L’obiettivo principale del presente lavoro è indagare i motivi che spingono a parlare di educazione plurilingue nei servizi educativi 0-3 e a ritenere vantaggioso un accostamento alla lingua straniera fin da bambini. Da una prima analisi emerge come i servizi per la prima infanzia possiedano alcune caratteristiche tali da renderli luoghi ideali per familiarizzare efficacemente con una lingua straniera: la quantità di tempo a disposizione ed il contesto esperienziale. La fascia 0-3 anni corrisponde, inoltre, ad un periodo che presenta alcune peculiarità, come la neuroplasticità, la naturale predisposizione e la sensibilità innata al linguaggio, la lateralizzazione delle funzioni cerebrali in corso, la memoria implicita, che favoriscono un’acquisizione di tipo naturale della lingua straniera, difficilmente ripetibile con il passare degli anni. Dall’analisi della letteratura scientifica si evince che possedere più codici linguistici rappresenta un vantaggio dal punto di vista comunicativo e sociale ed un prerequisito per ampliare la propria visione del mondo in un’ottica lungimirante di tolleranza e pace tra i popoli. Indagando i fattori metodologici e didattici che rendono efficace l’acquisizione di una lingua straniera, emerge come l’approccio comunicativo-formativo e la metodologia denominata glottodidattica esperienziale siano indicati per il contesto prescolare e come alcuni strumenti, strategie e tecniche glottodidattiche siano indispensabili per innestare la lingua straniera all’interno del tessuto quotidiano del nido privilegiando il canale multisensoriale e coinvolgendo la scoperta e la crescita del bambino non solo linguistica ma globale. In conclusione, da una specifica proposta esperienziale dedicata ad un piccolo gruppo di bambini di 24-36 mesi emerge l’importanza dell’interconnessione tra osservazione, progettazione, documentazione e valutazione, elementi imprescindibili per percorrere e ripercorrere un cammino di crescita, per riflettere e ripensare al percorso progettandone ulteriori tappe, arricchendo in tal modo la cultura dell’infanzia e dei processi di apprendimento e di crescita.
Educazione linguistica: glottodidattica esperienziale per la prima infanzia
GARDELLA, TERESA
2021/2022
Abstract
L’obiettivo principale del presente lavoro è indagare i motivi che spingono a parlare di educazione plurilingue nei servizi educativi 0-3 e a ritenere vantaggioso un accostamento alla lingua straniera fin da bambini. Da una prima analisi emerge come i servizi per la prima infanzia possiedano alcune caratteristiche tali da renderli luoghi ideali per familiarizzare efficacemente con una lingua straniera: la quantità di tempo a disposizione ed il contesto esperienziale. La fascia 0-3 anni corrisponde, inoltre, ad un periodo che presenta alcune peculiarità, come la neuroplasticità, la naturale predisposizione e la sensibilità innata al linguaggio, la lateralizzazione delle funzioni cerebrali in corso, la memoria implicita, che favoriscono un’acquisizione di tipo naturale della lingua straniera, difficilmente ripetibile con il passare degli anni. Dall’analisi della letteratura scientifica si evince che possedere più codici linguistici rappresenta un vantaggio dal punto di vista comunicativo e sociale ed un prerequisito per ampliare la propria visione del mondo in un’ottica lungimirante di tolleranza e pace tra i popoli. Indagando i fattori metodologici e didattici che rendono efficace l’acquisizione di una lingua straniera, emerge come l’approccio comunicativo-formativo e la metodologia denominata glottodidattica esperienziale siano indicati per il contesto prescolare e come alcuni strumenti, strategie e tecniche glottodidattiche siano indispensabili per innestare la lingua straniera all’interno del tessuto quotidiano del nido privilegiando il canale multisensoriale e coinvolgendo la scoperta e la crescita del bambino non solo linguistica ma globale. In conclusione, da una specifica proposta esperienziale dedicata ad un piccolo gruppo di bambini di 24-36 mesi emerge l’importanza dell’interconnessione tra osservazione, progettazione, documentazione e valutazione, elementi imprescindibili per percorrere e ripercorrere un cammino di crescita, per riflettere e ripensare al percorso progettandone ulteriori tappe, arricchendo in tal modo la cultura dell’infanzia e dei processi di apprendimento e di crescita.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/30055