Percezione della numerosità nella discalculia evolutiva

I numeri sono parte fondamentale della nostra vita. È stato dimostrato che già dalla nascita siamo capaci di discriminare tra diverse numerosità. La maggior parte della letteratura sostiene che la stima approssimativa di insiemi di grandi dimensioni (estimation) e la quantificazione precisa di insiemi piccoli (subitizing) sono supportate da due sistemi separati, rispettivamente Approximate Number System (ANS) e Object Tracking System (OTS). L’implicazione di questi sistemi nello sviluppo di successive abilità matematiche è tutt’oggi argomento di dibattito. Tale aspetto appare ancora più interessante nella discalculia evolutiva (DD), un disturbo dell’apprendimento che comporta una compromissione delle abilità matematiche, in assenza di deficit neurologici e con quoziente intellettivo nella norma. In letteratura sono emerse opinioni contrastanti sulla compromissione dei sistemi ANS e OTS in individui con discalculia evolutiva: alcuni studi riconoscono un deficit solo in uno dei due sistemi, altri invece in entrambi. Nel presente studio è stato proposto un compito di confronto di numerosità non simboliche, comprese tra 1 e 8, a bambini con discalculia evolutiva e a un gruppo di controllo, tra 8 e 14 anni, per approfondire le capacità di percezione delle numerosità nei due intervalli di numerosità. Nel range di grandi numerosità bambini con discalculia mostrano una performance meno accurata rispetto al gruppo di controllo. Nel range di subitizing, non sono state riscontrate differenze significative tra i due gruppi. Il valore soglia tra i due intervalli risulta consistente tra bambini con discalculia e gruppo di controllo, attraverso l’utilizzo di due metodi diversi: confronti di numerosità adiacenti e bilinear model. Inoltre, all’interno dell’intervallo di grandi numerosità sono state rilevate differenze nei tempi di reazione, che suggeriscono il possibile utilizzo di strategie diverse tra i gruppi nello svolgimento del compito.