Obiettivi. Con questo elaborato abbiamo voluto approfondire la tematica del tabagismo in ambiente psichiatrico, in particolare il perché ai malati mentali venga consentito fumare all’interno di luoghi di cura come un Servizio di Psichiatria di Diagnosi e Cura (SPDC). Ci siamo concentrati sullo sviluppo delle false credenze che circondano il tabagismo delle persone affette da disturbi mentali. Metodi. Per l’elaborazione di questa tesi sono stati consultati i principali database medici (PubMed, CINAHL), i motori di ricerca generici (Google, Google Scholar) e libri di testo di interesse infermieristico. Risultati. I falsi miti del tabagismo in area psichiatrica risultano essere cinque: il fumo come automedicazione, le persone con problemi mentali non nutrono interesse a smettere di fumare, non sono in grado di sospendere questa abitudine, la cessazione del fumo interferisce con il processo di guarigione, elimina le strategie di coping e porta allo scompenso e smettere di fumare non è una priorità per il malato psichiatrico. Questi falsi miti risultano tali. L’unica credenza difficile da sfatare è la priorità data all’intervento di smettere di fumare. Pare che gli operatori sanitari siano consapevoli dell’impatto del fumo sui loro pazienti, ma accettano per norma culturale che possano fumare. Conclusioni. Lo staff medico – infermieristico ha a disposizione gli strumenti e le capacità per aiutare queste persone a smettere di fumare, ma si rende necessaria una maggior presa di coscienza del ruolo dell’infermiere come operatore e promotore della salute.
Il tabagismo in psichiatria e i suoi falsi miti: una revisione della letteratura
Dalla Corte, Michela
2015/2016
Abstract
Obiettivi. Con questo elaborato abbiamo voluto approfondire la tematica del tabagismo in ambiente psichiatrico, in particolare il perché ai malati mentali venga consentito fumare all’interno di luoghi di cura come un Servizio di Psichiatria di Diagnosi e Cura (SPDC). Ci siamo concentrati sullo sviluppo delle false credenze che circondano il tabagismo delle persone affette da disturbi mentali. Metodi. Per l’elaborazione di questa tesi sono stati consultati i principali database medici (PubMed, CINAHL), i motori di ricerca generici (Google, Google Scholar) e libri di testo di interesse infermieristico. Risultati. I falsi miti del tabagismo in area psichiatrica risultano essere cinque: il fumo come automedicazione, le persone con problemi mentali non nutrono interesse a smettere di fumare, non sono in grado di sospendere questa abitudine, la cessazione del fumo interferisce con il processo di guarigione, elimina le strategie di coping e porta allo scompenso e smettere di fumare non è una priorità per il malato psichiatrico. Questi falsi miti risultano tali. L’unica credenza difficile da sfatare è la priorità data all’intervento di smettere di fumare. Pare che gli operatori sanitari siano consapevoli dell’impatto del fumo sui loro pazienti, ma accettano per norma culturale che possano fumare. Conclusioni. Lo staff medico – infermieristico ha a disposizione gli strumenti e le capacità per aiutare queste persone a smettere di fumare, ma si rende necessaria una maggior presa di coscienza del ruolo dell’infermiere come operatore e promotore della salute.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/20742