Comportamenti disadattivi a scuola: strategie d’intervento e di supporto educativo

"Challenging behaviours," as the term itself declares, are main obstacle for the adaptation and learning of people with disabilities and, consequently, of those around them. They are enacted in response to highly stressful/overstimulating situations for the individual or due to unsatisfaction of one or more needs given by misunderstanding, presenting themselves as self-harmful or/and hetero-harmful actions/acts. Such behaviours can occur in any social context, as an immediate response to environmental and social stimuli, and for this reason, the School must present itself as a primary place of support for the individual himself, meeting his needs. Through the study and design of specific programs in relation to types of Disabilities, it must know how to minimize the conditions in which problem-behaviours may arise, orienting itself toward the achievement of the psycho-physical well-being of the child with special needs (BES), and to his or her total inclusion, involving educators, family, peers and any Associations. In this thesis project, in particular, the strategies and intervention methods for educational support, for learning and for the scholastic/social inclusion of children and young people with Autism Spectrum Disorders are highlighted, analysing its main features, purposes, design and programming and their use in school. Regards to Disorder, such research does not dwell only on purely nosographic aspects and psychological-behavioural description, but also highlights potentialities, talents and peculiarities. The main objective is to define and propose a school environment that is able to know how to act consciously towards the acquisition of a set of skills in people with Autism, aimed at building solid future prospects towards his/her partial or total autonomy. Fundamental is the role of the Educator who, acting as a mediator between school and extracurricular, helps the student to take an active role in the proposed projects, going to define the educational relationship par excellence, that is, based on having care, where both parties act towards a common goal; it must know the various educational programs and treatment methods, knowing how to adapt them to the individuality of each, so that the child/youth can realize himself, transforming the points of weakness, into strengths.

I “comportamenti disadattivi”, come dichiara il termine stesso, sono principale ostacolo per l’adattamento e l’apprendimento della persona con disabilità e, di conseguenza, di chi le sta intorno. Essi vengono attuati in risposta a situazioni fortemente stressanti/sovra-stimolanti per l’individuo o per insoddisfazione di uno o più bisogni dati da incomprensione, presentandosi come azioni/atti auto-lesivi o/e etero-lesivi. Tali comportamenti possono manifestarsi in qualsiasi contesto sociale, in quanto responso immediato a stimoli ambientali e sociali e, per tale motivo, la Scuola deve presentarsi come luogo primario di supporto al soggetto stesso, andando incontro alle sue necessità. Tramite lo studio e la progettazione di programmi specifici in relazione ai tipi di Disabilità, essa deve saper ridurre al minimo le condizioni in cui possono insorgere comportamenti-problema, orientandosi verso il conseguimento del benessere psico-fisico del bambino con BES e alla sua totale inclusione, coinvolgendo educatori, famiglia, compagni ed eventuali Associazioni. In questo progetto di tesi, in particolare, vengono evidenziate le strategie e i metodi d’intervento per il sostegno educativo, per l’apprendimento e per l’inclusione scolastica/sociale di bambini e ragazzi con Disturbi dello Spettro Autistico, analizzandone caratteristiche principali, scopi, progettazione e programmazione e il loro utilizzo a scuola. Relativamente al Disturbo, tale ricerca non si sofferma solo sugli aspetti puramente nosografici e di descrizione psicologico-comportamentale, ma mette in luce anche potenzialità, talenti e peculiarità. L’obbiettivo principale è quello di definire e proporre un ambiente scolastico che sia in grado di saper agire consapevolmente in vista dell’acquisizione di una serie di competenze nella Persona con Autismo, volte a costruire solide prospettive future verso una sua parziale o totale autonomia. Fondamentale è il ruolo dell’Educatore il quale, fungendo da mediatore tra scolastico ed extra-scolastico, aiuta l’educando ad assumere un ruolo attivo nei progetti proposti, andando a definire la relazione educativa per eccellenza, ovvero basata sull’aver cura, dove entrambe le parti agiscono verso un obiettivo comune; esso deve conoscere i vari programmi didattici e i metodi di trattamento, sapendoli adattare all’individualità di ciascuno, per far sì che il bambino/ragazzo possa realizzarsi, trasformando i punti di debolezza, in punti di forza.