Background: Il tema della violenza di genere e in particolare della violenza sessuale è un problema attuale presente in tutti i livelli di società e in tutte le diverse culture; la violenza sessuale è intesa dall'OMS come “qualsiasi atto sessuale, o tentativo di atto sessuale, commenti o apprezzamenti sessuali non desiderati, o sfruttamento e traffico sessuale, contro una persona con l’uso della coercizione. Questa violenza può essere messa in atto da qualsiasi persona indipendentemente dalla relazione che ha con la vittima, in qualsiasi ambito, incluso quello familiare e del lavoro”. I dati che l'ISTAT ci propone parlano chiaro: le donne che subiscono violenza sessuale in Italia sono un numero molto elevato (4 milioni 520 mila); tale dato è ancora più preoccupante se si considera che la maggior parte delle vittime non informa nessuno della violenza subita andando ad aumentare il numero sommerso di casi di violenza. Un canale privilegiato di possibile conoscenza dei casi di violenza sessuale non denunciati è quello che vede coinvolti i professionisti sanitari ed in particolare gli infermieri. Alla luce di quanto sopra potrebbe essere di interesse fornire agli stessi infermieri uno strumento idoneo a rilevare i casi di violenza sessuale potenzialmente misconosciuti e a ridurre il numero sommerso di casi di violenza sessuale. Scopo: La presente tesi è finalizzata a conseguire i seguenti scopi: analizzare le caratteristiche anagrafiche ed etniche delle donne che hanno denunciato un reato di violenza sessuale all’autorità Giudiziaria nel territorio italiano nel periodo 2007-2013; analizzare le caratteristiche anagrafiche, etniche e socio-cultuali che in indagini di prevalenza hanno riferito di essere state vittime di violenza sessuale; identificare e raccogliere le caratteristiche delle vittime che più frequentemente ricorrono in casi di violenza sessuale denunciata o meno; proporre sulla base dei dati raccolti una flow-chart associata ad un breve questionario di screening di uso infermieristico che possa aiutare il professionista sanitario a comprendere precocemente i segni di un'eventuale violenza per attivare tempestivamente tutti i servizi territoriali e per scorgere un abuso magari celato dalla donna. 4 Metodologia di ricerca: Per questo elaborato sono stati raccolti ed analizzati dati statistici ricavabili dall'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT). Sono state altresì prese in considerazione linee guida e protocolli, nazionali ed internazionali (Associazione Infermieri Legali e Forensi, Organizzazione Mondiale della Sanità) e fonti secondarie (sito del collegio della Federazione Nazionale Collegi Infermieri professionali, Assistenti sanitari, Vigilatrici). Conclusioni: La presente tesi ha evidenziato come in Italia i reati di violenza sessuale siano più frequentemente denunciati da vittime di età compresa tra 18 e 34 anni. Le vittime denuncianti tale reato di etnia straniera rappresentano una parte significativa del campione oggetto d’analisi. I dati derivanti da fonti informative giudiziarie risultano confermati da indagini eseguite secondo modalità differenti. Gli elementi sopra sintetizzati consentono di fornire un ulteriore elemento che deve essere attentamente analizzato da professionisti sanitari per l’evidenziazione di vittime di violenza sessuale. Si propone quindi sulla base di questi dati una flow chart accertativa e una proposta di modalità di questionario da porre a possibili vittime di violenza sessuale. La flow chart e il questionario proposti potranno essere oggetto di specifica futura implementazione presso un pronto soccorso provinciale.

Contributo infermieristico alla diagnosi precoce delle donne vittime di violenza sessuale

Franceschinelli, Serena
2015/2016

Abstract

Background: Il tema della violenza di genere e in particolare della violenza sessuale è un problema attuale presente in tutti i livelli di società e in tutte le diverse culture; la violenza sessuale è intesa dall'OMS come “qualsiasi atto sessuale, o tentativo di atto sessuale, commenti o apprezzamenti sessuali non desiderati, o sfruttamento e traffico sessuale, contro una persona con l’uso della coercizione. Questa violenza può essere messa in atto da qualsiasi persona indipendentemente dalla relazione che ha con la vittima, in qualsiasi ambito, incluso quello familiare e del lavoro”. I dati che l'ISTAT ci propone parlano chiaro: le donne che subiscono violenza sessuale in Italia sono un numero molto elevato (4 milioni 520 mila); tale dato è ancora più preoccupante se si considera che la maggior parte delle vittime non informa nessuno della violenza subita andando ad aumentare il numero sommerso di casi di violenza. Un canale privilegiato di possibile conoscenza dei casi di violenza sessuale non denunciati è quello che vede coinvolti i professionisti sanitari ed in particolare gli infermieri. Alla luce di quanto sopra potrebbe essere di interesse fornire agli stessi infermieri uno strumento idoneo a rilevare i casi di violenza sessuale potenzialmente misconosciuti e a ridurre il numero sommerso di casi di violenza sessuale. Scopo: La presente tesi è finalizzata a conseguire i seguenti scopi: analizzare le caratteristiche anagrafiche ed etniche delle donne che hanno denunciato un reato di violenza sessuale all’autorità Giudiziaria nel territorio italiano nel periodo 2007-2013; analizzare le caratteristiche anagrafiche, etniche e socio-cultuali che in indagini di prevalenza hanno riferito di essere state vittime di violenza sessuale; identificare e raccogliere le caratteristiche delle vittime che più frequentemente ricorrono in casi di violenza sessuale denunciata o meno; proporre sulla base dei dati raccolti una flow-chart associata ad un breve questionario di screening di uso infermieristico che possa aiutare il professionista sanitario a comprendere precocemente i segni di un'eventuale violenza per attivare tempestivamente tutti i servizi territoriali e per scorgere un abuso magari celato dalla donna. 4 Metodologia di ricerca: Per questo elaborato sono stati raccolti ed analizzati dati statistici ricavabili dall'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT). Sono state altresì prese in considerazione linee guida e protocolli, nazionali ed internazionali (Associazione Infermieri Legali e Forensi, Organizzazione Mondiale della Sanità) e fonti secondarie (sito del collegio della Federazione Nazionale Collegi Infermieri professionali, Assistenti sanitari, Vigilatrici). Conclusioni: La presente tesi ha evidenziato come in Italia i reati di violenza sessuale siano più frequentemente denunciati da vittime di età compresa tra 18 e 34 anni. Le vittime denuncianti tale reato di etnia straniera rappresentano una parte significativa del campione oggetto d’analisi. I dati derivanti da fonti informative giudiziarie risultano confermati da indagini eseguite secondo modalità differenti. Gli elementi sopra sintetizzati consentono di fornire un ulteriore elemento che deve essere attentamente analizzato da professionisti sanitari per l’evidenziazione di vittime di violenza sessuale. Si propone quindi sulla base di questi dati una flow chart accertativa e una proposta di modalità di questionario da porre a possibili vittime di violenza sessuale. La flow chart e il questionario proposti potranno essere oggetto di specifica futura implementazione presso un pronto soccorso provinciale.
2015-11-26
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Franceschinelli.Serena.1050742.pdf

accesso aperto

Dimensione 2.73 MB
Formato Adobe PDF
2.73 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/20772