Background: L’accompagnamento alla morte, è un processo in cui l’operato di operatori e professionisti sanitari ricopre un ruolo fondamentale. In relazione al loro stato emozionale, il loro comportamento può ripercuotersi in modo significativo sui pazienti, i familiari e caregivers ed interferire sulla qualità dell’assistenza stessa. Obiettivo: Valutare in termini sia emotivi che comportamentali, l’atteggiamento degli infermieri e degli operatori socio-sanitari che cooperano all’interno dell’area della rete di cure palliative del veneziano rispetto alla morte dei propri pazienti, mettendo a confronto le loro opinioni con quelle espresse dagli infermieri e dagli operatori socio sanitari appartenenti a tre U.O dell’area medica dell’Azienda Ulss 12 veneziana. Metodi e metodi: E’ stata effettuata la somministrazione di un questionario, il Frommelt Attitude Toward Care of the Dying Scale (FATCOD) nelle versioni A e B, indirizzati rispettivamente agli infermieri e agli operatori socio sanitari delle due aree. Le due scale sono state somministrate ad un campione totale di 119 operatori tra infermieri e operatori socio – sanitari. I dati sono stati elaborati e sintetizzati mediante statistica descrittiva, t-test di Student e valori di alfa. Risultati: In base ai punteggi complessivi, sia il personale delle cure palliative che quello dell’area medica, sembrano mostrare nel complesso un atteggiamento positivo verso la cura e la morte dei malati terminali. Tuttavia, analizzando i dati e in relazione ai punteggi attribuiti in modo distinto dagli operatori socio-sanitari e dagli infermieri delle due aree, sembrerebbe che il personale delle cure palliative abbia una maggiore propensione alla comunicazione, alla relazione e al dialogo. Sembrerebbe inoltre che, esista una relazione statisticamente significativa dei risultati con l'età, il titolo di studio e gli anni di esperienza nell’ U.O attuale. Conclusioni: I risultati del presente studio suggeriscono la necessità di formazione. Tutto il personale intervistato ha infatti dimostrato la mancanza di specifiche competenze ambito oncologico e si ritiene dunque necessaria la progettazione di percorsi formativi estesi a tutti gli operatori (e non solo per chi opera in ambito oncologico) nei quali essi possano approfondire il proprio rapporto con la morte.

Atteggiamenti degli infermieri e operatori socio sanitari verso la cura e la morte dei malati terminali: uno studio osservazionale

Guercio, Alessia
2015/2016

Abstract

Background: L’accompagnamento alla morte, è un processo in cui l’operato di operatori e professionisti sanitari ricopre un ruolo fondamentale. In relazione al loro stato emozionale, il loro comportamento può ripercuotersi in modo significativo sui pazienti, i familiari e caregivers ed interferire sulla qualità dell’assistenza stessa. Obiettivo: Valutare in termini sia emotivi che comportamentali, l’atteggiamento degli infermieri e degli operatori socio-sanitari che cooperano all’interno dell’area della rete di cure palliative del veneziano rispetto alla morte dei propri pazienti, mettendo a confronto le loro opinioni con quelle espresse dagli infermieri e dagli operatori socio sanitari appartenenti a tre U.O dell’area medica dell’Azienda Ulss 12 veneziana. Metodi e metodi: E’ stata effettuata la somministrazione di un questionario, il Frommelt Attitude Toward Care of the Dying Scale (FATCOD) nelle versioni A e B, indirizzati rispettivamente agli infermieri e agli operatori socio sanitari delle due aree. Le due scale sono state somministrate ad un campione totale di 119 operatori tra infermieri e operatori socio – sanitari. I dati sono stati elaborati e sintetizzati mediante statistica descrittiva, t-test di Student e valori di alfa. Risultati: In base ai punteggi complessivi, sia il personale delle cure palliative che quello dell’area medica, sembrano mostrare nel complesso un atteggiamento positivo verso la cura e la morte dei malati terminali. Tuttavia, analizzando i dati e in relazione ai punteggi attribuiti in modo distinto dagli operatori socio-sanitari e dagli infermieri delle due aree, sembrerebbe che il personale delle cure palliative abbia una maggiore propensione alla comunicazione, alla relazione e al dialogo. Sembrerebbe inoltre che, esista una relazione statisticamente significativa dei risultati con l'età, il titolo di studio e gli anni di esperienza nell’ U.O attuale. Conclusioni: I risultati del presente studio suggeriscono la necessità di formazione. Tutto il personale intervistato ha infatti dimostrato la mancanza di specifiche competenze ambito oncologico e si ritiene dunque necessaria la progettazione di percorsi formativi estesi a tutti gli operatori (e non solo per chi opera in ambito oncologico) nei quali essi possano approfondire il proprio rapporto con la morte.
2015-11-11
Terminal ill patients, dying patient, palliative care nursing, nurses, emotional support, emotional involvement, emotional stress, FATCOD scale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/20824