La violenza sessuale rappresenta una vera e propria emergenza sociale. Si tratta di un fenomeno sempre più diffuso e sommerso poiché la maggior parte di casi di abuso non vengono denunciati o segnalati e rimangono intrappolati nella mente e nei ricordi delle vittime. Oltre al trauma e al danno psicologico cui devono far fronte le donne, vi è un' ulteriore sofferenza contro la quale devono combattere: il victim blaming. La vittimizzazione secondaria si manifesta in tutti i casi che vedono come vittima una donna, la quale viene additata e considerata dalla società responsabile della violenza subita a causa dei suoi comportamenti poco responsabili. La cultura dello stupro si basa proprio su questo concetto e va a minimizzare e normalizzare la violenza sessuale, giustificando l'aggressore. Le vittime si devono scontrare con questo ambiente culturale, costituito da preconcetti che la cultura patriarcale continua a portarsi dietro e di cui nessuno è esente. I Centri Antiviolenza non solo offrono supporto e sostegno alle vittime, ma si propongono come luoghi in cui vengono rivendicati i diritti delle donne, affermandone la dignità e contrastando la violenza di genere. Tuttavia, è necessaria un'educazione al consenso, all'affettività e alla sessualità, che dev'essere impartita fin dalla tenera età da parte delle agenzie educative, con il fine di promuovere un cambiamento nella società. Per una società libera dagli stereotipi e dalla violenza è necessario partire da un'educazione che sensibilizzi al rispetto dell'altro e al saper vivere insieme.
Violenza sessuale e victim blaming: Centri antiviolenza ed educazione per combattere la violenza di genere
CAZZADOR, GIORGIA
2022/2023
Abstract
La violenza sessuale rappresenta una vera e propria emergenza sociale. Si tratta di un fenomeno sempre più diffuso e sommerso poiché la maggior parte di casi di abuso non vengono denunciati o segnalati e rimangono intrappolati nella mente e nei ricordi delle vittime. Oltre al trauma e al danno psicologico cui devono far fronte le donne, vi è un' ulteriore sofferenza contro la quale devono combattere: il victim blaming. La vittimizzazione secondaria si manifesta in tutti i casi che vedono come vittima una donna, la quale viene additata e considerata dalla società responsabile della violenza subita a causa dei suoi comportamenti poco responsabili. La cultura dello stupro si basa proprio su questo concetto e va a minimizzare e normalizzare la violenza sessuale, giustificando l'aggressore. Le vittime si devono scontrare con questo ambiente culturale, costituito da preconcetti che la cultura patriarcale continua a portarsi dietro e di cui nessuno è esente. I Centri Antiviolenza non solo offrono supporto e sostegno alle vittime, ma si propongono come luoghi in cui vengono rivendicati i diritti delle donne, affermandone la dignità e contrastando la violenza di genere. Tuttavia, è necessaria un'educazione al consenso, all'affettività e alla sessualità, che dev'essere impartita fin dalla tenera età da parte delle agenzie educative, con il fine di promuovere un cambiamento nella società. Per una società libera dagli stereotipi e dalla violenza è necessario partire da un'educazione che sensibilizzi al rispetto dell'altro e al saper vivere insieme.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/55737