PROBLEMA: Le malattie a trasmissione sessuale (MST) costituiscono un insieme di patologie molto diffuse a livello mondiale, che spesso comportano lo stigma e la discriminazione della persona affetta, soprattutto nel caso dell’HIV/AIDS (Greeff & Phetlhu, 2007). Per tale ragione, in alcuni casi, i pazienti non comunicano al partner lo stato di salute, con il successivo aumento del rischio di trasmissione dell’infezione (Walcott, Hatcher, Kwena, & Turan, 2013). Al contempo, i professionisti sanitari sono tenuti a rispettare la privacy del paziente. Gli infermieri, in tali circostanze, incorrono in un dilemma etico, legale e morale: la collisione tra il rispetto della privacy dell’assistito e la salvaguardia della salute del partner (Njozing, Edin, San Sebastiàn, & Hurtig, 2011). In letteratura, tale vissuto risulta essere un argomento ancora poco esplorato. SCOPO: Lo scopo dello studio è di indagare il vissuto dell'infermiere che assiste pazienti affetti da MST che non informano il partner della loro patologia, al fine di esplorare come l'infermiere vive gli eventuali dilemmi etici che insorgono e le strategie attuate per affrontare tale vissuto. DISEGNO DELLO STUDIO: Studio qualitativo-deduttivo-fenomenologico. CAMPIONE: Il campione è costituito da nove infermieri, che operano presso l’U.O. di Malattie Infettive e Tropicali dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre e dell’Ospedale Santi Giovanni e Paolo di Venezia. METODI E STRUMENTI: A ogni partecipante è stata richiesta la compilazione di una scheda anagrafico-sociale, per raccogliere dati relativi a: età, genere, massimo titolo conseguito in Infermieristica, anni di esperienza lavorativa e anni di lavoro nell’attuale U.O.; inoltre, per indagare i vissuti, è stata effettuata un’intervista semi-strutturata di cinque domande orientative ma non direttive, formulate coerentemente con la letteratura. I dati sono stati analizzati secondo il metodo Van Kaam. RISULTATI: I risultati ottenuti evidenziano che il vissuto prevalente degli infermieri in tali circostanze è la rabbia (77,78%), ma sono presenti anche vissuti di comprensione (22,22%). Questa situazione genera per l’88,89% del campione dei dilemmi etici durante l’assistenza; il principale, asserito dal 88,89% degli intervistati, è la collisione tra il rispetto della privacy del paziente e la tutela della salute del partner, tanto da dichiarare di non sapere come comportarsi (44,44%). Tali vissuti inducono gli infermieri a porsi degli interrogativi, primo fra tutti valutare la necessità di intervenire sui vincoli normativi in merito alla privacy del paziente (33,33%). Il 55,56% degli infermieri, come strategia per affrontare tali limiti e il vissuto emozionale che ne consegue, dichiara di attenersi alla normativa vigente, oppure di mantenere il distacco dalla situazione descritta (33,33%). CONCLUSIONI: Tale studio ha permesso di approfondire un ambito ancora poco indagato e di evidenziare che gli infermieri che assistono pazienti affetti da MST che non informano il partner della loro patologia, presentano vissuti talora contrastanti, causati dalla consapevolezza che l’assistito sta mettendo a rischio la salute di un altro individuo, si pongono così dilemmi etici e interrogativi. Le emozioni esperite dagli infermieri sono prevalentemente negative e il dilemma etico principale che emerge è la collisione tra il diritto alla privacy e la tutela della salute del partner inconsapevole. Gli infermieri, quindi, non sapendo a quale diritto dare la precedenza e sentendosi disarmati, si limitano a osservare strettamente ciò che la legge sancisce o mantengono il distacco. Il coinvolgimento emotivo, quindi, diventa una costante e l’assistenza a tali pazienti risulta impegnativa sia dal punto di vista emotivo, etico che morale.

