Scopo dello studio: Condurre un'indagine sul livello di conoscenza di pazienti e caregivers inerente la gestione del catetere vescicale a permanenza in ambito domiciliare. Elaborare un opuscolo contenente le principali informazioni utili per una corretta gestione del catetere vescicale a permanenza in autonomia. Materiali e metodi: Lo studio è stato condotto nei mesi di Giugno, Luglio e Agosto 2015 presso il Distretto socio-sanitario 1 dell'Assistenza domiciliare, attivo nel territorio di Venezia Centro Storico e Giudecca (ULSS 12). Sono stati compresi nello studio 6 pazienti in carico al servizio di Assistenza domiciliare portatori di un catetere vescicale a permanenza e 26 dei loro caregivers. Per la raccolta dei dati sono state consegnate a domicilio due scale di valutazione su base facoltativa e previo consenso: la Catheter Self-Efficacy Scale (C-SE) e la Catheter Self- Management Scale (C-SMG).(17)Reperite in letteratura in lingua inglese, sono state tradotte in italiano. Ai quesiti della C-SE gli intervistati dovevano rispondere con una scala da 1 a 10 mentre a quelli della C-SMG con una scala da 1 a 3. Risultati: Pazienti e cargivers hanno risposto ai quesiti posti attraverso le scale di valutazione in modo sostanzialmente uniforme. Le mancate risposte e i bassi punteggi assegnati ai quesiti relativi alle implicazioni sulla qualità di vita della persona portatrice di un catetere vescicale dimostrano che in questo ambito pazienti e caregiver evidenziano le maggiori difficoltà. Discussione: In generale gli intervistati si sono dimostrati disponibili alla compilazione delle scale di valutazione consegnate. Sono stati pochi i casi i cui essi hanno preferito non rispondere ad alcune domande o hanno espresso un'iniziale titubanza a compilare le due scale di valutazione, soprattutto per paura (da parte dei caregivers) che queste potessero rappresentare uno strumento di giudizio sul proprio operato relativo alla gestione del catetere vescicale. Conclusione: L'opuscolo informativo proposto è da ritenersi uno strumento utile a colmare le carenze di nozioni relative alla gestione del catetere vescicale. Nonostante esso non possa sostituirsi al ruolo educativo del personale infermieristico, è da ritenersi un valido supporto informativo per l'utenza.

Studio osservazionale sulla capacità di gestione del catetere vescicale a domicilio da parte del paziente e del caregiver. Proposta di un opuscolo informativo.

Donega, Francesca
2015/2016

Abstract

Scopo dello studio: Condurre un'indagine sul livello di conoscenza di pazienti e caregivers inerente la gestione del catetere vescicale a permanenza in ambito domiciliare. Elaborare un opuscolo contenente le principali informazioni utili per una corretta gestione del catetere vescicale a permanenza in autonomia. Materiali e metodi: Lo studio è stato condotto nei mesi di Giugno, Luglio e Agosto 2015 presso il Distretto socio-sanitario 1 dell'Assistenza domiciliare, attivo nel territorio di Venezia Centro Storico e Giudecca (ULSS 12). Sono stati compresi nello studio 6 pazienti in carico al servizio di Assistenza domiciliare portatori di un catetere vescicale a permanenza e 26 dei loro caregivers. Per la raccolta dei dati sono state consegnate a domicilio due scale di valutazione su base facoltativa e previo consenso: la Catheter Self-Efficacy Scale (C-SE) e la Catheter Self- Management Scale (C-SMG).(17)Reperite in letteratura in lingua inglese, sono state tradotte in italiano. Ai quesiti della C-SE gli intervistati dovevano rispondere con una scala da 1 a 10 mentre a quelli della C-SMG con una scala da 1 a 3. Risultati: Pazienti e cargivers hanno risposto ai quesiti posti attraverso le scale di valutazione in modo sostanzialmente uniforme. Le mancate risposte e i bassi punteggi assegnati ai quesiti relativi alle implicazioni sulla qualità di vita della persona portatrice di un catetere vescicale dimostrano che in questo ambito pazienti e caregiver evidenziano le maggiori difficoltà. Discussione: In generale gli intervistati si sono dimostrati disponibili alla compilazione delle scale di valutazione consegnate. Sono stati pochi i casi i cui essi hanno preferito non rispondere ad alcune domande o hanno espresso un'iniziale titubanza a compilare le due scale di valutazione, soprattutto per paura (da parte dei caregivers) che queste potessero rappresentare uno strumento di giudizio sul proprio operato relativo alla gestione del catetere vescicale. Conclusione: L'opuscolo informativo proposto è da ritenersi uno strumento utile a colmare le carenze di nozioni relative alla gestione del catetere vescicale. Nonostante esso non possa sostituirsi al ruolo educativo del personale infermieristico, è da ritenersi un valido supporto informativo per l'utenza.
2015-11-10
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/20756