Le gelate tardive rappresentano da sempre un grave pericolo per la viticoltura, considerando la gravità dei danni il cui verificarsi è in costante aumento, in concomitanza al cambiamento climatico. Possono essere di 2 tipi: gelate da irraggiamento oppure gelate da avvezione a seconda della modalità di trasferimento del calore. Sono presenti diversi metodi di prevenzione che si distinguono in: attivi e passivi. I metodi attivi comprendono riscaldatori, candele, nebbia ed infine i ventilatori, tra i metodi passivi primeggia la potatura tardiva ed i prodotti ritardanti il germogliamento. Il cambiamento climatico causa il ripetersi di eventi climatici “estremi” come ad esempio le gelate tardive, ma sta anche anticipando le fasi fenologiche della vite rendendole più suscettibili a questi fenomeni. Gli studi sulla zonazione non sono attualmente aggiornati in quanto gli studi effettuati risalgono ai primi anni 2000, meriterebbero così un approfondimento più dettagliato. L’anticipo delle fasi fenologiche espone il germoglio a danni da congelamento in quanto, essendo gonfio d’acqua risulta essere molto suscettibile alle basse temperature in quanto la resistenza ad esse viene perduta dalla vite con la fase del pianto.
VITICOLTURA E CAMBIAMENTO CLIMATICO: UN FOCUS SUL RISCHIO DI GELATE TARDIVE
LAGO, MASSIMO
2021/2022
Abstract
Le gelate tardive rappresentano da sempre un grave pericolo per la viticoltura, considerando la gravità dei danni il cui verificarsi è in costante aumento, in concomitanza al cambiamento climatico. Possono essere di 2 tipi: gelate da irraggiamento oppure gelate da avvezione a seconda della modalità di trasferimento del calore. Sono presenti diversi metodi di prevenzione che si distinguono in: attivi e passivi. I metodi attivi comprendono riscaldatori, candele, nebbia ed infine i ventilatori, tra i metodi passivi primeggia la potatura tardiva ed i prodotti ritardanti il germogliamento. Il cambiamento climatico causa il ripetersi di eventi climatici “estremi” come ad esempio le gelate tardive, ma sta anche anticipando le fasi fenologiche della vite rendendole più suscettibili a questi fenomeni. Gli studi sulla zonazione non sono attualmente aggiornati in quanto gli studi effettuati risalgono ai primi anni 2000, meriterebbero così un approfondimento più dettagliato. L’anticipo delle fasi fenologiche espone il germoglio a danni da congelamento in quanto, essendo gonfio d’acqua risulta essere molto suscettibile alle basse temperature in quanto la resistenza ad esse viene perduta dalla vite con la fase del pianto.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/40855