INTRODUZIONE E OBIETTIVI La realizzazione dell'elaborato di tesi arriva alla fine del percorso di studi, che ha fornito le conoscenze necessarie per prestare assistenza preventiva e curativa in ambito intra ed extraospedaliero. L'argomento trattato è suggerito dall'esperienza di tirocinio del secondo anno nell'Ulss 8 presso il reparto di Chirurgia generale dell'Ospedale San Giacomo di Castelfranco Veneto (Tv). La tesi in particolare fa riferimento ai pazienti portatori di stomia in seguito ad intervento chirurgico, i quali subiscono una modificazione anatomica, funzionale e psicologica che altera la loro immagine corporea. Lo scopo di questo studio è quello di comparare il ruolo e i compiti dell'infermiere e dell'enterostomista nell'assistenza al paziente stomizzato con la percezione del paziente stesso del profilo delle due figure professionali durante il percorso assistenziale. In breve l'indagine cerca di descrivere la percezione che i pazienti portatori di stomìa hanno nei confronti del ruolo dei professionisti che li accompagnano nell'iter assistenziale ed evidenziare la percezione che i pazienti stomizzati hanno riguardo l'adattamento alla nuova condizione. MATERIALE E METODI Per questo ad un campione non rappresentativo composto da pazienti stomizzati dell'Ulss 8 seguiti dall'enterostomista della medesima Ulss è stato sottoposto un questionario con la finalità di esaminare le emozioni, le difficoltà incontrate nella quotidianità della vita a seguito del confezionamento della stomìa ed individuare gli strumenti utili per tornare alla vita di sempre. RISULTATI E CONCLUSIONI Sulla base dei questionari raccolti e dall'analisi dei dati emerge che le problematiche riscontrate nell'affrontare la vita dopo il confezionamento della stomìa sono di natura sociale, relazionale e psicologica. Lo stomizzato percepisce il suo corpo come deturpato dalla malattia e dal trattamento chirurgico e perde il controllo sull'eliminazione intestinale; ne conseguono vissuti di estraneità dal proprio corpo e la stomìa viene percepita come un "intruso" nella propria vita 1 ed "alienata" l'immagine corporea. Il tempo trascorso dal trattamento chirurgico sembra essere un fattore favorente l'adattamento alla stomia. Le risorse utilizzate nell'affrontare le problematiche correlate al confezionamento della stomìa sono principalmente le figure professionali, la famiglia e la forza interiore. Tra le figure professionali è importante rilevare il ruolo che svolge l'enterostomista e l'infermiere non specialista nell'assistenza e nel sostegno psicosociale, grazie all'ascolto e alle competenze tecnico-scientifiche.
Ruolo riabilitativo dell'infermiere nell'assistenza al paziente portatore di stomia
Favero, Elisabetta
2016/2017
Abstract
INTRODUZIONE E OBIETTIVI La realizzazione dell'elaborato di tesi arriva alla fine del percorso di studi, che ha fornito le conoscenze necessarie per prestare assistenza preventiva e curativa in ambito intra ed extraospedaliero. L'argomento trattato è suggerito dall'esperienza di tirocinio del secondo anno nell'Ulss 8 presso il reparto di Chirurgia generale dell'Ospedale San Giacomo di Castelfranco Veneto (Tv). La tesi in particolare fa riferimento ai pazienti portatori di stomia in seguito ad intervento chirurgico, i quali subiscono una modificazione anatomica, funzionale e psicologica che altera la loro immagine corporea. Lo scopo di questo studio è quello di comparare il ruolo e i compiti dell'infermiere e dell'enterostomista nell'assistenza al paziente stomizzato con la percezione del paziente stesso del profilo delle due figure professionali durante il percorso assistenziale. In breve l'indagine cerca di descrivere la percezione che i pazienti portatori di stomìa hanno nei confronti del ruolo dei professionisti che li accompagnano nell'iter assistenziale ed evidenziare la percezione che i pazienti stomizzati hanno riguardo l'adattamento alla nuova condizione. MATERIALE E METODI Per questo ad un campione non rappresentativo composto da pazienti stomizzati dell'Ulss 8 seguiti dall'enterostomista della medesima Ulss è stato sottoposto un questionario con la finalità di esaminare le emozioni, le difficoltà incontrate nella quotidianità della vita a seguito del confezionamento della stomìa ed individuare gli strumenti utili per tornare alla vita di sempre. RISULTATI E CONCLUSIONI Sulla base dei questionari raccolti e dall'analisi dei dati emerge che le problematiche riscontrate nell'affrontare la vita dopo il confezionamento della stomìa sono di natura sociale, relazionale e psicologica. Lo stomizzato percepisce il suo corpo come deturpato dalla malattia e dal trattamento chirurgico e perde il controllo sull'eliminazione intestinale; ne conseguono vissuti di estraneità dal proprio corpo e la stomìa viene percepita come un "intruso" nella propria vita 1 ed "alienata" l'immagine corporea. Il tempo trascorso dal trattamento chirurgico sembra essere un fattore favorente l'adattamento alla stomia. Le risorse utilizzate nell'affrontare le problematiche correlate al confezionamento della stomìa sono principalmente le figure professionali, la famiglia e la forza interiore. Tra le figure professionali è importante rilevare il ruolo che svolge l'enterostomista e l'infermiere non specialista nell'assistenza e nel sostegno psicosociale, grazie all'ascolto e alle competenze tecnico-scientifiche.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/26210