Il vissuto dell'infermiere che assiste pazienti con malattia sessualmente trasmissibile che rifiutano di rivelare la patologia al partner

Didonè, Elisa
2015/2016

Abstract

PROBLEMA: Le malattie a trasmissione sessuale (MST) costituiscono un insieme di patologie molto diffuse a livello mondiale, che spesso comportano lo stigma e la discriminazione della persona affetta, soprattutto nel caso dell’HIV/AIDS (Greeff & Phetlhu, 2007). Per tale ragione, in alcuni casi, i pazienti non comunicano al partner lo stato di salute, con il successivo aumento del rischio di trasmissione dell’infezione (Walcott, Hatcher, Kwena, & Turan, 2013). Al contempo, i professionisti sanitari sono tenuti a rispettare la privacy del paziente. Gli infermieri, in tali circostanze, incorrono in un dilemma etico, legale e morale: la collisione tra il rispetto della privacy dell’assistito e la salvaguardia della salute del partner (Njozing, Edin, San Sebastiàn, & Hurtig, 2011). In letteratura, tale vissuto risulta essere un argomento ancora poco esplorato. SCOPO: Lo scopo dello studio è di indagare il vissuto dell'infermiere che assiste pazienti affetti da MST che non informano il partner della loro patologia, al fine di esplorare come l'infermiere vive gli eventuali dilemmi etici che insorgono e le strategie attuate per affrontare tale vissuto. DISEGNO DELLO STUDIO: Studio qualitativo-deduttivo-fenomenologico. CAMPIONE: Il campione è costituito da nove infermieri, che operano presso l’U.O. di Malattie Infettive e Tropicali dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre e dell’Ospedale Santi Giovanni e Paolo di Venezia. METODI E STRUMENTI: A ogni partecipante è stata richiesta la compilazione di una scheda anagrafico-sociale, per raccogliere dati relativi a: età, genere, massimo titolo conseguito in Infermieristica, anni di esperienza lavorativa e anni di lavoro nell’attuale U.O.; inoltre, per indagare i vissuti, è stata effettuata un’intervista semi-strutturata di cinque domande orientative ma non direttive, formulate coerentemente con la letteratura. I dati sono stati analizzati secondo il metodo Van Kaam. RISULTATI: I risultati ottenuti evidenziano che il vissuto prevalente degli infermieri in tali circostanze è la rabbia (77,78%), ma sono presenti anche vissuti di comprensione (22,22%). Questa situazione genera per l’88,89% del campione dei dilemmi etici durante l’assistenza; il principale, asserito dal 88,89% degli intervistati, è la collisione tra il rispetto della privacy del paziente e la tutela della salute del partner, tanto da dichiarare di non sapere come comportarsi (44,44%). Tali vissuti inducono gli infermieri a porsi degli interrogativi, primo fra tutti valutare la necessità di intervenire sui vincoli normativi in merito alla privacy del paziente (33,33%). Il 55,56% degli infermieri, come strategia per affrontare tali limiti e il vissuto emozionale che ne consegue, dichiara di attenersi alla normativa vigente, oppure di mantenere il distacco dalla situazione descritta (33,33%). CONCLUSIONI: Tale studio ha permesso di approfondire un ambito ancora poco indagato e di evidenziare che gli infermieri che assistono pazienti affetti da MST che non informano il partner della loro patologia, presentano vissuti talora contrastanti, causati dalla consapevolezza che l’assistito sta mettendo a rischio la salute di un altro individuo, si pongono così dilemmi etici e interrogativi. Le emozioni esperite dagli infermieri sono prevalentemente negative e il dilemma etico principale che emerge è la collisione tra il diritto alla privacy e la tutela della salute del partner inconsapevole. Gli infermieri, quindi, non sapendo a quale diritto dare la precedenza e sentendosi disarmati, si limitano a osservare strettamente ciò che la legge sancisce o mantengono il distacco. Il coinvolgimento emotivo, quindi, diventa una costante e l’assistenza a tali pazienti risulta impegnativa sia dal punto di vista emotivo, etico che morale.
2015-11-03
infermieri (nurses), emozioni (emotions), pazienti (patients), malattie sessualmente trasmissibili (sexually transmitted diseases), partner (sexual partner), notificazione al partner (partner notification).
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
didonè.elisa.1047334.pdf

accesso aperto

Dimensione 847.8 kB
Formato Adobe PDF
847.8 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/20753