A partire dagli anni Novanta si sono sviluppati dei sistemi di triage intraospedaliero, in particolar modo in quattro realtà internazionali: Australia, Canada, Stati Uniti e Regno Unito. Tali sistemi sono divenuti dei modelli di riferimento anche per i Pronto Soccorsi di alcuni Stati. Altri, invece, come l’Italia, utilizzano una grande vastità di sistemi per lo più adattati alle realtà locali. Obiettivo. Il presente studio si prefigge di confrontare due sistemi di triage: uno internazionale, il Manchester Triage System, in uso nel Pronto Soccorso di Oviedo e uno costruito ad hoc, utilizzato nell’Ospedale dell’Angelo di Mestre. Materiali e metodi. Oltre all’analisi descrittiva dei due sistemi in questione, ci si è avvalsi di una raccolta dati retrospettiva in merito ad un campione di 100 pazienti per ciascun ospedale. L’intento è di misurare l’attesa media in minuti (totale e riferita ad ogni codice) del lasso di tempo che intercorre tra l’effettuazione del triage e il contatto medico-paziente. Si vuole verificare se i risultati ottenuti corrispondano agli standard previsti dai corrispettivi sistemi. Risultati. Dall’analisi descrittiva si evince che i due campioni, similari per bacino d’utenza, presentano delle differenze per le seguenti caratteristiche, definenti il sistema e l’esecuzione del triage: accesso del paziente, locale predisposto al triage, modello in uso, attuazione del triage, numero e tipologia dei codici di priorità, tempistiche massime previste per ogni codice, esistenza di ulteriori codici o percorsi preferenziali. Dall’analisi dei dati emerge che Mestre rispetta per lo più i tempi previsti dai range, mentre Oviedo presenta tempistiche ottimali per tutti i codici ad eccezione del livello 2. Conclusioni. Non si può affermare la superiorità di un sistema rispetto ad un altro, in assenza di un gold standard di riferimento e della necessità condivisa di effettuare ulteriori studi in materia. Tuttavia, rispetto all’obiettivo prefissato, il confronto è stato possibile in riferimento ad alcuni punti cardine dei sistemi.
Mestre e Oviedo: due sistemi di triage a confronto
Paglia, Marta
2015/2016
Abstract
A partire dagli anni Novanta si sono sviluppati dei sistemi di triage intraospedaliero, in particolar modo in quattro realtà internazionali: Australia, Canada, Stati Uniti e Regno Unito. Tali sistemi sono divenuti dei modelli di riferimento anche per i Pronto Soccorsi di alcuni Stati. Altri, invece, come l’Italia, utilizzano una grande vastità di sistemi per lo più adattati alle realtà locali. Obiettivo. Il presente studio si prefigge di confrontare due sistemi di triage: uno internazionale, il Manchester Triage System, in uso nel Pronto Soccorso di Oviedo e uno costruito ad hoc, utilizzato nell’Ospedale dell’Angelo di Mestre. Materiali e metodi. Oltre all’analisi descrittiva dei due sistemi in questione, ci si è avvalsi di una raccolta dati retrospettiva in merito ad un campione di 100 pazienti per ciascun ospedale. L’intento è di misurare l’attesa media in minuti (totale e riferita ad ogni codice) del lasso di tempo che intercorre tra l’effettuazione del triage e il contatto medico-paziente. Si vuole verificare se i risultati ottenuti corrispondano agli standard previsti dai corrispettivi sistemi. Risultati. Dall’analisi descrittiva si evince che i due campioni, similari per bacino d’utenza, presentano delle differenze per le seguenti caratteristiche, definenti il sistema e l’esecuzione del triage: accesso del paziente, locale predisposto al triage, modello in uso, attuazione del triage, numero e tipologia dei codici di priorità, tempistiche massime previste per ogni codice, esistenza di ulteriori codici o percorsi preferenziali. Dall’analisi dei dati emerge che Mestre rispetta per lo più i tempi previsti dai range, mentre Oviedo presenta tempistiche ottimali per tutti i codici ad eccezione del livello 2. Conclusioni. Non si può affermare la superiorità di un sistema rispetto ad un altro, in assenza di un gold standard di riferimento e della necessità condivisa di effettuare ulteriori studi in materia. Tuttavia, rispetto all’obiettivo prefissato, il confronto è stato possibile in riferimento ad alcuni punti cardine dei sistemi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/20885