Mineral oils as food contaminants have been studied for several years, and interest has grown further in the last 10-15 years, to the point of inducing reflections and insights from both government organizations and various stakeholders. . attention and concern increased when the German interest group FoodWatch in 2019 published a report on the sampling activity carried out on the German, Dutch and French market from which 16 samples of infant formula packaged in tin packaging. After the analytical determination of mineral hydrocarbons (MOSH / MOAH), it emerged that 15 out of 16 samples contained non-negligible concentrations of MOSH / POSH (values ​​between 0.5 and 8.4 mg / kg), while 50% of the samples contained MOAH (concentrations between 0.5 and 3.0 mg / kg). Through a bibliographic search, the various criticalities will be described in the following pages, which can be summarized in: sources of contamination, toxicity, risk and exposure, legislative framework and analytical determination.

L’attenzione agli oli di origine minerale come contaminanti degli alimenti è studiata da diversi anni, ed è cresciuta ulteriormente negli ultimi 10-15 anni e con essa anche la preoccupazione, al punto da indurre a delle riflessioni e approfondimenti sia da parte di organizzazioni governative che dai vari portatori di interesse, si è visto infatti che sono molti i settori interessati, dalla filiera dell’imballaggio destinato a contenere alimenti fino alla stessa industria alimentare, passando dai produttori di materie prime. Attenzione e preoccupazione che si sono ulteriormente innalzate quando il gruppo d’interesse tedesco FoodWatch nel 2019 ha pubblicato un report in cui descriveva l’attività di campionamento eseguito sul mercato tedesco, olandese e francese da cui sono stati prelevati 16 campioni di latte in polvere per neonati confezionati in imballaggi di latta e analizzati successivamente per la determinazione di idrocarburi minerali (MOSH/MOAH), dai cui è emerso che 15 su 16 campioni contenevano concentrazioni non trascurabili di MOSH/POSH (valori compresi tra 0,5 e 8,4 mg/kg), mentre il 50% dei campioni contenevano MOAH (concentrazioni tra 0,5 e 3,0 mg/kg). Attraverso una ricerca bibliografica, nelle seguenti pagine verranno descritte le diverse criticità, che possono essere sintetizzate in: fonti di contaminazione, tossicità rischio ed esposizione, quadro legislativo e determinazione analitica. ​

Contaminazione degli alimenti da MOSH e MOAH: stato dell’arte

ALTIERI, CLAUDIO
2021/2022

Abstract

Mineral oils as food contaminants have been studied for several years, and interest has grown further in the last 10-15 years, to the point of inducing reflections and insights from both government organizations and various stakeholders. . attention and concern increased when the German interest group FoodWatch in 2019 published a report on the sampling activity carried out on the German, Dutch and French market from which 16 samples of infant formula packaged in tin packaging. After the analytical determination of mineral hydrocarbons (MOSH / MOAH), it emerged that 15 out of 16 samples contained non-negligible concentrations of MOSH / POSH (values ​​between 0.5 and 8.4 mg / kg), while 50% of the samples contained MOAH (concentrations between 0.5 and 3.0 mg / kg). Through a bibliographic search, the various criticalities will be described in the following pages, which can be summarized in: sources of contamination, toxicity, risk and exposure, legislative framework and analytical determination.
2021
Saturated and aromatic mineral oil hydrocarbons in food: state of the art
L’attenzione agli oli di origine minerale come contaminanti degli alimenti è studiata da diversi anni, ed è cresciuta ulteriormente negli ultimi 10-15 anni e con essa anche la preoccupazione, al punto da indurre a delle riflessioni e approfondimenti sia da parte di organizzazioni governative che dai vari portatori di interesse, si è visto infatti che sono molti i settori interessati, dalla filiera dell’imballaggio destinato a contenere alimenti fino alla stessa industria alimentare, passando dai produttori di materie prime. Attenzione e preoccupazione che si sono ulteriormente innalzate quando il gruppo d’interesse tedesco FoodWatch nel 2019 ha pubblicato un report in cui descriveva l’attività di campionamento eseguito sul mercato tedesco, olandese e francese da cui sono stati prelevati 16 campioni di latte in polvere per neonati confezionati in imballaggi di latta e analizzati successivamente per la determinazione di idrocarburi minerali (MOSH/MOAH), dai cui è emerso che 15 su 16 campioni contenevano concentrazioni non trascurabili di MOSH/POSH (valori compresi tra 0,5 e 8,4 mg/kg), mentre il 50% dei campioni contenevano MOAH (concentrazioni tra 0,5 e 3,0 mg/kg). Attraverso una ricerca bibliografica, nelle seguenti pagine verranno descritte le diverse criticità, che possono essere sintetizzate in: fonti di contaminazione, tossicità rischio ed esposizione, quadro legislativo e determinazione analitica. ​
MOH
MOSH
MOAH
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/31946