Introduzione: Negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo aumento degli accessi in Pronto Soccorso (PS), costituito soprattutto da utenti a cui viene assegnato un codice a bassa priorità assistenziale. La maggior parte dei PS si trovano quindi ad affrontare problemi quali sovraffollamento e lunghe attese che determinano conseguenze indesiderabili sul piano dell’assistenza erogata. Sono perciò quindi state adottate strategie quali il Fast Track e il See and Treat, in cui a gestire il percorso di cura degli utenti che accedono al PS con problemi di salute minori vi è un infermiere specializzato con competenze cliniche avanzate definito Emergency Nurse Practitioner (ENP). Negli ultimi anni, diversi studi hanno indagato il ruolo degli ENPs evidenziando che l’assistenza erogata raggiunge standard equiparabili a quelli dell’assistenza medica, in termini di efficacia e sicurezza dei trattamenti, qualità e soddisfazione dell’utenza. L’elaborato ha lo scopo di evidenziare e valorizzare l’autonomia e la professionalità che l’Infermiere può esprimere in un contesto come quello dell’area critica, analizzando la figura dell’ENP e i sistemi operativi in cui è inserito, nella realtà internazionale e nazionale. Materiali e metodi: La ricerca della letteratura inerente al tema è stata effettuata nei mesi di giugno-agosto 2015; sono stati selezionati gli articoli che presentassero gli outcomes dell’Emergency Nurse Practitioners e dei modelli organizzativi in cui opera, rispetto agli utenti, ai professionisti sanitari e all’organizzazione dei Dipartimenti di Emergenza. Sono stati selezionati e analizzati 66 articoli. Risultati: Gli oucomes più significativi derivanti dall’introduzione nei Dipartimenti di Emergenza di Emergency Nurse Practitioner per la gestione degli utenti con codici a bassa priorità, possono essere suddivisi in tre assi principali: persona/utente, professione ed organizzazione. – Persona: aumento della qualità percepita dell’assistenza, aumento della soddisfazione legato in particolare alla diminuzione dei tempi d’attesa, alle capacità di comunicazione ed educazione degli ENPs e alla qualità delle informazioni fornite; tutto questo mantenendo adeguati standard di sicurezza delle cure. Professione infermieristica: alta soddisfazione sul lavoro con conseguente riduzione delle frustrazioni e dello stress, oltre ad un ampliamento delle prospettive di carriera. Organizzazione: riduzione dei tempi di attesa e di permanenza nei Dipartimenti di Emergenza dei pazienti con codici minori, riduzione degli allontanamenti spontanei, delle riammissioni nei DE e miglioramento del sovraffollamento e del flusso dei pazienti, mantenendo adeguati standard di qualità delle cure anche in termini di efficacia e sicurezza. Conclusioni: Gli Emergency Nurse Practitioners hanno dimostrato di essere una valida risorsa per i Dipartimenti di Emergenza affollati, permettendo una gestione ottimale degli utenti con codici a bassa priorità. La normativa italiana in tema di esercizio professionale non è in contrasto con l’introduzione di questa figura. In Italia i tempi sono maturi per un effettivo riconoscimento delle Competenze Avanzate degli Infermieri e per una diffusione a livello nazionale del See and Treat.

L'infermiere con competenze avanzate in pronto soccorso: la gestione dei codici a bassa priorità.

Marcon, Silvia
2015/2016

Abstract

Introduzione: Negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo aumento degli accessi in Pronto Soccorso (PS), costituito soprattutto da utenti a cui viene assegnato un codice a bassa priorità assistenziale. La maggior parte dei PS si trovano quindi ad affrontare problemi quali sovraffollamento e lunghe attese che determinano conseguenze indesiderabili sul piano dell’assistenza erogata. Sono perciò quindi state adottate strategie quali il Fast Track e il See and Treat, in cui a gestire il percorso di cura degli utenti che accedono al PS con problemi di salute minori vi è un infermiere specializzato con competenze cliniche avanzate definito Emergency Nurse Practitioner (ENP). Negli ultimi anni, diversi studi hanno indagato il ruolo degli ENPs evidenziando che l’assistenza erogata raggiunge standard equiparabili a quelli dell’assistenza medica, in termini di efficacia e sicurezza dei trattamenti, qualità e soddisfazione dell’utenza. L’elaborato ha lo scopo di evidenziare e valorizzare l’autonomia e la professionalità che l’Infermiere può esprimere in un contesto come quello dell’area critica, analizzando la figura dell’ENP e i sistemi operativi in cui è inserito, nella realtà internazionale e nazionale. Materiali e metodi: La ricerca della letteratura inerente al tema è stata effettuata nei mesi di giugno-agosto 2015; sono stati selezionati gli articoli che presentassero gli outcomes dell’Emergency Nurse Practitioners e dei modelli organizzativi in cui opera, rispetto agli utenti, ai professionisti sanitari e all’organizzazione dei Dipartimenti di Emergenza. Sono stati selezionati e analizzati 66 articoli. Risultati: Gli oucomes più significativi derivanti dall’introduzione nei Dipartimenti di Emergenza di Emergency Nurse Practitioner per la gestione degli utenti con codici a bassa priorità, possono essere suddivisi in tre assi principali: persona/utente, professione ed organizzazione. – Persona: aumento della qualità percepita dell’assistenza, aumento della soddisfazione legato in particolare alla diminuzione dei tempi d’attesa, alle capacità di comunicazione ed educazione degli ENPs e alla qualità delle informazioni fornite; tutto questo mantenendo adeguati standard di sicurezza delle cure. Professione infermieristica: alta soddisfazione sul lavoro con conseguente riduzione delle frustrazioni e dello stress, oltre ad un ampliamento delle prospettive di carriera. Organizzazione: riduzione dei tempi di attesa e di permanenza nei Dipartimenti di Emergenza dei pazienti con codici minori, riduzione degli allontanamenti spontanei, delle riammissioni nei DE e miglioramento del sovraffollamento e del flusso dei pazienti, mantenendo adeguati standard di qualità delle cure anche in termini di efficacia e sicurezza. Conclusioni: Gli Emergency Nurse Practitioners hanno dimostrato di essere una valida risorsa per i Dipartimenti di Emergenza affollati, permettendo una gestione ottimale degli utenti con codici a bassa priorità. La normativa italiana in tema di esercizio professionale non è in contrasto con l’introduzione di questa figura. In Italia i tempi sono maturi per un effettivo riconoscimento delle Competenze Avanzate degli Infermieri e per una diffusione a livello nazionale del See and Treat.
2015-11-04
Emergency Nurse Practitioner, See And Treat, Minor Injuries Unit, Fast Track, Emergency Department, Legal Aspects
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/20850