Introduzione: L’esposizione a infortuni da aghi e taglienti è un evento frequente che riguarda gran parte dei lavoratori del comparto sanitario. Gli infermieri sono gli operatori sanitari più espositi a tali rischi poiché la maggior parte delle attività sono eseguite da questa categoria di professionisti sanitari. Obiettivo: Indagare attraverso l’analisi della letteratura le conoscenze e le competenze ad oggi reperibili per minimizzare gli infortuni degli operatori sanitari, in particolare nel personale infermieristico, negli incidenti da aghi e taglienti. Materiali e metodi: È stata effettuata una revisione sistematica della letteratura, consultando la banca dati Pubmed, il motore di ricerca google scholar e siti quali IPASVI di Roma, la biblioteca medica di Udine e il sito dell’Asl di Alba e Bra. Sono stati inclusi tutti gli studi sia degli infermieri lavoratori che degli studenti in infermieristica. Risultati: Numerose evidenze scientifiche dimostrano che più del 70% degli infortuni da aghi e taglienti vengono subiti dagli infermieri. Gli aghi da iniezione rappresentano il più alto tasso di ferite, seguito da apertura di fiale in vetro. Il re-incappucciamento degli aghi già utilizzati è ancora oggi una pratica che avviene all’interno degli ambienti sanitari, anche se in continua diminuzione. Un programma di formazione risulta efficace nel ridurre l’incidenza degli infortuni, in particolare sui comportamenti da adottare negli ambienti ospedalieri e nel corretto uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI). Conclusioni: In base alla letteratura analizzata, si evince che una buona formazione del personale infermieristico nella prevenzione dagli infortuni da aghi e taglienti è di fondamentale importanza nel ridurre tale rischio.

Competenze e conoscenze dell’infermiere nella prevenzione degli infortuni da aghi e taglienti: revisione della letteratura

Stassi, Giuseppe
2016/2017

Abstract

Introduzione: L’esposizione a infortuni da aghi e taglienti è un evento frequente che riguarda gran parte dei lavoratori del comparto sanitario. Gli infermieri sono gli operatori sanitari più espositi a tali rischi poiché la maggior parte delle attività sono eseguite da questa categoria di professionisti sanitari. Obiettivo: Indagare attraverso l’analisi della letteratura le conoscenze e le competenze ad oggi reperibili per minimizzare gli infortuni degli operatori sanitari, in particolare nel personale infermieristico, negli incidenti da aghi e taglienti. Materiali e metodi: È stata effettuata una revisione sistematica della letteratura, consultando la banca dati Pubmed, il motore di ricerca google scholar e siti quali IPASVI di Roma, la biblioteca medica di Udine e il sito dell’Asl di Alba e Bra. Sono stati inclusi tutti gli studi sia degli infermieri lavoratori che degli studenti in infermieristica. Risultati: Numerose evidenze scientifiche dimostrano che più del 70% degli infortuni da aghi e taglienti vengono subiti dagli infermieri. Gli aghi da iniezione rappresentano il più alto tasso di ferite, seguito da apertura di fiale in vetro. Il re-incappucciamento degli aghi già utilizzati è ancora oggi una pratica che avviene all’interno degli ambienti sanitari, anche se in continua diminuzione. Un programma di formazione risulta efficace nel ridurre l’incidenza degli infortuni, in particolare sui comportamenti da adottare negli ambienti ospedalieri e nel corretto uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI). Conclusioni: In base alla letteratura analizzata, si evince che una buona formazione del personale infermieristico nella prevenzione dagli infortuni da aghi e taglienti è di fondamentale importanza nel ridurre tale rischio.
2016-04-07
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/26214