La vite (Vitis vinifera) è una coltura arborea altamente suscettibile a numerose malattie di origine fungina, come Oidio (Uncinula necator (Schwein.) Burrill, syn. Erysiphe necator Schwein.), Peronospora (Plasmopara viticola (Berk. & M.A. Curtis) Berl. & De Toni) e marciume dei grappoli da Botrite (Botrytis cinerea Pers.) (Galet, 1999). La pressione di queste malattie costringe i viticoltori a utilizzare grandi quantità di prodotti fitosanitari, che comportano notevoli costi economici e ambientali e che, in molti casi generano rapidamente resistenza. Le varietà di vite resistenti sono una promettente componente per ridurre l'uso di prodotti fitosanitari nella gestione della difesa integrata (Lu, 1997), infatti, dall'inizio degli anni 2000, la resistenza alle malattie della vite è stata una delle principali preoccupazioni dei programmi di selezione (Delame et al., 2019; Miclot et al., 2019; Zini et al., 2019) e sono state sviluppate numerose varietà resistenti attraverso ibridazione di Vitis vinifera con specie di Vitis selvatiche americane e asiatiche (Gessler et al., 2011; Foria et al, 2019). L’utilizzo di queste varietà, ha tuttavia contribuito a modificare le strategie di difesa con la conseguente comparsa di malattie secondarie, che prima erano controllate. Nel presente lavoro, basandoci su studi precedenti presenti nella letteratura, andiamo ad analizzare i vitigni resistenti, i geni ad essi associati e l’incremento di malattie causate da patogeni fungini secondari e procarioti che aumentano la loro importanza a causa dei minori trattamenti contro Peronospora e Oidio.
Impatto di patogeni fungini "secondari" e procarioti sullo stato fitosanitario di vitigni resistenti a Peronospora e Oidio
GRAZIOLI, ELISA
2022/2023
Abstract
La vite (Vitis vinifera) è una coltura arborea altamente suscettibile a numerose malattie di origine fungina, come Oidio (Uncinula necator (Schwein.) Burrill, syn. Erysiphe necator Schwein.), Peronospora (Plasmopara viticola (Berk. & M.A. Curtis) Berl. & De Toni) e marciume dei grappoli da Botrite (Botrytis cinerea Pers.) (Galet, 1999). La pressione di queste malattie costringe i viticoltori a utilizzare grandi quantità di prodotti fitosanitari, che comportano notevoli costi economici e ambientali e che, in molti casi generano rapidamente resistenza. Le varietà di vite resistenti sono una promettente componente per ridurre l'uso di prodotti fitosanitari nella gestione della difesa integrata (Lu, 1997), infatti, dall'inizio degli anni 2000, la resistenza alle malattie della vite è stata una delle principali preoccupazioni dei programmi di selezione (Delame et al., 2019; Miclot et al., 2019; Zini et al., 2019) e sono state sviluppate numerose varietà resistenti attraverso ibridazione di Vitis vinifera con specie di Vitis selvatiche americane e asiatiche (Gessler et al., 2011; Foria et al, 2019). L’utilizzo di queste varietà, ha tuttavia contribuito a modificare le strategie di difesa con la conseguente comparsa di malattie secondarie, che prima erano controllate. Nel presente lavoro, basandoci su studi precedenti presenti nella letteratura, andiamo ad analizzare i vitigni resistenti, i geni ad essi associati e l’incremento di malattie causate da patogeni fungini secondari e procarioti che aumentano la loro importanza a causa dei minori trattamenti contro Peronospora e Oidio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/42922