L’aggiunta di adulteranti nel latte motivata da interessi economici è una pratica da scongiurare attraverso adeguati metodi di controllo. I progressi nella tecnologia infrarosso, già comunemente impiegata nel settore lattiero-caseario e implementata nel sistema di pagamento latte-qualità, hanno reso questa tecnica un valido strumento per la determinazione dell’autenticità dei prodotti alimentari. Questo elaborato pone due obiettivi: - studiare l’effetto di diversi adulteranti sulla predizione nel medio-infrarosso a trasformata di Fourier (FT-MIR) dei parametri qualitativi del latte; - valutare la capacità della spettroscopia FT-MIR di rilevare la presenza di sostanze adulteranti nel latte di massa a diversi livelli di contaminazione. Sono stati raccolti 100 campioni di latte bovino crudo di massa e ciascun campione è stato addizionato con 3 diversi livelli di concentrazione di 7 adulteranti presi in esame: acqua, urea, sodio citrato, cloruro di sodio, bicarbonato di sodio, idrossiprolina e glucosio. L’analisi infrarosso e la raccolta degli spettri sono state effettuate con lo strumento MilkoScan FT3 (Foss Analytical A/S, Hillerød, Denmark) presso due laboratori. L’effetto di ciascun adulterante sulla predizione FT-MIR delle diverse componenti del latte è stato valutato attraverso l’applicazione della procedura GLM (generalized linear model) del software SAS (v. 9.4, SAS Institute Inc., Cary, NC, USA). Per rilevare la presenza di adulteranti sono stati sviluppati dei modelli di predizione utilizzando la procedura PLS (Partial Least Squares) Regression module della libreria scikit-learn del software Python. I risultati ottenuti da tale studio dimostrano che gli adulteranti presi in esame hanno determinato un impatto notevole su diversi parametri qualitativi del latte ottenuti attraverso spettroscopia FT-MIR, cambiamenti significativi si sono osservati a partire dai livelli di adulterazione più bassi per diversi parametri compositivi considerati. Dall’analisi discriminante emerge la capacità del modello utilizzato di identificare correttamente l’adulterazione con urea, acqua, sodio citrato, cloruro di sodio e bicarbonato di sodio per concentrazioni pari a 0.025%, 6.4%, 0.038%, 0.075%, 0.020%, rispettivamente. Risultati soddisfacenti sono stati ottenuti nella rilevazione di campioni adulterati con glucosio mentre i risultati peggiori si sono registrati per l’idrossiprolina.
Utilizzo della spettroscopia nel medio infrarosso per lo screening di adulteranti nel latte
TOSETTO, ENRICO
2022/2023
Abstract
L’aggiunta di adulteranti nel latte motivata da interessi economici è una pratica da scongiurare attraverso adeguati metodi di controllo. I progressi nella tecnologia infrarosso, già comunemente impiegata nel settore lattiero-caseario e implementata nel sistema di pagamento latte-qualità, hanno reso questa tecnica un valido strumento per la determinazione dell’autenticità dei prodotti alimentari. Questo elaborato pone due obiettivi: - studiare l’effetto di diversi adulteranti sulla predizione nel medio-infrarosso a trasformata di Fourier (FT-MIR) dei parametri qualitativi del latte; - valutare la capacità della spettroscopia FT-MIR di rilevare la presenza di sostanze adulteranti nel latte di massa a diversi livelli di contaminazione. Sono stati raccolti 100 campioni di latte bovino crudo di massa e ciascun campione è stato addizionato con 3 diversi livelli di concentrazione di 7 adulteranti presi in esame: acqua, urea, sodio citrato, cloruro di sodio, bicarbonato di sodio, idrossiprolina e glucosio. L’analisi infrarosso e la raccolta degli spettri sono state effettuate con lo strumento MilkoScan FT3 (Foss Analytical A/S, Hillerød, Denmark) presso due laboratori. L’effetto di ciascun adulterante sulla predizione FT-MIR delle diverse componenti del latte è stato valutato attraverso l’applicazione della procedura GLM (generalized linear model) del software SAS (v. 9.4, SAS Institute Inc., Cary, NC, USA). Per rilevare la presenza di adulteranti sono stati sviluppati dei modelli di predizione utilizzando la procedura PLS (Partial Least Squares) Regression module della libreria scikit-learn del software Python. I risultati ottenuti da tale studio dimostrano che gli adulteranti presi in esame hanno determinato un impatto notevole su diversi parametri qualitativi del latte ottenuti attraverso spettroscopia FT-MIR, cambiamenti significativi si sono osservati a partire dai livelli di adulterazione più bassi per diversi parametri compositivi considerati. Dall’analisi discriminante emerge la capacità del modello utilizzato di identificare correttamente l’adulterazione con urea, acqua, sodio citrato, cloruro di sodio e bicarbonato di sodio per concentrazioni pari a 0.025%, 6.4%, 0.038%, 0.075%, 0.020%, rispettivamente. Risultati soddisfacenti sono stati ottenuti nella rilevazione di campioni adulterati con glucosio mentre i risultati peggiori si sono registrati per l’idrossiprolina.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tosetto_Enrico.pdf
accesso aperto
Dimensione
900.61 kB
Formato
Adobe PDF
|
900.61 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/49149