno, mantenere costante il livello di procurement di tessuti con la differenza che si abbasserebbero i costi e aumenterebbe la qualità del processo perché il personale avrebbe modo di assistere ad un numero più elevato di casi in un ambito in cui l’esperienza è una delle componenti che stanno alla base di un ottimo operato.
2015-12-14
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/20730