È stato dimostrato dal “A Theory Of Magnitude” (ATOM) che le quantità numeriche, temporali e spaziali sono elaborate e rappresentate all'interno di un comune sistema di elaborazione della magnitudine. Nonostante le numerose somiglianze nelle rappresentazioni di questi tre domini, nell’ultimo decennio la letteratura ha preso in considerazione sistemi separati che in modo parzialmente indipendente elaborano ciascuna quantità, dimostrando effettive dissociazioni. Questi risultati hanno avuto un riscontro anche nella popolazione parkinsoniana (nota per i deficit nell’elaborazione temporale) tramite gli studi di Dormal, Grado, Mormont e Pesenti (2012), in cui è stata dimostrata una parziale dissociazione dei sistemi che elaborano le quantità temporali e numeriche. L’obiettivo della presente ricerca è quello di valutare per la prima volta come le tre quantità (tempo, lunghezza e numerosità) vengono concepite ed elaborate nella popolazione anziana affetta dalla malattia di Parkinson in assenza di demenza rispetto alla popolazione anziana sana, utilizzando un compito di bisezione al computer per ciascuna delle quantità. I risultati mettono in luce come le tre quantità a livello comportamentale non sono esattamente sovrapponibili: l’elaborazione del tempo è più complessa rispetto alle altre due quantità, che sembrerebbero avere una elaborazione simile e più semplice. Inoltre, non ci sono differenze tra gruppi nell’elaborazione delle tre quantità dovute alla condizione di malattia, anche se presente una tendenza nei Parkinson ad una performance peggiore rispetto agli anziani sani.
Tempo, numero e lunghezza: l’elaborazione delle quantità nella malattia di Parkinson
SIMONTE, MONICA
2021/2022
Abstract
È stato dimostrato dal “A Theory Of Magnitude” (ATOM) che le quantità numeriche, temporali e spaziali sono elaborate e rappresentate all'interno di un comune sistema di elaborazione della magnitudine. Nonostante le numerose somiglianze nelle rappresentazioni di questi tre domini, nell’ultimo decennio la letteratura ha preso in considerazione sistemi separati che in modo parzialmente indipendente elaborano ciascuna quantità, dimostrando effettive dissociazioni. Questi risultati hanno avuto un riscontro anche nella popolazione parkinsoniana (nota per i deficit nell’elaborazione temporale) tramite gli studi di Dormal, Grado, Mormont e Pesenti (2012), in cui è stata dimostrata una parziale dissociazione dei sistemi che elaborano le quantità temporali e numeriche. L’obiettivo della presente ricerca è quello di valutare per la prima volta come le tre quantità (tempo, lunghezza e numerosità) vengono concepite ed elaborate nella popolazione anziana affetta dalla malattia di Parkinson in assenza di demenza rispetto alla popolazione anziana sana, utilizzando un compito di bisezione al computer per ciascuna delle quantità. I risultati mettono in luce come le tre quantità a livello comportamentale non sono esattamente sovrapponibili: l’elaborazione del tempo è più complessa rispetto alle altre due quantità, che sembrerebbero avere una elaborazione simile e più semplice. Inoltre, non ci sono differenze tra gruppi nell’elaborazione delle tre quantità dovute alla condizione di malattia, anche se presente una tendenza nei Parkinson ad una performance peggiore rispetto agli anziani sani.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/30404