Problema: da un’analisi di letteratura emerge che il peso del neonato sano a termine nei primi giorni di vita subisce un calo, che è definito fisiologico se <10%. È dimostrato che l’allattamento al seno è importante per la salute della madre e del neonato a breve e a lungo termine. Promuovere il contatto pelle a pelle tra madre e neonato, l’attacco al seno entro i 30 minuti dalla nascita e il rooming in sembrano favorire l’esclusività dell’allattamento al seno già nei giorni che precedono la dimissione del neonato ed il rapido recupero del peso dopo il calo ponderale. Obiettivo dello studio: valutare la relazione tra modelli di assistenza materno-neonatale e la perdita di peso del neonato durante la degenza, considerando anche quali variabili materne e/o neonatali intervengono sull’esito considerato. Materiali e metodi: è stata effettuata un’indagine retrospettiva presso la Pediatria dell’Ulss 7 di Pieve di Soligo (nei Presidi Ospedalieri di Conegliano e Vittorio Veneto), mediante la consultazione delle cartelle cliniche dei neonati, nati tra gennaio e giugno 2015. Sono stati inclusi neonati sani con peso alla nascita ≥2500 grammi ed età gestazionale ≥37 settimane; APGAR ≥7 a 1-5 minuti dalla nascita; escluse le condizioni materne e neonatali patologiche. A partire da un’analisi di letteratura è stato creato uno strumento di raccolta dati. È stata effettuata un’analisi descrittiva dei dati e la relazione statistica tra variabili e dimissione in crescita, calo, fermo peso e tra la % di calo ponderale e le medesime variabili. Risultati: il campione è composto da 360 neonati (60,3% nati a Conegliano e 39,7% a Vittorio Veneto). Dai risultati prevalenti emerge che il contatto pelle a pelle tra madre e neonato viene effettuato dal 59,7% delle diadi, prevalentemente a Vittorio V. (66,4% vs 55,3% di Conegliano); in entrambe le strutture il tasso di allattamento esclusivo al seno risulta simile, mentre il modello di assistenza materno-neonatale attuato nei due presidi risulta contrapposto (a Vittorio V., l’86,7% dei neonati rimane 24h su 24 in stanza assieme alla mamma; a Conegliano invece il 100% dei neonati viene portato alla madre alcune ore al giorno per l’allattamento); a Vittorio V. la gran parte dei neonati viene dimessa in crescita (72,7% vs 49,3); inoltre i nati a Conegliano subiscono una diminuzione del peso mediamente del 5,9%, mentre a Vittorio V. del 5,5% L’analisi statistica delle relazioni tra variabili dimostra che: hanno maggior probabilità di essere in calo alla dimissione i neonati di madri multipare, con ittero fisiologico, dimessiprima delle 48 ore e non fruitori del rooming in. Maggior calo di peso viene associato ai neonati di madri con età ≥36 anni, nati da parto distocico, non sottoposti al contatto pelle a pelle ed i neonati alimentati sia con latte materno che artificiale. Conclusioni: molti dei risultati si allineano alle evidenze internazionali e dimostrano un beneficio significativo nel promuovere il contatto pelle a pelle subito dopo la nascita, favorire l’allattamento a richiesta, monitorare il calo ponderale se la dimissione dovesse avvenire prima delle 48 ore, ed infine favorire i controlli post-dimissione.

Contatto pelle a pelle, allattamento al seno e rooming in: effetti sul calo ponderale nel neonato sano a termine Indagine retrospettiva nell'unità  operativa di pediatria dell'ulss 7

Malvestio, Giulia
2015/2016

Abstract

Problema: da un’analisi di letteratura emerge che il peso del neonato sano a termine nei primi giorni di vita subisce un calo, che è definito fisiologico se <10%. È dimostrato che l’allattamento al seno è importante per la salute della madre e del neonato a breve e a lungo termine. Promuovere il contatto pelle a pelle tra madre e neonato, l’attacco al seno entro i 30 minuti dalla nascita e il rooming in sembrano favorire l’esclusività dell’allattamento al seno già nei giorni che precedono la dimissione del neonato ed il rapido recupero del peso dopo il calo ponderale. Obiettivo dello studio: valutare la relazione tra modelli di assistenza materno-neonatale e la perdita di peso del neonato durante la degenza, considerando anche quali variabili materne e/o neonatali intervengono sull’esito considerato. Materiali e metodi: è stata effettuata un’indagine retrospettiva presso la Pediatria dell’Ulss 7 di Pieve di Soligo (nei Presidi Ospedalieri di Conegliano e Vittorio Veneto), mediante la consultazione delle cartelle cliniche dei neonati, nati tra gennaio e giugno 2015. Sono stati inclusi neonati sani con peso alla nascita ≥2500 grammi ed età gestazionale ≥37 settimane; APGAR ≥7 a 1-5 minuti dalla nascita; escluse le condizioni materne e neonatali patologiche. A partire da un’analisi di letteratura è stato creato uno strumento di raccolta dati. È stata effettuata un’analisi descrittiva dei dati e la relazione statistica tra variabili e dimissione in crescita, calo, fermo peso e tra la % di calo ponderale e le medesime variabili. Risultati: il campione è composto da 360 neonati (60,3% nati a Conegliano e 39,7% a Vittorio Veneto). Dai risultati prevalenti emerge che il contatto pelle a pelle tra madre e neonato viene effettuato dal 59,7% delle diadi, prevalentemente a Vittorio V. (66,4% vs 55,3% di Conegliano); in entrambe le strutture il tasso di allattamento esclusivo al seno risulta simile, mentre il modello di assistenza materno-neonatale attuato nei due presidi risulta contrapposto (a Vittorio V., l’86,7% dei neonati rimane 24h su 24 in stanza assieme alla mamma; a Conegliano invece il 100% dei neonati viene portato alla madre alcune ore al giorno per l’allattamento); a Vittorio V. la gran parte dei neonati viene dimessa in crescita (72,7% vs 49,3); inoltre i nati a Conegliano subiscono una diminuzione del peso mediamente del 5,9%, mentre a Vittorio V. del 5,5% L’analisi statistica delle relazioni tra variabili dimostra che: hanno maggior probabilità di essere in calo alla dimissione i neonati di madri multipare, con ittero fisiologico, dimessiprima delle 48 ore e non fruitori del rooming in. Maggior calo di peso viene associato ai neonati di madri con età ≥36 anni, nati da parto distocico, non sottoposti al contatto pelle a pelle ed i neonati alimentati sia con latte materno che artificiale. Conclusioni: molti dei risultati si allineano alle evidenze internazionali e dimostrano un beneficio significativo nel promuovere il contatto pelle a pelle subito dopo la nascita, favorire l’allattamento a richiesta, monitorare il calo ponderale se la dimissione dovesse avvenire prima delle 48 ore, ed infine favorire i controlli post-dimissione.
2015-11-13
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/20842