Introduzione: Le lesioni dell’anello pelvico risultano essere particolarmente letali a causa delle emorragie ad esse associate. L’emostasi legata alla riduzione del volume pelvico tramite l’utilizzo dei Pelvic Circumferential Compression Devices (PCCDs) viene già attuata nelle situazioni di emergenza, tuttavia, non sono ancora chiari gli effetti e le complicanze associate a tali dispositivi. Lo scopo di questo studio è proprio quello di indagare sulle principali evidenze riguardo l’efficacia dei PCCDs, in termini di riduzione del volume pelvico, di riduzione del sanguinamento e riguardo le complicanze ad essi associate. Materiali e metodi: È stata svolta una revisione della letteratura, con la quale sono stati esaminati gli studi riguardanti i PCCDs pubblicati negli ultimi 10 anni, dopo essere stati reperiti dalle principali banche dati. Risultati della ricerca: La ricerca ha portato all’analisi di 29 articoli, di cui, 3 linee guida, 5 revisioni della letteratura, 1 trial clinico randomizzato, 3 studi clinici prospettici, 1 studio controllato storicamente, 5 studi retrospettivi, 5 studi biomeccanici, 1 case series e 5 case report. Conclusioni: Le evidenze presenti in letteratura risultano essere ancora piuttosto scarse, tuttavia i PCCDs si sono dimostrati efficaci nella riduzione del volume pelvico e, nella maggior parte dei casi, anche nella riduzione del sanguinamento della pelvi. Qualora vengano posizionati correttamente, a livello del grande trocantere del femore, le uniche complicanze riportate sono state lesioni cutanee o tissutali e un caso di paralisi nervosa. Non sono presenti chiare evidenze a supporto di un presidio piuttosto che di un altro.
Instabilità emodinamica nelle fratture del bacino: efficacia e complicazioni riguardo l'utilizzo precoce dei pccds
Padoan, Luca
2015/2016
Abstract
Introduzione: Le lesioni dell’anello pelvico risultano essere particolarmente letali a causa delle emorragie ad esse associate. L’emostasi legata alla riduzione del volume pelvico tramite l’utilizzo dei Pelvic Circumferential Compression Devices (PCCDs) viene già attuata nelle situazioni di emergenza, tuttavia, non sono ancora chiari gli effetti e le complicanze associate a tali dispositivi. Lo scopo di questo studio è proprio quello di indagare sulle principali evidenze riguardo l’efficacia dei PCCDs, in termini di riduzione del volume pelvico, di riduzione del sanguinamento e riguardo le complicanze ad essi associate. Materiali e metodi: È stata svolta una revisione della letteratura, con la quale sono stati esaminati gli studi riguardanti i PCCDs pubblicati negli ultimi 10 anni, dopo essere stati reperiti dalle principali banche dati. Risultati della ricerca: La ricerca ha portato all’analisi di 29 articoli, di cui, 3 linee guida, 5 revisioni della letteratura, 1 trial clinico randomizzato, 3 studi clinici prospettici, 1 studio controllato storicamente, 5 studi retrospettivi, 5 studi biomeccanici, 1 case series e 5 case report. Conclusioni: Le evidenze presenti in letteratura risultano essere ancora piuttosto scarse, tuttavia i PCCDs si sono dimostrati efficaci nella riduzione del volume pelvico e, nella maggior parte dei casi, anche nella riduzione del sanguinamento della pelvi. Qualora vengano posizionati correttamente, a livello del grande trocantere del femore, le uniche complicanze riportate sono state lesioni cutanee o tissutali e un caso di paralisi nervosa. Non sono presenti chiare evidenze a supporto di un presidio piuttosto che di un altro.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/20882