Ricerche sull'opera poligonale nell'italia centro tirrenica-adriatica: Rivalutazione storica e funzionale del sistema murario in opera poligonale del complesso di “Madonna Della Libera”, Venafro (IS).

The research starts from the preliminary analyzes on the structural evidence of the piedmont site of "Madonna della Libera", Venafro (IS). The main subject are the remains of a monumental terrace in polygonal opus which regularize a portion of land upstream on which a small Christian church built in 1500 A.C. still stands. In the various analyzes carried out over the years by various scholars, there is a tendency to assign the evidence to the remains of a defensive fortified citadel, a rustic complex with an agricultural vocation or a cultic area, hypotheses even if never supported by in-depth analyses. Even today the structures are filed in the general catalog of the B.C. as a residential complex of a rustic villa that can be placed at the end of the 2nd century BC. The development of the analyzes revealed further elements that led the study to assign the polygonal terrace to a cult area, with a pseudo-function of a temple podium. On the basis of currently available data, it is early to assign a reliable chronology to the structure, but at the same time an attempt has been made to identify temporal excerpts of active attendance. However, more general aspects relating to the problems of chronological assignment of the polygonal opus have not been overlooked, favoring reflections on the structural "language" and comparisons with cases of use in the Italian context in the central Tyrrhenian-Adriatic area.

La ricerca prende avvio dalle analisi preliminari sulle evidenze strutturali del sito pedemontano di "Madonna della Libera", Venafro (IS). Soggetto principale sono i resti di un terrazzamento monumentale in opera poligonale che vanno a regolarizzare a monte una porzione di terreno su cui sorge tutt'oggi una piccola chiesa edificata nel 1500 d.C. Nelle diverse analisi effettuate nel corso degli anni dai vari studiosi, si registra una tendenza ad assegnare le evidenze ai resti di una cittadella difensiva, un complesso rustico a vocazione agricola o ad un’area cultuale, ipotesi seppur mai sostenute da approfondimenti. Tutt'oggi le strutture sono schedate nel catalogo generale dei B.C. come complesso abitativo di una villa rustica collocabile a fine II sec a.C. Lo sviluppo delle analisi ha rivelato ulteriori elementi che hanno condotto lo studio ad assegnare il terrazzamento in opera poligonale ad un'area cultuale, con una pseudo-funzione di podio templare. Sulla base dei dati attualmente disponibili risulta precoce assegnare alla struttura una cronologia affidabile, ma allo stesso tempo si è cercato di individuare stralci temporali di una frequentazione attiva. Tuttavia, non sono stati tralasciati aspetti più generali relativi ai problemi di assegnazione cronologica dell’opera poligonale, favorendo riflessioni sul “linguaggio” strutturale e confronti con casi d’impiego in ambito italico nell’area centro tirrenica-adriatica.