Profilo nutrizionale della dieta vegana e benefici sulla sindrome metabolica

The vegan diet is associated to the exclusion of animal- and all their by-products. If it is well balanced and varied, can help in achieving and maintaining an optimal health status. Scientific evidences seemed to show that this diet is associated with a reduced risk of developing the metabolic syndrome (MetS), characterized by central obesity, dyslipidemia, glucose intolerance, low HDL-C, high TG (triglycerides) and BP (blood pressure) and TMD2. The aim of this thesis is to analyze the vegan diets’ adequacy, focused on their macro- and micronutrient intakes compared to WHO reccomendations and the benefits of this type of diet on the MetS. Vegan diets are lower in protein intake compared with all other diet types. They are associated with low intake of vitamins B12, zinc, calcium and selenium). These micronutrients, if well integrated, are not cause of nutritional deficiencies. Vegan food can play a protective role against Mets through different dietary properties: low caloric intake, low saturated fatty acids level, high fibers content, high intake of fruit and vegetables, elimination of meat consumption, no heme iron. Further studies are however needed to confirm the benefic effects of the vegan diet on the reduction of the risk for developing the metabolic syndrome.

La dieta vegana è caratterizzata dall’esclusione dei prodotti animali e di tutti i loro derivati. Se ben bilanciata e varia, può aiutare a raggiungere e mantenere uno stato di salute ottimale. Evidenze scientifiche hanno dimostrato che la dieta vegana sembrerebbe ridurre il rischio di sviluppare la sindrome metabolica, caratterizzata da obesità centrale, dislipidemia, diabete mellito di tipo 2, un basso HDL-C e alti trigliceridi, intolleranza al glucosio e pressione sanguigna alta. L’obiettivo di questa tesi è di analizzare il profilo nutrizionale delle diete vegane, concentrandosi sull’apporto di macro e micronutrienti facendo riferimento alle raccomandazioni dell’organizzazione mondiale della salute (World Health Organization- WHO) e i benefici di questo tipo di alimentazione sulla sindrome metabolica. In conclusione, le diete vegane sono caratterizzate da una minor assunzione di proteine rispetto a tutte le altre diete. Esse sono associate ad un minor apporto di B12, zinco, selenio e calcio. Questi micronutrienti se integrati in modo corretto non causano carenze nutrizionali. L’alimentazione vegana può giocare un ruolo protettivo nella sindrome metabolica attraverso diverse proprietà dietetiche: basso apporto calorico, basso livello di acidi grassi saturi, alto contenuto di fibre, elevato apporto di frutta e verdura, eliminazione della consumazione di carne, assenza di ferro eme. Sono comunque necessari ulteriori studi per confermare l’effetto benefico della dieta vegana sul rischio di sviluppare la sindrome metabolica e le condizioni ad essa associate.