Introduzione: I bias attentivi rappresentano delle distorsioni involontarie, che si presentano nei processamenti attentivi, che inducono le persone a focalizzare l’attenzione o evitare selettivamente alcuni stimoli salienti. Gli stimoli correlati al cibo, sono molto significativi nelle pazienti con anoressia nervosa e un bias verso questo tipo di informazione potrebbe concorrere al mantenimento di comportamenti alimentari disfunzionali. Lo scopo di questo studio è quello di indagare il bias attentivo nei confronti di cibi sia ad alto (HCF) che a basso (LCF) contenuto calorico nelle pazienti con anoressia nervosa, di tipo restrittivo, utilizzando un compito dot-probe unito ad una misurazione eye-tracking. Metodologia: Hanno partecipato allo studio 47 pazienti con ANR e 48 controlli sani. Tutti i partecipanti hanno svolto un dot-probe task durante il quale venivano mostrati due stimoli: un’immagine alimentare (a basso/alto contenuto calorico) e una non alimentare (stimolo neutro). Venivano presentati secondo due diversi intervalli temporali: 500 ms e 1500 ms. Alla scomparsa delle immagini, un probe compariva nella posizione occupata da una delle due e al partecipante era richiesto di individuarlo, il più velocemente possibile. Il bias cognitivo (AB score) è stato calcolato sottraendo i tempi di reazione (TR) dei trial congruenti (quando il probe compare nella posizione dell’immagine di cibo) dai trial incongruenti. Durante l’esecuzione del compito la posizione dello sguardo è stata registrata tramite un sistema di eye-tracking, da cui si è estratto il fixation bias: percentuale di trial nei quali lo sguardo era rivolto verso lo stimolo alla prima fissazione (T1) e al termine dei 500 ms (T2) e 1500 ms (T3) e il duration bias: la percentuale di tempo impiegata a guardare lo stimolo alimentare nelle condizioni di 500 ms e 1500ms. I dati sono stati analizzati con un'ANOVA a tre vie con gruppo come fattore tra soggetti e cibi e durata di presentazione come fattori tra soggetti. Risultati: Per quanto riguarda i dati comportamentali, le pazienti presentano un bias per LCF a 1500 ms (t=2,198, p=,034); i controlli presentano un bias per le HCF a 500ms (t=2,904, p=,006) e per le HCF a 1500 ms (t=2,015, p=,050). Per quanto riguarda i dati di eye-tracking, le pazienti presentano un evitamento iniziale, al T1, dei LCF (t=-2,33, p=.025) e anche i controlli (t=-2,098, p=,042); inoltre, i controlli presentano un fixation bias per le HCF al T3 (t=2,86, p=,007). I risultati dell’ANOVA mostrano un’interazione significativa gruppo X tempo (F=3,30, p=,038). In particolare, sia nelle pazienti che nei controlli sani si osserva un aumento del bias tra T1 e T2 ma, mentre nei controlli il bias continua a crescere, nelle pazienti si osserva una riduzione della distorsione attentiva tra T2 e T3, indipendentemente dal contenuto calorico dei cibi. Infine, i risultati relativi al duration bias mostrano che sia le pazienti (t=2,12, p=,040), che i controlli (t=3,57, p=,001) passano significativamente più tempo a guardare gli stimoli di cibo ad alto contenuto calorico rispetto alle immagini di oggetti nella condizione di 1500ms. Conclusioni: Dall’analisi dei TR non sono emerse differenze significative tra pazienti e controlli. L’analisi delle misure eye-tracking mostra come nelle fasi iniziali (T1 e T2) del dispiegamento attentivo non si osservino differenze tra pazienti e controlli sani. Tuttavia, a partire dagli stadi più avanzati del processamento attentivo, le pazienti con AN sembrano mostrare un evitamento degli stimoli di cibo, come mostrato dall’interazione gruppo X tempo nel fixation bias. Poiché l’evitamento automatico verso lo stimolo alimentare nelle persone affette da AN potrebbe costituire un fattore di mantenimento verso un’alimentazione restrittiva, l’elaborazione di un training comportamentale volto alla modifica di tale bias potrebbe rivelarsi utile, in questa popolazione clinica.

Bias attentivo e anoressia nervosa: l’elaborazione dei cibi ad alto/basso contenuto calorico tramite dot-probe ed eye-tracking. Uno studio controllato.

