PROBLEMA: La procedura invasiva del prelievo ematico risulta causare nel bambino uno stato d’ansia e dolore acuto prevedibile (Humphrey et al., 1992). Le statistiche dimostrano che più del 50% dei bambini o degli adolescenti che si sottopongono a questa procedura provano da moderati a severi livelli di distress o dolore (Fradet et al., 1990; Humphrey et al., 1992). L’ansia pediatrica venipuntura correlata è associata al comportamento dei parenti e degli operatori sanitari, in particolare, le strategie di coping messe in atto dal bambino sembrano essere influenzate da determinati atteggiamenti degli adulti, dalle tecniche distrattive utilizzate e dal loro umore (Uman, Chambers, McGrath & Kisely, 2008). Uno scarso trattamento di ansia e dolore per la procedura può essere correlato ad un minore interessamento alla propria salute, ad un’elevata paura e al rifiuto delle procedure mediche nell’età adulta (American Society for Pain Management Nursing, 2010). SCOPO: Valutare se attraverso l’informazione preventiva, inerente la procedura di venipuntura, associata alle comuni tecniche distrattive e analgesiche, si possano ridurre l’ansia di stato nel bambino e nel genitore e la sintomatologia dolorosa. IPOTESI: L’esecuzione del prelievo venoso produce, in mancanza di informazione, un aumento dello stato d’ansia nel bambino e nel genitore, che vanno a modificare la percezione del sintomo dolore nel bambino, pur in presenza di terapia analgesica locale. DISEGNO DELLO STUDIO: Studio sperimentale randomizzato. CAMPIONE: Sono stati esaminati n. 50 bambini sottoposti a prelievo ematico, di cui n. 23 (46%) presso l’U.O.C. di Pediatria e n. 27 (54%) presso l’U.O.C. di Laboratorio Analisi dell’Azienda ULSS 10 “Veneto Orientale” presso il Presidio Ospedaliero di San Donà di Piave. Il campione totale è stato suddiviso in maniera omogenea randomizzata in due gruppi: Gruppo Controllo (G.C.) n. 25 bambini e Gruppo Intervento (G.I.) n. 25 bambini. Sono stati inclusi nello studio n. 50 genitori che accompagnavano i figli e n. 10 operatori sanitari incaricati di eseguire il prelievo ematico. MATERIALI E METODI: Per la raccolta dati sono state utilizzate una griglia creata dalla scrivente per la raccolta dei dati anagrafici e relativi ai risultati indagati su: ansia, dolore e coping. Le scale tratte dallo studio “Comparison of High and Low Distraction for Pediatric Procedural Pain” condotto da Lim nel 2006, sono state tradotte in italiano e utilizzate per la rilevazione Pre procedura (Pre P.) e Post procedura (Post P.) del dolore atteso e percepito del bambino, l’ansia attesa e percepita del bambino, del genitore e dell’operatore ed infine il coping atteso e percepito del bambino. Si è inoltre osservato il distress procedurale del prelievo tramite la scala aOBSD (amended Observational Scale Distress). I dati sono stati correlati tramite la formula di Pearson. RISULTATI: L’ansia di stato rilevata sui bambini del G.C. e del G.I. era rispettivamente: 5,36 VAS Pre P. e 6,8 VAS Post P.; 5,32 VAS Pre P. e 5,12 VAS Post P. L’ansia di stato espresso dal genitore del G.C. e del G.I. era rispettivamente: 4 VAS Pre P. e 4,28 VAS Post P.; 3,44 VAS Pre P. e 3,52 VAS Post P. Correlando l’ansia di stato di genitori e bambini, nel G.C. vi è debole correlazione (r= 0,185), nel G.I. la correlazione tra dati risulta essere moderata (r=0,32). Per quanto concerne il dolore dichiarato da bambini nel G.C. e nel G.I. era rispettivamente: 4,04 FPS-R Pre P. e 2,44 FPS-R Post P.; 3,8 scala FPS-R Pre P. e 2,28 FPS-R Post P. Correlando i risultati rilevati sui bambini, in merito ad ansia e dolore provati, in entrambi i gruppi analizzati risulta esservi una correlazione tra dati moderata sia nel G.C. (r=0,36) che nel G.I. (r=0,4). Infine analizzando le strategie di Coping messe in atto dal bambino sul Campione totale, risulta che n. 22 bambini (44%) hanno utilizzato il Coping misto, n. 17 bambini (34%) hanno utilizzato Coping di Evitamento e n. 11 bambini (22%) hanno optato per il Coping di Approccio. Dai risultati emersi non vi risulta essere una relazione significativa tra la scelta della modalità di Coping e l’ansia ed il dolore provati dal bambino. L’ansia dell’operatore inoltre non risulta essere significativa, motivo per cui non ne è stata indagata nessun’altra variabile o correlazione. CONCLUSIONI: Da questo studio è emerso che il processo informativo, fornito a genitori e bambini prima della procedura di venipuntura pediatrica, in aggiunta all’anestetico locale e alle tecniche distrattive, è risultato efficace nella riduzione di ansia, e in minima parte di dolore. Si osserva però che l’ansia è stata ridotta maggiormente nel campione pediatrico rispetto al campione adulto. Il processo informativo può essere per l’infermiere un valido contributo al miglioramento dell’outcome del piccolo assistito. Rendere genitori e bambini attivamente partecipi nella gestione della propria salute può essere considerato un investimento per il futuro ed un grande risultato per la professione infermieristica.

