Problema: la Centrale Operativa Territoriale è uno strumento d’integrazione innovativo e rappresenta una risorsa ancora tutta da scoprire e da conoscere per gli operatori sanitari, medici ed infermieri. Avendo poco chiaro di cosa si occupa la Centrale Operativa Territoriale e, soprattutto, non sapendo come “utilizzare” questo nuovo strumento nella pratica assistenziale socio-sanitaria, il personale medico e quello infermieristico hanno bisogno di ricevere delle informazioni in merito alla COT. Obiettivo: lo scopo dello studio è quello di analizzare in dettaglio il contesto socio-demografico ed epidemiologico dell’ULSS n.1 di Belluno al fine di promuovere la conoscenza della Centrale Operativa Territoriale presso il personale medico e quello infermieristico. Materiali e metodi: per condurre questo studio si è deciso di prendere visione della maggior parte della letteratura esistente in merito al razionale che ha determinato la necessità/valenza della COT, integrando le informazioni così ottenute con svariati articoli ricercati in PubMed. Risultati emersi: le indagine socio demografica ed epidemiologica condotte sui residenti nell’ULSS n.1 di Belluno rivelano che la popolazione bellunese è sempre più anziana, cosa che richiede un rinnovato bagaglio di conoscenze e di competenze da parte del personale socio-sanitario, il quale si ritrova a dover focalizzare il sapere e l’agire pratico non più su condizioni acute, gestite totalmente o prevalentemente in ambito ospedaliero, ma su patologie croniche, gestite in ambito extra-ospedaliero e a domicilio. Conclusioni: la Centrale Operativa Territoriale (COT) è lo strumento che interviene nella integrazione tra l’Ospedale e il Territorio per gli utenti dell’ULSS n.1 di Belluno e permette la continuità assistenziale, coinvolgendo non solo i professionisti ospedalieri, ma anche i servizi territoriali. Il futuro dell’assistenza socio-sanitaria è rivolto alla cronicità, ovvero alla continuità delle cure dei pazienti cronici nell'assistenza territoriale, e per tale motivo va incentivata e promossa la conoscenza della COT
Centrale operativa territoriale (cot) dell' ulss 1 di belluno. indagine socio-demografica ed epidemiologica finalizzata al miglioramento della continuità assistenziale
Rasa, Ilenia
2016/2017
Abstract
Problema: la Centrale Operativa Territoriale è uno strumento d’integrazione innovativo e rappresenta una risorsa ancora tutta da scoprire e da conoscere per gli operatori sanitari, medici ed infermieri. Avendo poco chiaro di cosa si occupa la Centrale Operativa Territoriale e, soprattutto, non sapendo come “utilizzare” questo nuovo strumento nella pratica assistenziale socio-sanitaria, il personale medico e quello infermieristico hanno bisogno di ricevere delle informazioni in merito alla COT. Obiettivo: lo scopo dello studio è quello di analizzare in dettaglio il contesto socio-demografico ed epidemiologico dell’ULSS n.1 di Belluno al fine di promuovere la conoscenza della Centrale Operativa Territoriale presso il personale medico e quello infermieristico. Materiali e metodi: per condurre questo studio si è deciso di prendere visione della maggior parte della letteratura esistente in merito al razionale che ha determinato la necessità/valenza della COT, integrando le informazioni così ottenute con svariati articoli ricercati in PubMed. Risultati emersi: le indagine socio demografica ed epidemiologica condotte sui residenti nell’ULSS n.1 di Belluno rivelano che la popolazione bellunese è sempre più anziana, cosa che richiede un rinnovato bagaglio di conoscenze e di competenze da parte del personale socio-sanitario, il quale si ritrova a dover focalizzare il sapere e l’agire pratico non più su condizioni acute, gestite totalmente o prevalentemente in ambito ospedaliero, ma su patologie croniche, gestite in ambito extra-ospedaliero e a domicilio. Conclusioni: la Centrale Operativa Territoriale (COT) è lo strumento che interviene nella integrazione tra l’Ospedale e il Territorio per gli utenti dell’ULSS n.1 di Belluno e permette la continuità assistenziale, coinvolgendo non solo i professionisti ospedalieri, ma anche i servizi territoriali. Il futuro dell’assistenza socio-sanitaria è rivolto alla cronicità, ovvero alla continuità delle cure dei pazienti cronici nell'assistenza territoriale, e per tale motivo va incentivata e promossa la conoscenza della COTFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/26198