L'impatto sociale e psicologico del ciclo mestruale nella società del terzo millennio

Il menarca è la prima mestruazione nella vita di una ragazza, ossia il momento in cui ha inizio il ciclo mestruale caratterizzato dall’espulsione mensile di sangue dalla vagina. L’obiettivo di questa tesi è dimostrare che, nonostante l’importanza di tale evento da un punto di vista biologico, emotivo e sociale, le mestruazioni rimangono uno dei più grandi tabù del terzo millennio. Nel primo capitolo si discute dell’educazione sessuale che ragazzi e ragazze ricevono soprattutto in ambito scolastico, con particolare attenzione a ciò che viene loro insegnato sul ciclo mestruale. Il secondo capitolo è dedicato a descrivere le visioni stigmatizzate e gli atteggiamenti negativi che la maggior parte della popolazione ha nei confronti dell’argomento. Vengono qui descritti tre diversi tabù (della comunicazione, dell’attività e dell’occultamento) che accompagnano le mestruazioni e che le ragazze apprendono già in età precoce, con la conseguente messa in atto di comportamenti mirati a nasconderle agli occhi degli altri, quali ad esempio l’evitare di parlarne in pubblico o indossare vestiti di colore scuro per minimizzare il rischio di comparsa di macchie di sangue mestruale. Nel terzo capitolo vengono analizzate le diverse fonti attraverso cui i più giovani apprendono informazioni sull’argomento. Tra queste, un ruolo di fondamentale rilevanza è svolto dalla figura della madre, dal gruppo dei pari e dai nuovi media digitali, in particolare dagli spot pubblicitari sui prodotti mestruali. Tutte queste fonti spesso concorrono non solo ad istruire i ragazzi e le ragazze sul ciclo mestruale, ma anche a rinforzare la diffusione di atteggiamenti ambivalenti e informazioni non corrette. Il quarto capitolo, infine, descrive le conseguenze che questa stigmatizzazione ha sulla vita delle donne da un punto di vista sociale, psicologico e sessuale. La parte conclusiva è dedicata ad eventuali indicazioni per resistere allo stigma e abbattere i tabù.