Introduzione Secondo una recente prospettiva teorica, il controllo cognitivo opera in maniera adattiva (Braem et al., 2019), risultando estremamente sensibile alle caratteristiche ambientali, tra cui la predicibilità degli eventi in base alle regolarità spazio-temporali con cui si presentano (Bram & Egner, 2018). Alcuni studi (Pellicano & Burr, 2012; Sinha et al., 2014; Friston, 2014; van de Cruys et al., 2014) suggeriscono scarse abilità predittive nell'autismo che, a loro volta, potrebbe influire negativamente sulla capacità di questa popolazione clinica di adattare il proprio controllo cognitivo a regolarità ambientali. Per questo motivo, il presente elaborato di ricerca si propone di indagare come la capacità di controllo inibitorio di risposte automatiche è influenzata dalle aspettative temporale implicite nel Disturbo dello Spettro dell’Autismo (ASD). Metodo Al fine di investigare il controllo cognitivo adattivo è stato somministrato il Dynamic Temporal Prediction Task Go-Nogo (DTP_GNG) (Mento et al., in prep.) ad un gruppo di persone con Disturbo dello Spettro dell’Autismo (ASD; range 6-15 anni) ed ad un gruppo di controllo con neurosviluppo tipico di pari età. Il DTP_GNG permette di investigare come la costruzione di modelli predittivi interni sulla base di regole temporali implicite manipolate a livello globale (blocco per blocco) e locale (trial per trial), modifica la performance dei partecipanti in termini di velocità ed accuratezza in un compito Go-Nogo. Risultati e discussione I risultati ottenuti dimostrano una globale difficoltà di inibizione nel gruppo ASD, che presenta un maggior numero di errori di commissione rispetto al gruppo di controllo. In aggiunta, i risultati suggeriscono una difficoltà specifica nell’adattare il controllo inibitorio in funzione delle variazioni implicite del contesto predittivo. Queste evidenze suggeriscono che un deficit della capacità di generare e usare modelli predittivi interni possa essere alla base della disregolazione nel controllo cognitivo nell’ASD. Le potenziali implicazioni pratiche e cliniche dei risultati di questo elaborato vengono ulteriormente discusse.
Il controllo cognitivo adattivo nel Disturbo dello Spettro dell'Autismo (ASD): come l’aspettativa temporale implicita influenza il controllo inibitorio.
LISSANDRON, CHIARA
2021/2022
Abstract
Introduzione Secondo una recente prospettiva teorica, il controllo cognitivo opera in maniera adattiva (Braem et al., 2019), risultando estremamente sensibile alle caratteristiche ambientali, tra cui la predicibilità degli eventi in base alle regolarità spazio-temporali con cui si presentano (Bram & Egner, 2018). Alcuni studi (Pellicano & Burr, 2012; Sinha et al., 2014; Friston, 2014; van de Cruys et al., 2014) suggeriscono scarse abilità predittive nell'autismo che, a loro volta, potrebbe influire negativamente sulla capacità di questa popolazione clinica di adattare il proprio controllo cognitivo a regolarità ambientali. Per questo motivo, il presente elaborato di ricerca si propone di indagare come la capacità di controllo inibitorio di risposte automatiche è influenzata dalle aspettative temporale implicite nel Disturbo dello Spettro dell’Autismo (ASD). Metodo Al fine di investigare il controllo cognitivo adattivo è stato somministrato il Dynamic Temporal Prediction Task Go-Nogo (DTP_GNG) (Mento et al., in prep.) ad un gruppo di persone con Disturbo dello Spettro dell’Autismo (ASD; range 6-15 anni) ed ad un gruppo di controllo con neurosviluppo tipico di pari età. Il DTP_GNG permette di investigare come la costruzione di modelli predittivi interni sulla base di regole temporali implicite manipolate a livello globale (blocco per blocco) e locale (trial per trial), modifica la performance dei partecipanti in termini di velocità ed accuratezza in un compito Go-Nogo. Risultati e discussione I risultati ottenuti dimostrano una globale difficoltà di inibizione nel gruppo ASD, che presenta un maggior numero di errori di commissione rispetto al gruppo di controllo. In aggiunta, i risultati suggeriscono una difficoltà specifica nell’adattare il controllo inibitorio in funzione delle variazioni implicite del contesto predittivo. Queste evidenze suggeriscono che un deficit della capacità di generare e usare modelli predittivi interni possa essere alla base della disregolazione nel controllo cognitivo nell’ASD. Le potenziali implicazioni pratiche e cliniche dei risultati di questo elaborato vengono ulteriormente discusse.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/37664