The olive fruit fly Bactrocera oleae, is the most destructive pest of olives in the Mediterranean basin. Its control usually relies on the use of chemical insecticides and the application of mass capture or attract & kill techniques. In the last few years, however, the sustainability and effectiveness of those methods are being questioned. Scientists are looking for alternative control strategies against the olive fruit fly, such as the use of repellents, biological control agents or sterilization techniques Recently, several researches have focused on the possibility of disrupting the symbiosis in insects strictly associated with bacterial symbionts. The control of insect pests through the manipulation of their symbiotic bacteria is known as “symbiotic control”. The olive fly harbors a primary symbiont “Candidatus Erwinia dacicola''. The symbiont increases the fitness of the adult fly and allows the survival of the larva living on the harsh environment of unripe olives. Females transmit vertically the symbionts to the progeny during oviposition. They smear the egg surface with bacteria and, upon hatching, the larva ingests the symbiotic bacteria through nibbling the egg surface. The association between olive fly and the hereditary symbiont is essential for the fly lifespan making the interruption of the vertical transmission of symbiont a promising strategy for B. oleae control. This study aimed to explore the possibility to disrupt the vertical symbiont transmission by treating the eggs surface with putative antimicrobial products. Commercial products known for their antimicrobial activity were chosen to treat infested olives. The effect of the applied products on the fitness of the fly and the ability to complete their development was subsequently evaluated.

La mosca dell’olivo, Bactrocera oleae è un importante fitofago del settore olivicolo, causa di notevoli perdite economiche nell’intero bacino del Mediterraneo. Questo insetto può essere contenuto con vari metodi, come l’uso di insetticidi chimici, la cattura massale o le strategie attract & kill. La sostenibilità ed l’efficacia di tali tecniche negli ultimi anni sono state messe in discussione. Gli scienziati sono alla ricerca di metodi alternativi di contenimento per la mosca dell’olivo, quali l’uso di repellenti, agenti di controllo biologico o tecniche di sterilizzazione degli insetti. Recentemente parecchie ricerche si sono concentrate sulla possibilità di interrompere la simbiosi in fitofagi ospitanti un simbionte primario. La lotta agli insetti dannosi attraverso la manipolazione dei loro simbionti prende il nome di "controllo simbiotico" (CS). La mosca dell’olivo è strettamente associata con il battere simbionte “Candidatus Erwinia dacicola”. Tale simbionte aumenta la fitness dell’insetto ospite e ne consente lo sviluppo larvale sfruttando la polpa dell’oliva ricca di polifenoli. La femmina trasmette verticalmente il simbionte alle uova durante l’ovideposizione. Al momento della schiusa, le larve di prima età acquisiscono i simbionti dalla superficie dell'uovo e i batteri ingeriti durante questo periodo passano al tratto intestinali dove proliferano nei ciechi gastrici della larva. Questo studio ha avuto come oggetto la verifica sperimentale della possibilità di impiego sostanze antimicrobiche al fine di eliminare i batteri simbionti depositati sul corion delle uova. Diversi prodotti commerciali noti per la loro attività antimicrobica sono stati scelti per trattare delle olive infestate. L’effetto di tali prodotti sulla fitness della mosca e la capacità di completare il ciclo di sviluppo è stato successivamente valutato.

Effetti sulla fitness di popolazioni di Bactrocera oleae derivate da frutti trattati con antimicrobici

VALENTE, DANIELE
2021/2022

Abstract

The olive fruit fly Bactrocera oleae, is the most destructive pest of olives in the Mediterranean basin. Its control usually relies on the use of chemical insecticides and the application of mass capture or attract & kill techniques. In the last few years, however, the sustainability and effectiveness of those methods are being questioned. Scientists are looking for alternative control strategies against the olive fruit fly, such as the use of repellents, biological control agents or sterilization techniques Recently, several researches have focused on the possibility of disrupting the symbiosis in insects strictly associated with bacterial symbionts. The control of insect pests through the manipulation of their symbiotic bacteria is known as “symbiotic control”. The olive fly harbors a primary symbiont “Candidatus Erwinia dacicola''. The symbiont increases the fitness of the adult fly and allows the survival of the larva living on the harsh environment of unripe olives. Females transmit vertically the symbionts to the progeny during oviposition. They smear the egg surface with bacteria and, upon hatching, the larva ingests the symbiotic bacteria through nibbling the egg surface. The association between olive fly and the hereditary symbiont is essential for the fly lifespan making the interruption of the vertical transmission of symbiont a promising strategy for B. oleae control. This study aimed to explore the possibility to disrupt the vertical symbiont transmission by treating the eggs surface with putative antimicrobial products. Commercial products known for their antimicrobial activity were chosen to treat infested olives. The effect of the applied products on the fitness of the fly and the ability to complete their development was subsequently evaluated.
2021
Fitness effects of Bactrocera oleae populations derived from fruits treated with antimicrobial compounds
La mosca dell’olivo, Bactrocera oleae è un importante fitofago del settore olivicolo, causa di notevoli perdite economiche nell’intero bacino del Mediterraneo. Questo insetto può essere contenuto con vari metodi, come l’uso di insetticidi chimici, la cattura massale o le strategie attract & kill. La sostenibilità ed l’efficacia di tali tecniche negli ultimi anni sono state messe in discussione. Gli scienziati sono alla ricerca di metodi alternativi di contenimento per la mosca dell’olivo, quali l’uso di repellenti, agenti di controllo biologico o tecniche di sterilizzazione degli insetti. Recentemente parecchie ricerche si sono concentrate sulla possibilità di interrompere la simbiosi in fitofagi ospitanti un simbionte primario. La lotta agli insetti dannosi attraverso la manipolazione dei loro simbionti prende il nome di "controllo simbiotico" (CS). La mosca dell’olivo è strettamente associata con il battere simbionte “Candidatus Erwinia dacicola”. Tale simbionte aumenta la fitness dell’insetto ospite e ne consente lo sviluppo larvale sfruttando la polpa dell’oliva ricca di polifenoli. La femmina trasmette verticalmente il simbionte alle uova durante l’ovideposizione. Al momento della schiusa, le larve di prima età acquisiscono i simbionti dalla superficie dell'uovo e i batteri ingeriti durante questo periodo passano al tratto intestinali dove proliferano nei ciechi gastrici della larva. Questo studio ha avuto come oggetto la verifica sperimentale della possibilità di impiego sostanze antimicrobiche al fine di eliminare i batteri simbionti depositati sul corion delle uova. Diversi prodotti commerciali noti per la loro attività antimicrobica sono stati scelti per trattare delle olive infestate. L’effetto di tali prodotti sulla fitness della mosca e la capacità di completare il ciclo di sviluppo è stato successivamente valutato.
Mosca dell'olivo
Antimicrobici
Simbiosi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/40899