Nel 2002 il progetto Brain and Learning dell’OCSE ha richiamato l’attenzione internazionale sui neuromiti e sulle misconcezioni sorte intorno alla mente e al funzionamento del cervello, soprattutto in ambito educativo. Il termine neuromito indica una concezione errata, generata principalmente da una lettura sbagliata o da una citazione decontestualizzata di fatti scientificamente stabiliti (OCSE, 2002). In Italia non è ancora stata rilevata la presenza di studi che indagassero il radicamento o al contrario la consapevolezza che alcune credenze siano neuromiti, soprattutto tra gli insegnanti. Questi potrebbero utilizzare dei neuromiti per strutturare la loro pratica educativa, influendo così negativamente sul processo di apprendimento dei loro studenti, o comunque rendendolo meno efficace. In questa ricerca, un questionario più volte utilizzato in letteratura è stato somministrato a 830 insegnanti provenienti da tutta Italia e da scuole di grado diverso. Sono stati somministrati due ulteriori questionari già validati sulle prassi di insegnamento, sulle strategie e sull’autoefficacia percepita, insieme ad altre domande che permettessero di conoscere se nel percorso di studio degli insegnanti fosse stato inserito un corso sulle neuroscienze. L’analisi dei dati ha permesso di evidenziare quali siano i neuromiti più diffusi tra gli insegnanti Italiani, e di verificare che esiste una seppur piccola ma significativa correlazione tra la tendenza a credere ai neuromiti e l’aver o meno partecipato ad un corso di neuroscienze e quindi possedere delle conoscenze di base scientifiche sul funzionamento del cervello nei termini dell’apprendimento.
Una buona conoscenza delle neuroscienze influisce anche sulle pratiche didattiche adottate dalle insegnanti? Una ricerca
CALORE, CHIARA
2021/2022
Abstract
Nel 2002 il progetto Brain and Learning dell’OCSE ha richiamato l’attenzione internazionale sui neuromiti e sulle misconcezioni sorte intorno alla mente e al funzionamento del cervello, soprattutto in ambito educativo. Il termine neuromito indica una concezione errata, generata principalmente da una lettura sbagliata o da una citazione decontestualizzata di fatti scientificamente stabiliti (OCSE, 2002). In Italia non è ancora stata rilevata la presenza di studi che indagassero il radicamento o al contrario la consapevolezza che alcune credenze siano neuromiti, soprattutto tra gli insegnanti. Questi potrebbero utilizzare dei neuromiti per strutturare la loro pratica educativa, influendo così negativamente sul processo di apprendimento dei loro studenti, o comunque rendendolo meno efficace. In questa ricerca, un questionario più volte utilizzato in letteratura è stato somministrato a 830 insegnanti provenienti da tutta Italia e da scuole di grado diverso. Sono stati somministrati due ulteriori questionari già validati sulle prassi di insegnamento, sulle strategie e sull’autoefficacia percepita, insieme ad altre domande che permettessero di conoscere se nel percorso di studio degli insegnanti fosse stato inserito un corso sulle neuroscienze. L’analisi dei dati ha permesso di evidenziare quali siano i neuromiti più diffusi tra gli insegnanti Italiani, e di verificare che esiste una seppur piccola ma significativa correlazione tra la tendenza a credere ai neuromiti e l’aver o meno partecipato ad un corso di neuroscienze e quindi possedere delle conoscenze di base scientifiche sul funzionamento del cervello nei termini dell’apprendimento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/33619