Monitorare le prime fasi dello sviluppo da remoto: uno studio online sulla Joint Attention.

La pandemia da COVID-19 ha portato diverse sfide da affrontare per permettere ai servizi sociosanitari di continuare il loro lavoro in linea con le misure stabilite per limitarne la diffusione, tra cui l’impossibilità di condurre la maggior parte delle visite in presenza. In ambito psicologico, così come in ambito medico, si è riuscita a sfruttare la grande diffusione che la tecnologia ha ormai nella maggior parte della popolazione attraverso sistemi di visite e colloqui da remoto tramite piattaforme online. La sfida è da considerarsi ancora maggiore per quanto riguarda il monitoraggio dello sviluppo in neonati e bambini, in quanto la diagnosi si basa prevalentemente su analisi osservative da parte degli esperti poiché i processi di mentalizzazione compaiono nel bambino non prima dei quattro anni. Anche la ricerca si è scontrata con la necessità di raccogliere dati online, con metodologie equiparabili a quelle usate nei laboratori. Non solo i metodi di raccolta dati online sembrano non presentare differenze significative con quelli in presenza, ma permettono anche di raccogliere campioni di misura maggiore in minor tempo. Allo stesso modo, nei processi di follow up nei bambini con intenzionalità di seguirne lo sviluppo, la modalità online, oltre che rispondere alle necessità derivanti dalla pandemia, punta a superare le difficoltà tipicamente associate a questo processo, andando a diminuire i divari derivanti da differenti condizioni socioeconomiche e territoriali. Il presente elaborato di tesi indaga le criticità e i punti di forza di questa nuova modalità di monitoraggio dello sviluppo e di ricerca attraverso l’analisi di uno studio pilota sulla Joint Attention, un processo cognitivo di base con esordio precoce nei bambini. Con attenzione congiunta o Joint Attention ci si riferisce all’abilità di coordinare la propria attenzione con quella di un interlocutore spostandola su un terzo oggetto in risposta ad alcuni cue sociali quali la direzione dello sguardo o della testa. Eventuali disfunzionalità della Joint Attention possono essere precocemente riscontrate nelle prime fasi di sviluppo di bambini a rischio di disturbi del neuro sviluppo. I dati raccolti in questo elaborato di tesi, confrontati con dati raccolti in laboratorio, sembrano suggerire che le maggiori criticità legate alla raccolta dati tramite tecnologie di eye-tracking online siano riconducibili al tasso di frequenza di campionamento, dovuta al fatto che gli strumenti usati in laboratorio hanno un tasso di campionamento pari a 200 Hz, mentre le tecnologie online, a causa dei limiti dei dispositivi e dell’algoritmo stesso, tra i 20 e i 30 Hz. Inoltre, è evidente maggiore variabilità nel tasso di raccolta dei dati online, anche per il medesimo partecipante, dovute a qualità della connessione e ad altre caratteristiche dei dispositivi utilizzati. È comunque opportuno notare che in entrambe le condizioni la maggioranza dei bambini completa il compito con performances sovrapponibili a quelle osservate in laboratorio.