Background: per estubazione non programmata si intende un'estubazione che, secondo il parere del personale sanitario, avviene in un momento non opportuno e prematuro per il paziente e senza aver seguito correttamente il programma di graduale svezzamento dalla ventilazione meccanica. E' un evento avverso che può essere causato volontariamente o involontariamente dal paziente e dagli operatori sanitari. Riconoscere le condizioni che pongono il paziente a rischio è importante per salvaguardare la sua salute e non compromettere il suo programma di cura. Obiettivo: individuare i fattori di rischio, le complicanze potenziali, le strategie di prevenzione delle estubazioni non programmate in pazienti adulti e le implicazioni per l'assistenza infermieristica. Materiale e metodi: revisione della letteratura scientifica pubblicata dal 2010 al 2015, ricerca di studi osservazionali e di revisioni di letteratura, attraverso banche dati online (Pubmed, Cochrane Library, Trip Database) e attraverso il motore di ricerca Google. Risultati: un'estubazione non programmata può verificarsi se il paziente è agitato, non è adeguatamente sedato, per discomfort, o perchè compie involontariamente dei movimenti che portano all'autoestubazione. Può anche avvenire accidentalmente, durante le manovre assistenziali, da parte del personale sanitario. La contenzione può essere sia un fattore di rischio che di prevenzione. Potenzialmente può portare a traumi delle vie aeree, instabilità emodinamica, ipossia, aspirazione, infezioni nosocomiali. A causa del trauma alle vie aeree vi può essere difficoltà a reintubare il paziente che necessita di continuare la ventilazione meccanica. L'aumento della mortalità è correlato per la maggior parte dei casi alla reintubazione. Gli esiti negativi di un'estubazione non programmata portano a prolungamento dei tempi di degenza ospedaliera e ad un aumento del consumo di risorse. Conclusione: il problema delle estubazioni non programmate è influenzato da specificità organizzative e del personale sanitario, che vanno associate alle necessità del paziente, il quale deve avere adeguata analgesia e sedazione per tollerare, oltre le conseguenze della patologia per la quale è ricoverato, anche il tubo endotracheale e gli altri accessi invasivi presenti. Il paziente deve essere contenuto fisicamente in caso di fallimento della contenzione relazionale e farmacologica. L'infermiere ha un ruolo importante nella prevenzione delle estubazioni non programmate, nella valutazione clinica, rispetto al grado di sedazione, alla presenza di dolore, al mantenere la sicurezza del paziente durante le manovre assistenziali, e nel promuovere la sua formazione professionale. Molto importante, è anche la comunicazione con il paziente, intesa come informazione, educazione, incoraggiamento e rassicurazione.

Estubazioni non programmate in terapia intensiva: implicazioni per l'assistenza infermieristica

Olmino, Cristina
2015/2016

Abstract

Background: per estubazione non programmata si intende un'estubazione che, secondo il parere del personale sanitario, avviene in un momento non opportuno e prematuro per il paziente e senza aver seguito correttamente il programma di graduale svezzamento dalla ventilazione meccanica. E' un evento avverso che può essere causato volontariamente o involontariamente dal paziente e dagli operatori sanitari. Riconoscere le condizioni che pongono il paziente a rischio è importante per salvaguardare la sua salute e non compromettere il suo programma di cura. Obiettivo: individuare i fattori di rischio, le complicanze potenziali, le strategie di prevenzione delle estubazioni non programmate in pazienti adulti e le implicazioni per l'assistenza infermieristica. Materiale e metodi: revisione della letteratura scientifica pubblicata dal 2010 al 2015, ricerca di studi osservazionali e di revisioni di letteratura, attraverso banche dati online (Pubmed, Cochrane Library, Trip Database) e attraverso il motore di ricerca Google. Risultati: un'estubazione non programmata può verificarsi se il paziente è agitato, non è adeguatamente sedato, per discomfort, o perchè compie involontariamente dei movimenti che portano all'autoestubazione. Può anche avvenire accidentalmente, durante le manovre assistenziali, da parte del personale sanitario. La contenzione può essere sia un fattore di rischio che di prevenzione. Potenzialmente può portare a traumi delle vie aeree, instabilità emodinamica, ipossia, aspirazione, infezioni nosocomiali. A causa del trauma alle vie aeree vi può essere difficoltà a reintubare il paziente che necessita di continuare la ventilazione meccanica. L'aumento della mortalità è correlato per la maggior parte dei casi alla reintubazione. Gli esiti negativi di un'estubazione non programmata portano a prolungamento dei tempi di degenza ospedaliera e ad un aumento del consumo di risorse. Conclusione: il problema delle estubazioni non programmate è influenzato da specificità organizzative e del personale sanitario, che vanno associate alle necessità del paziente, il quale deve avere adeguata analgesia e sedazione per tollerare, oltre le conseguenze della patologia per la quale è ricoverato, anche il tubo endotracheale e gli altri accessi invasivi presenti. Il paziente deve essere contenuto fisicamente in caso di fallimento della contenzione relazionale e farmacologica. L'infermiere ha un ruolo importante nella prevenzione delle estubazioni non programmate, nella valutazione clinica, rispetto al grado di sedazione, alla presenza di dolore, al mantenere la sicurezza del paziente durante le manovre assistenziali, e nel promuovere la sua formazione professionale. Molto importante, è anche la comunicazione con il paziente, intesa come informazione, educazione, incoraggiamento e rassicurazione.
2015-11-03
unplanned extubation , accidental extubation, self extubation, nursing, prevention
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/20878