Il radicale mutamento del contesto strategico internazionale ha determinato negli ultimi anni profondi cambiamenti nelle strutture, nelle capacità e nelle dottrine d'impiego militari. In tale contesto, le operazioni di risposta alle crisi (Crisis Response Operations - CRO) dal punto di vista sanitario sono volte principalmente alla tutela sanitaria del personale impegnato nel teatro operativo ed in particolare dei feriti e dei caduti in missione, a seguito di attentati di matrice terroristica o di operazioni militari. La sanità militare nelle operazioni “fuori area” è volta principalmente alla tutela sanitaria del personale impegnato nel teatro operativo estero ed in particolare dei feriti e dei caduti in missione, a seguito di attentati di matrice terroristica o di operazioni militari. Gli aspetti medico legali non sono trattati sotto un profilo meramente giurisprudenziale, ma i contenuti si esplicitano contestualmente al tema centrale: le attività e le responsabilità dell’infermiere in missione di pace. In particolar modo il personale “combat” deve acquisire conoscenze e capacità manuali in manovre salvavita, cosi come il personale, che costituirà il sostegno sanitario di aderenza dell’unità (sottufficiali infermieri, medici e aiutanti di sanità), non deve limitarsi ad eseguire le procedure e le tecniche della medicina d’urgenza preospedaliera in ambiente ostile e non permissivo, ma deve anche conseguire una preparazione di base, di tipo tattico – operativo, per potersi muovere con sufficiente sicurezza ed autonomia al seguito della propria unità, senza costituire impedimento o ritardo all’azione tattica.

L'Infermiere militare: Competenze professionali in patria ed in scenari operativi all'estero. Confronto con l'Infermiere in ambito civile.

Moretta, Paolo
2015/2016

Abstract

Il radicale mutamento del contesto strategico internazionale ha determinato negli ultimi anni profondi cambiamenti nelle strutture, nelle capacità e nelle dottrine d'impiego militari. In tale contesto, le operazioni di risposta alle crisi (Crisis Response Operations - CRO) dal punto di vista sanitario sono volte principalmente alla tutela sanitaria del personale impegnato nel teatro operativo ed in particolare dei feriti e dei caduti in missione, a seguito di attentati di matrice terroristica o di operazioni militari. La sanità militare nelle operazioni “fuori area” è volta principalmente alla tutela sanitaria del personale impegnato nel teatro operativo estero ed in particolare dei feriti e dei caduti in missione, a seguito di attentati di matrice terroristica o di operazioni militari. Gli aspetti medico legali non sono trattati sotto un profilo meramente giurisprudenziale, ma i contenuti si esplicitano contestualmente al tema centrale: le attività e le responsabilità dell’infermiere in missione di pace. In particolar modo il personale “combat” deve acquisire conoscenze e capacità manuali in manovre salvavita, cosi come il personale, che costituirà il sostegno sanitario di aderenza dell’unità (sottufficiali infermieri, medici e aiutanti di sanità), non deve limitarsi ad eseguire le procedure e le tecniche della medicina d’urgenza preospedaliera in ambiente ostile e non permissivo, ma deve anche conseguire una preparazione di base, di tipo tattico – operativo, per potersi muovere con sufficiente sicurezza ed autonomia al seguito della propria unità, senza costituire impedimento o ritardo all’azione tattica.
2015-11-04
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/20867