Diversi studi hanno dimostrato che le emozioni svolgono un ruolo fondamentale nella percezione del tempo. In particolare, un elevato livello di arousal, indotto da emozioni negative, dovrebbe accelerare l'azione del pacemaker, generando un effetto di sovrastima della durata temporale di interesse. Il presente studio, suddiviso in due piloti e una fase sperimentale, indaga questo effetto di distorsione temporale utilizzando dei volti neutri associati a delle storie con contenuto emotivo. Ciò si discosta da quanto è presente in letteratura, dove si sono utilizzati principalmente volti che veicolano direttamente un'emozione. Per il pilota 1 si ipotizza che l'esposizione a volti neutri non modifichi la percezione delle durate presentate, mentre per il pilota 2 si ipotizza che la lettura delle storie emotive modifichi la percezione dei volti neutri, nonché il grado di attivazione e piacevolezza iniziale dei partecipanti. Per la fase sperimentale si ipotizza che l'emozione veicolata da un volto neutro, precedentemente associato a una storia emotiva, modifichi la percezione del tempo. I risultati del pilota 1 confermano le ipotesi, quindi non vi è alcun effetto significativo nella percezione delle durate dovuta alla presentazione dei volti. Anche per il pilota 2, le ipotesi vengono confermate, infatti, la lettura delle storie modifica il grado iniziale di attivazione e piacevolezza dei partecipanti e la percezione dei volti ad esse associati. I risultati della fase sperimentale, infine, mostrano una sottostima delle durate per i volti legati alle storie emotive.
L'effetto delle emozioni sulla percezione del tempo
CENZATO, ALICE
2022/2023
Abstract
Diversi studi hanno dimostrato che le emozioni svolgono un ruolo fondamentale nella percezione del tempo. In particolare, un elevato livello di arousal, indotto da emozioni negative, dovrebbe accelerare l'azione del pacemaker, generando un effetto di sovrastima della durata temporale di interesse. Il presente studio, suddiviso in due piloti e una fase sperimentale, indaga questo effetto di distorsione temporale utilizzando dei volti neutri associati a delle storie con contenuto emotivo. Ciò si discosta da quanto è presente in letteratura, dove si sono utilizzati principalmente volti che veicolano direttamente un'emozione. Per il pilota 1 si ipotizza che l'esposizione a volti neutri non modifichi la percezione delle durate presentate, mentre per il pilota 2 si ipotizza che la lettura delle storie emotive modifichi la percezione dei volti neutri, nonché il grado di attivazione e piacevolezza iniziale dei partecipanti. Per la fase sperimentale si ipotizza che l'emozione veicolata da un volto neutro, precedentemente associato a una storia emotiva, modifichi la percezione del tempo. I risultati del pilota 1 confermano le ipotesi, quindi non vi è alcun effetto significativo nella percezione delle durate dovuta alla presentazione dei volti. Anche per il pilota 2, le ipotesi vengono confermate, infatti, la lettura delle storie modifica il grado iniziale di attivazione e piacevolezza dei partecipanti e la percezione dei volti ad esse associati. I risultati della fase sperimentale, infine, mostrano una sottostima delle durate per i volti legati alle storie emotive.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/47193