La venipuntura nel bambino: il processo informativo e la sua ricaduta su ansia e dolore

Kerstulovich, Lara
2015/2016

Abstract

PROBLEMA: La procedura invasiva del prelievo ematico risulta causare nel bambino uno stato d’ansia e dolore acuto prevedibile (Humphrey et al., 1992). Le statistiche dimostrano che più del 50% dei bambini o degli adolescenti che si sottopongono a questa procedura provano da moderati a severi livelli di distress o dolore (Fradet et al., 1990; Humphrey et al., 1992). L’ansia pediatrica venipuntura correlata è associata al comportamento dei parenti e degli operatori sanitari, in particolare, le strategie di coping messe in atto dal bambino sembrano essere influenzate da determinati atteggiamenti degli adulti, dalle tecniche distrattive utilizzate e dal loro umore (Uman, Chambers, McGrath & Kisely, 2008). Uno scarso trattamento di ansia e dolore per la procedura può essere correlato ad un minore interessamento alla propria salute, ad un’elevata paura e al rifiuto delle procedure mediche nell’età adulta (American Society for Pain Management Nursing, 2010). SCOPO: Valutare se attraverso l’informazione preventiva, inerente la procedura di venipuntura, associata alle comuni tecniche distrattive e analgesiche, si possano ridurre l’ansia di stato nel bambino e nel genitore e la sintomatologia dolorosa. IPOTESI: L’esecuzione del prelievo venoso produce, in mancanza di informazione, un aumento dello stato d’ansia nel bambino e nel genitore, che vanno a modificare la percezione del sintomo dolore nel bambino, pur in presenza di terapia analgesica locale. DISEGNO DELLO STUDIO: Studio sperimentale randomizzato. CAMPIONE: Sono stati esaminati n. 50 bambini sottoposti a prelievo ematico, di cui n. 23 (46%) presso l’U.O.C. di Pediatria e n. 27 (54%) presso l’U.O.C. di Laboratorio Analisi dell’Azienda ULSS 10 “Veneto Orientale” presso il Presidio Ospedaliero di San Donà di Piave. Il campione totale è stato suddiviso in maniera omogenea randomizzata in due gruppi: Gruppo Controllo (G.C.) n. 25 bambini e Gruppo Intervento (G.I.) n. 25 bambini. Sono stati inclusi nello studio n. 50 genitori che accompagnavano i figli e n. 10 operatori sanitari incaricati di eseguire il prelievo ematico. MATERIALI E METODI: Per la raccolta dati sono state utilizzate una griglia creata dalla scrivente per la raccolta dei dati anagrafici e relativi ai risultati indagati su: ansia, dolore e coping. Le scale tratte dallo studio “Comparison of High and Low Distraction for Pediatric Procedural Pain” condotto da Lim nel 2006, sono state tradotte in italiano e utilizzate per la rilevazione Pre procedura (Pre P.) e Post procedura (Post P.) del dolore atteso e percepito del bambino, l’ansia attesa e percepita del bambino, del genitore e dell’operatore ed infine il coping atteso e percepito del bambino. Si è inoltre osservato il distress procedurale del prelievo tramite la scala aOBSD (amended Observational Scale Distress). I dati sono stati correlati tramite la formula di Pearson. RISULTATI: L’ansia di stato rilevata sui bambini del G.C. e del G.I. era rispettivamente: 5,36 VAS Pre P. e 6,8 VAS Post P.; 5,32 VAS Pre P. e 5,12 VAS Post P. L’ansia di stato espresso dal genitore del G.C. e del G.I. era rispettivamente: 4 VAS Pre P. e 4,28 VAS Post P.; 3,44 VAS Pre P. e 3,52 VAS Post P. Correlando l’ansia di stato di genitori e bambini, nel G.C. vi è debole correlazione (r= 0,185), nel G.I. la correlazione tra dati risulta essere moderata (r=0,32). Per quanto concerne il dolore dichiarato da bambini nel G.C. e nel G.I. era rispettivamente: 4,04 FPS-R Pre P. e 2,44 FPS-R Post P.; 3,8 scala FPS-R Pre P. e 2,28 FPS-R Post P. Correlando i risultati rilevati sui bambini, in merito ad ansia e dolore provati, in entrambi i gruppi analizzati risulta esservi una correlazione tra dati moderata sia nel G.C. (r=0,36) che nel G.I. (r=0,4). Infine analizzando le strategie di Coping messe in atto dal bambino sul Campione totale, risulta che n. 22 bambini (44%) hanno utilizzato il Coping misto, n. 17 bambini (34%) hanno utilizzato Coping di Evitamento e n. 11 bambini (22%) hanno optato per il Coping di Approccio. Dai risultati emersi non vi risulta essere una relazione significativa tra la scelta della modalità di Coping e l’ansia ed il dolore provati dal bambino. L’ansia dell’operatore inoltre non risulta essere significativa, motivo per cui non ne è stata indagata nessun’altra variabile o correlazione. CONCLUSIONI: Da questo studio è emerso che il processo informativo, fornito a genitori e bambini prima della procedura di venipuntura pediatrica, in aggiunta all’anestetico locale e alle tecniche distrattive, è risultato efficace nella riduzione di ansia, e in minima parte di dolore. Si osserva però che l’ansia è stata ridotta maggiormente nel campione pediatrico rispetto al campione adulto. Il processo informativo può essere per l’infermiere un valido contributo al miglioramento dell’outcome del piccolo assistito. Rendere genitori e bambini attivamente partecipi nella gestione della propria salute può essere considerato un investimento per il futuro ed un grande risultato per la professione infermieristica.
2015-11-17
Bambini (children), venipuntura (venipuncture), ansia (anxiety), angoscia (distress), dolore (pain), controllo del dolore (pain management), genitori (parents), coping (coping), informazione (information), operatore sanitario (health care assistant).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/20830