Negli ultimi anni, l’HIV e l’AIDS sono state sottovalutate, probabilmente perché l’attenzione si è rivolta a problematiche di salute diverse che attiravano di più l’interesse dei media. In realtà, il fenomeno è tutt’altro che in via di risoluzione e l’ambito della prevenzione non può essere messo in disparte. Gli adolescenti sono considerati, dalla letteratura, una popolazione ad alto rischio di contagio HIV per alcune peculiarità che possono compromettere il livello di assertività. L’assertività sessuale è un forte predittore positivo per quanto riguarda l’adozione dei comportamenti non a rischio, ed è caratterizzata dalla capacità del soggetto di dire sì o no appropriatamente in modo da tutelare i propri diritti, senza precaricare quelli altrui. In alcuni istituti feltrini, il SEPS organizza incontri con gli studenti per approfondire il tema HIV/AIDS, comportamenti a rischio ed assertività. A distanza di un anno dal corso di formazione, attraverso la somministrazione di questionari, si è sondato il livello teorico-conoscitivo che rimaneva nei ragazzi e le componenti attitudinali (assertività, non assertività, aggressività) rispetto ad alcuni comportamenti sessuali (utilizzo del condom, negoziazione e compromesso sul suo utilizzo, comunicazione e discussione sulle MTS, convinzioni personali). Dai risultati è emerso, in primo luogo, che la conoscenza teorica non influenza l’attitudine con cui l’adolescente affronta situazioni a rischio; ci sono nozioni ben interiorizzate tra gli studenti del campione che tuttavia non influiscono positivamente sui loro comportamenti (ex, utilizzo del preservativo). Esiste, in secondo luogo, un’errata convinzione che l’abuso di droghe non aumenti il rischio di contagio HIV per via sessuale. Infine, si evidenzia una certa confusione su quelli che vengono ritenuti comportamenti sessuali sicuri alternativi al rapporto penetrativo protetto. Su questi aspetti si dovrebbe intervenire con maggiore enfasi durante gli incontri di educazione e promozione della salute negli istituti scolastici.
Prevenzione contagio HIV. Indagine sull'influenza dell'assertività rispetto ai comportamenti degli adolescenti ad un anno dal corso di formazione
Forlin, Valentina
2015/2016
Abstract
Negli ultimi anni, l’HIV e l’AIDS sono state sottovalutate, probabilmente perché l’attenzione si è rivolta a problematiche di salute diverse che attiravano di più l’interesse dei media. In realtà, il fenomeno è tutt’altro che in via di risoluzione e l’ambito della prevenzione non può essere messo in disparte. Gli adolescenti sono considerati, dalla letteratura, una popolazione ad alto rischio di contagio HIV per alcune peculiarità che possono compromettere il livello di assertività. L’assertività sessuale è un forte predittore positivo per quanto riguarda l’adozione dei comportamenti non a rischio, ed è caratterizzata dalla capacità del soggetto di dire sì o no appropriatamente in modo da tutelare i propri diritti, senza precaricare quelli altrui. In alcuni istituti feltrini, il SEPS organizza incontri con gli studenti per approfondire il tema HIV/AIDS, comportamenti a rischio ed assertività. A distanza di un anno dal corso di formazione, attraverso la somministrazione di questionari, si è sondato il livello teorico-conoscitivo che rimaneva nei ragazzi e le componenti attitudinali (assertività, non assertività, aggressività) rispetto ad alcuni comportamenti sessuali (utilizzo del condom, negoziazione e compromesso sul suo utilizzo, comunicazione e discussione sulle MTS, convinzioni personali). Dai risultati è emerso, in primo luogo, che la conoscenza teorica non influenza l’attitudine con cui l’adolescente affronta situazioni a rischio; ci sono nozioni ben interiorizzate tra gli studenti del campione che tuttavia non influiscono positivamente sui loro comportamenti (ex, utilizzo del preservativo). Esiste, in secondo luogo, un’errata convinzione che l’abuso di droghe non aumenti il rischio di contagio HIV per via sessuale. Infine, si evidenzia una certa confusione su quelli che vengono ritenuti comportamenti sessuali sicuri alternativi al rapporto penetrativo protetto. Su questi aspetti si dovrebbe intervenire con maggiore enfasi durante gli incontri di educazione e promozione della salute negli istituti scolastici.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/20770