Il rapporto educativo nel corso del Novecento in Italia è cambiato molto: durante i primi anni del secolo, era molto rigido, con punizioni corporali e poca libertà di espressione. La figura più importante in ambito educativo, in quel periodo, è stata Giovanni Gentile. Nella seconda metà del Novecento, grazie al passaggio da monarchia a repubblica (dittatura - democrazia), nella penisola italiana ci fu un boom dal punto di vista economico che portò miglioramenti finanziari e la nascita dei mass media. Tra i mezzi di comunicazione più importanti ricordiamo: il giornale, il cinema, la radio e la televisione. Grazie all'aiuto della televisione e tramite il programma "Non è mai troppo tardi", il maestro Alberto Manzi riuscì ad alfabetizzare un gran numero di cittadini che altrimenti sarebbero rimasti analfabeti. Infine, uomo e donna nel Novecento non avevano le stesse opportunità di istruzione e lavorative. Solitamente, all'inizio del secolo, soltanto i bambini andavano a scuola mentre le fanciulle aiutavano nei campi, facevano lavori domestici e si prendevano cura dei fratelli e delle sorelle minori. Negli anni successivi, grazie all'associazionismo e all'emancipazione la situazione per le donne migliorò lentamente anche se molte volte il loro destino era già scritto. Ad esempio, un lavoro che venne destinato al genere femminile era la maestra perché non occupava tutta la giornata e nel tempo rimanente la donna poteva concentrarsi sulla casa e sulla famiglia. La maggior parte delle volte i posti di alto livello erano assegnanti agli uomini.
Il cambiamento del rapporto educativo docente - studente nel Novecento in Italia.
SIMEONI, SILVIA
2022/2023
Abstract
Il rapporto educativo nel corso del Novecento in Italia è cambiato molto: durante i primi anni del secolo, era molto rigido, con punizioni corporali e poca libertà di espressione. La figura più importante in ambito educativo, in quel periodo, è stata Giovanni Gentile. Nella seconda metà del Novecento, grazie al passaggio da monarchia a repubblica (dittatura - democrazia), nella penisola italiana ci fu un boom dal punto di vista economico che portò miglioramenti finanziari e la nascita dei mass media. Tra i mezzi di comunicazione più importanti ricordiamo: il giornale, il cinema, la radio e la televisione. Grazie all'aiuto della televisione e tramite il programma "Non è mai troppo tardi", il maestro Alberto Manzi riuscì ad alfabetizzare un gran numero di cittadini che altrimenti sarebbero rimasti analfabeti. Infine, uomo e donna nel Novecento non avevano le stesse opportunità di istruzione e lavorative. Solitamente, all'inizio del secolo, soltanto i bambini andavano a scuola mentre le fanciulle aiutavano nei campi, facevano lavori domestici e si prendevano cura dei fratelli e delle sorelle minori. Negli anni successivi, grazie all'associazionismo e all'emancipazione la situazione per le donne migliorò lentamente anche se molte volte il loro destino era già scritto. Ad esempio, un lavoro che venne destinato al genere femminile era la maestra perché non occupava tutta la giornata e nel tempo rimanente la donna poteva concentrarsi sulla casa e sulla famiglia. La maggior parte delle volte i posti di alto livello erano assegnanti agli uomini.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/46791