INTRODUZIONE Rendere omogenee e standardizzate le informazioni da fornire nei punti di transizione tra i professionisti, è condizione sine qua non per garantire continuità assistenziale. Lo studio condotto si inserisce nel progetto dipartimentale che ha come obiettivo l’introduzione di una consegna standardizzata ( metodo SBAR ) nel Dipartimento Materno Infantile del presidio ospedaliero di Treviso azienda ULSS 9. IL PASSAGGIO DI INFORMAZIONI NEI PUNTI DI TRANSIZIONE Il metodo SBAR assicura la completezza dell’informazione, riduce la probabilità di un linguaggio ridondante o troppo sintetico, consente di arrivare al focus del problema, permette di stabilire le aspettative su quanto sarà comunicato e come sarà comunicato25. SCOPO DELLO STUDIO Lo studio di tipo qualitativo osservazionale ha avuto come obiettivo quello di valutare le modalità, i contenuti e le tempistiche delle informazioni verbali trasmesse dall’equipe infermieristica nei punti di transizione in Terapia Intensiva Neonatale, nonché esaminare la qualità percepita delle informazioni ricevute dagli infermieri. MATERIALI E METODI Lo studio si è sviluppato in quattro fasi: la prima fase di revisione della letteratura e conduzione Focus Group ha permesso di individuare le informazioni specifiche sufficienti e necessarie da trasmettere nei punti di transizione, nel rispetto della metodologia SBAR; nella seconda fase sono stati elaborati gli strumenti di rilevazione; nella terza fase è avvenuta l’osservazione diretta e la somministrazione dei questionari; nella quarta ed ultima fase è stata effettuata l’analisi dei dati. RISULTATI Sono state condotte 260 osservazioni con griglia strutturata nei punti di transizione. Dai dati emerge che, delle informazioni previste dal gruppo di lavoro, solo il 20 % vengono effettivamente trasmesse, a fronte di una percezione molto buona della qualità delle informazioni ricevute ( punteggio medio di 4.25 su 5 ). L’ordine SBAR viene rispettato nel 5 % delle osservazioni. L’area ”Intensiva” è quella in cui vengono riferite più informazioni ( 30 % ) ; seguono “Post – Intensiva” ( 17 % ) e “Pre – Dimissioni” ( 11 % ). La maggior parte delle informazioni riguarda la “Situation” ( da un 64 % in “Intensiva” ad un 27 % in “Pre – Dimissioni” ), seguono l’ “Assessment” ( da un 41 % in “Intensiva” a un 14 % in “Pre – Dimissioni” ), le “Recommendation” ( da un 11% in “Intensiva” ad un 3 % in “Pre – Dimissioni” ) e il “Background” ( da un 6% in “Intensiva” ad un 2 % in “Pre – Dimissioni” ). CONCLUSIONI Gli esiti dello studio saranno utilizzati per rivedere e contestualizzare maggiormente le informazioni secondo il metodo SBAR e rendere questa modalità strumento operativo a partire da Gennaio 2016.
Applicazione del metodo sbar in terapia intensiva neonatale: studio osservazionale
Orlando, Marta
2015/2016
Abstract
INTRODUZIONE Rendere omogenee e standardizzate le informazioni da fornire nei punti di transizione tra i professionisti, è condizione sine qua non per garantire continuità assistenziale. Lo studio condotto si inserisce nel progetto dipartimentale che ha come obiettivo l’introduzione di una consegna standardizzata ( metodo SBAR ) nel Dipartimento Materno Infantile del presidio ospedaliero di Treviso azienda ULSS 9. IL PASSAGGIO DI INFORMAZIONI NEI PUNTI DI TRANSIZIONE Il metodo SBAR assicura la completezza dell’informazione, riduce la probabilità di un linguaggio ridondante o troppo sintetico, consente di arrivare al focus del problema, permette di stabilire le aspettative su quanto sarà comunicato e come sarà comunicato25. SCOPO DELLO STUDIO Lo studio di tipo qualitativo osservazionale ha avuto come obiettivo quello di valutare le modalità, i contenuti e le tempistiche delle informazioni verbali trasmesse dall’equipe infermieristica nei punti di transizione in Terapia Intensiva Neonatale, nonché esaminare la qualità percepita delle informazioni ricevute dagli infermieri. MATERIALI E METODI Lo studio si è sviluppato in quattro fasi: la prima fase di revisione della letteratura e conduzione Focus Group ha permesso di individuare le informazioni specifiche sufficienti e necessarie da trasmettere nei punti di transizione, nel rispetto della metodologia SBAR; nella seconda fase sono stati elaborati gli strumenti di rilevazione; nella terza fase è avvenuta l’osservazione diretta e la somministrazione dei questionari; nella quarta ed ultima fase è stata effettuata l’analisi dei dati. RISULTATI Sono state condotte 260 osservazioni con griglia strutturata nei punti di transizione. Dai dati emerge che, delle informazioni previste dal gruppo di lavoro, solo il 20 % vengono effettivamente trasmesse, a fronte di una percezione molto buona della qualità delle informazioni ricevute ( punteggio medio di 4.25 su 5 ). L’ordine SBAR viene rispettato nel 5 % delle osservazioni. L’area ”Intensiva” è quella in cui vengono riferite più informazioni ( 30 % ) ; seguono “Post – Intensiva” ( 17 % ) e “Pre – Dimissioni” ( 11 % ). La maggior parte delle informazioni riguarda la “Situation” ( da un 64 % in “Intensiva” ad un 27 % in “Pre – Dimissioni” ), seguono l’ “Assessment” ( da un 41 % in “Intensiva” a un 14 % in “Pre – Dimissioni” ), le “Recommendation” ( da un 11% in “Intensiva” ad un 3 % in “Pre – Dimissioni” ) e il “Background” ( da un 6% in “Intensiva” ad un 2 % in “Pre – Dimissioni” ). CONCLUSIONI Gli esiti dello studio saranno utilizzati per rivedere e contestualizzare maggiormente le informazioni secondo il metodo SBAR e rendere questa modalità strumento operativo a partire da Gennaio 2016.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/20880