L'intento dello studio è quello di indagare se gli stimoli a valenza emotiva abbiano effetto sulla performance prospettica nell'invecchiamento sano e patologico. A fronte delle letteratura, che riporta l'effetto accrescitivo delle emozioni sulla performance di memoria prospettica, ci si è chiesto se, anche in questo caso, le emozioni facilitassero la memoriazzazione di alcuni eventi e delle azioni da svolgere nel futuro. Nella stessa sessione, sono stati somministrati tre test cartacei: PMRQ, ACE e GDS; successivamente, sono state misurate le performance dei partecipanti attraverso la somministrazione della Virtual Week: un compito al computer (della durata di circa 45 minuti) che misura la memoria prospettica e che richiede al soggetto di compiere delle scelte e delle azioni durante tre giorni virtuali. Le azioni da svolgere erano di tipo event-based e a valenza emotiva: positiva, negativa o neutra (attraverso la presentazione di immagini associate). Dopo ogni giorno virtuale, ai soggetti veniva somministrato un compito di riconoscimento delle azioni prospettiche che avrebbero dovuto svolgere durante la giornata, per misurare la loro memoria retrospettica. E' quindi stata idagata la performance prospettica dei soggetti dopo la manipolazione emotiva, per vedere se questa ha avuto effetto e, in particolare, se il contenuto emotivo favorisce il recupero delle informazioni di memoria prospettica negli anziani sani e con deterioramento cognitivo (dove solitamente la memoria prospettica è intaccata); e per analizzare se sono presenti delle differenze tra i diversi campioni di giovani, di anziani sani e di anziani patologici.
L’effetto delle emozioni nella memoria prospettica nell’invecchiamento
ZANON, SOFIA
2021/2022
Abstract
L'intento dello studio è quello di indagare se gli stimoli a valenza emotiva abbiano effetto sulla performance prospettica nell'invecchiamento sano e patologico. A fronte delle letteratura, che riporta l'effetto accrescitivo delle emozioni sulla performance di memoria prospettica, ci si è chiesto se, anche in questo caso, le emozioni facilitassero la memoriazzazione di alcuni eventi e delle azioni da svolgere nel futuro. Nella stessa sessione, sono stati somministrati tre test cartacei: PMRQ, ACE e GDS; successivamente, sono state misurate le performance dei partecipanti attraverso la somministrazione della Virtual Week: un compito al computer (della durata di circa 45 minuti) che misura la memoria prospettica e che richiede al soggetto di compiere delle scelte e delle azioni durante tre giorni virtuali. Le azioni da svolgere erano di tipo event-based e a valenza emotiva: positiva, negativa o neutra (attraverso la presentazione di immagini associate). Dopo ogni giorno virtuale, ai soggetti veniva somministrato un compito di riconoscimento delle azioni prospettiche che avrebbero dovuto svolgere durante la giornata, per misurare la loro memoria retrospettica. E' quindi stata idagata la performance prospettica dei soggetti dopo la manipolazione emotiva, per vedere se questa ha avuto effetto e, in particolare, se il contenuto emotivo favorisce il recupero delle informazioni di memoria prospettica negli anziani sani e con deterioramento cognitivo (dove solitamente la memoria prospettica è intaccata); e per analizzare se sono presenti delle differenze tra i diversi campioni di giovani, di anziani sani e di anziani patologici.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/34031