DE FRANCESCHI, GIULIA
2021/2022

Abstract

Introduzione: I bias attentivi rappresentano delle distorsioni involontarie, che si presentano nei processamenti attentivi, che inducono le persone a focalizzare l’attenzione o evitare selettivamente alcuni stimoli salienti. Gli stimoli correlati al cibo, sono molto significativi nelle pazienti con anoressia nervosa e un bias verso questo tipo di informazione potrebbe concorrere al mantenimento di comportamenti alimentari disfunzionali. Lo scopo di questo studio è quello di indagare il bias attentivo nei confronti di cibi sia ad alto (HCF) che a basso (LCF) contenuto calorico nelle pazienti con anoressia nervosa, di tipo restrittivo, utilizzando un compito dot-probe unito ad una misurazione eye-tracking. Metodologia: Hanno partecipato allo studio 47 pazienti con ANR e 48 controlli sani. Tutti i partecipanti hanno svolto un dot-probe task durante il quale venivano mostrati due stimoli: un’immagine alimentare (a basso/alto contenuto calorico) e una non alimentare (stimolo neutro). Venivano presentati secondo due diversi intervalli temporali: 500 ms e 1500 ms. Alla scomparsa delle immagini, un probe compariva nella posizione occupata da una delle due e al partecipante era richiesto di individuarlo, il più velocemente possibile. Il bias cognitivo (AB score) è stato calcolato sottraendo i tempi di reazione (TR) dei trial congruenti (quando il probe compare nella posizione dell’immagine di cibo) dai trial incongruenti. Durante l’esecuzione del compito la posizione dello sguardo è stata registrata tramite un sistema di eye-tracking, da cui si è estratto il fixation bias: percentuale di trial nei quali lo sguardo era rivolto verso lo stimolo alla prima fissazione (T1) e al termine dei 500 ms (T2) e 1500 ms (T3) e il duration bias: la percentuale di tempo impiegata a guardare lo stimolo alimentare nelle condizioni di 500 ms e 1500ms. I dati sono stati analizzati con un'ANOVA a tre vie con gruppo come fattore tra soggetti e cibi e durata di presentazione come fattori tra soggetti. Risultati: Per quanto riguarda i dati comportamentali, le pazienti presentano un bias per LCF a 1500 ms (t=2,198, p=,034); i controlli presentano un bias per le HCF a 500ms (t=2,904, p=,006) e per le HCF a 1500 ms (t=2,015, p=,050). Per quanto riguarda i dati di eye-tracking, le pazienti presentano un evitamento iniziale, al T1, dei LCF (t=-2,33, p=.025) e anche i controlli (t=-2,098, p=,042); inoltre, i controlli presentano un fixation bias per le HCF al T3 (t=2,86, p=,007). I risultati dell’ANOVA mostrano un’interazione significativa gruppo X tempo (F=3,30, p=,038). In particolare, sia nelle pazienti che nei controlli sani si osserva un aumento del bias tra T1 e T2 ma, mentre nei controlli il bias continua a crescere, nelle pazienti si osserva una riduzione della distorsione attentiva tra T2 e T3, indipendentemente dal contenuto calorico dei cibi. Infine, i risultati relativi al duration bias mostrano che sia le pazienti (t=2,12, p=,040), che i controlli (t=3,57, p=,001) passano significativamente più tempo a guardare gli stimoli di cibo ad alto contenuto calorico rispetto alle immagini di oggetti nella condizione di 1500ms. Conclusioni: Dall’analisi dei TR non sono emerse differenze significative tra pazienti e controlli. L’analisi delle misure eye-tracking mostra come nelle fasi iniziali (T1 e T2) del dispiegamento attentivo non si osservino differenze tra pazienti e controlli sani. Tuttavia, a partire dagli stadi più avanzati del processamento attentivo, le pazienti con AN sembrano mostrare un evitamento degli stimoli di cibo, come mostrato dall’interazione gruppo X tempo nel fixation bias. Poiché l’evitamento automatico verso lo stimolo alimentare nelle persone affette da AN potrebbe costituire un fattore di mantenimento verso un’alimentazione restrittiva, l’elaborazione di un training comportamentale volto alla modifica di tale bias potrebbe rivelarsi utile, in questa popolazione clinica.
2021
Attention bias and anorexia nervosa: the processing of high / low calorie foods through dot-probe and eye-tracking. A controlled study.
Anoressia nervosa
Bias attentivo
Eye tracking
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/39731