INTRODUCTION: Frozen shoulder, also known as adhesive capsulitis, represents one of the most common pathological conditions affecting the shoulder area and which affects a considerable part of the world population (2-5% of the population). It is characterized by a painful onset and a progressive reduction of joint mobility in the shoulder. AIM: to research the effectiveness of manual intervention in the management of adhesive capsulitis in terms of pain reduction, improvement of joint mobility and quality of life compared to other therapeutic approaches; and at what stage it can be most effective. METHODS: the search for scientific articles was performed in the following databases: PubMed, PEDro and Cochrane Library. The Boolean operators “AND” and were used for the search "OR" with the following keywords: "frozen shoulder"; “adhesive capsulitis”; "Physiotherapy"; “physiotherapy treatment”; "Physiotherapy"; “manual therapy”; “surgical treatment”. RESULTS: the articles found to insert these keywords are 9431: 8589 on PubMed, 132 on PEDro and 746 on Cochrane Library. Respecting the inclusion and exclusion criteria, 8 articles were selected. The things to underline are the fact that treatments with corticosteroids and physical therapies, such as shock waves or other types of physical therapies, gave superior effectiveness on outcomes such as pain, range of motion and functional status. Immediately afterwards, with more moderate but still significant results, we find many manual therapy techniques such as the PNF technique, Mulligan mobilization technique, and passive muscle stretching exercises (capsular stretching, on the other hand, had better efficacy). CONCLUSIONS: techniques, such as SMET, Mulligan mobilization and PNF, which exploit muscle activation in cooperation with the therapist's manual skills have more effect than more passive techniques. Furthermore, manual intervention seems to have good effects in the second phase of the pathology, to try to reduce pain, recover lost range of motion and restore the functionality of the district in ADL.

INTRODUZIONE: La spalla congelata, nota anche come capsulite adesiva, rappresenta una tra le più comuni condizioni patologiche che colpisce il distretto della spalla e che affligge una considerevole parte della popolazione mondiale (2-5% della popolazione). Si caratterizza da un esordio dolorifico e con una progressiva riduzione della mobilità articolare nella spalla. OBIETTIVO: ricercare l'efficacia dell'intervento manuale nella gestione della capsulite adesiva in termini di riduzione del dolore, miglioramento della mobilità articolare e della qualità della vita rispetto ad altri approcci terapeutici; e in quale fase possa essere maggiormente efficace. METODI: la ricerca degli articoli scientifici è stata eseguita nelle seguenti banche dati: PubMed, PEDro e Cochrane Library. Sono stati utilizzati per la ricerca gli operatori boleani “AND” e “OR” con le seguenti parole chiave: “frozen shoulder”; “adhesive capsulitis”; “physiotherapy”; “physiotherapy treatment”; “physical therapy”; “manual therapy”; “surgical treatment”. RISULTATI: gli articoli trovati inserendo queste parole chiave sono 9467: 8589 su PubMed, 132 su PEDro e su 746 Cochrane Library. Rispettando i criteri di inclusione ed esclusione, sono stati selezionati 8 articoli. Le cose da sottolineare sono il fatto che i trattamenti con i corticosteroidi e le terapie fisiche, come le onde d’urto o altre tipologie di terapie fisiche, davano un’efficacia superiore sugli outcome come dolore, ampiezza di movimento e stato funzionale. Subito dopo, con risultati più moderati, ma comunque significativi, ritroviamo molte tecniche di terapie manuali come la tecnica PNF, tecnica di mobilizzazione Mulligan, ed esercizi di stretching muscolare passivo (lo stretching capsulare, invece, aveva un’efficacia migliore). CONCLUSIONI: le tecniche, come la SMET, la mobilizzazione di Mulligan e il PNF, che sfruttano l’attivazione muscolare in cooperazione alla manualità del terapista sono più efficaci rispetto alle tecniche più passive. L’intervento manuale, inoltre, sembra avere buoni effetti nella seconda fase della patologia, per cercare di ridurre il dolore, recuperare l’articolarità persa e ripristinare la funzionalità del distretto nelle ADL.

L'efficacia dell'intervento manuale nella gestione della capsulite adesiva: una revisione narrativa della letteratura scientifica

PAVAN, STEFANO
2022/2023

Abstract

INTRODUCTION: Frozen shoulder, also known as adhesive capsulitis, represents one of the most common pathological conditions affecting the shoulder area and which affects a considerable part of the world population (2-5% of the population). It is characterized by a painful onset and a progressive reduction of joint mobility in the shoulder. AIM: to research the effectiveness of manual intervention in the management of adhesive capsulitis in terms of pain reduction, improvement of joint mobility and quality of life compared to other therapeutic approaches; and at what stage it can be most effective. METHODS: the search for scientific articles was performed in the following databases: PubMed, PEDro and Cochrane Library. The Boolean operators “AND” and were used for the search "OR" with the following keywords: "frozen shoulder"; “adhesive capsulitis”; "Physiotherapy"; “physiotherapy treatment”; "Physiotherapy"; “manual therapy”; “surgical treatment”. RESULTS: the articles found to insert these keywords are 9431: 8589 on PubMed, 132 on PEDro and 746 on Cochrane Library. Respecting the inclusion and exclusion criteria, 8 articles were selected. The things to underline are the fact that treatments with corticosteroids and physical therapies, such as shock waves or other types of physical therapies, gave superior effectiveness on outcomes such as pain, range of motion and functional status. Immediately afterwards, with more moderate but still significant results, we find many manual therapy techniques such as the PNF technique, Mulligan mobilization technique, and passive muscle stretching exercises (capsular stretching, on the other hand, had better efficacy). CONCLUSIONS: techniques, such as SMET, Mulligan mobilization and PNF, which exploit muscle activation in cooperation with the therapist's manual skills have more effect than more passive techniques. Furthermore, manual intervention seems to have good effects in the second phase of the pathology, to try to reduce pain, recover lost range of motion and restore the functionality of the district in ADL.
2022
The effectiveness of manual intervention in the management of adhesive capsulitis: a narrative review of the scientific literature
INTRODUZIONE: La spalla congelata, nota anche come capsulite adesiva, rappresenta una tra le più comuni condizioni patologiche che colpisce il distretto della spalla e che affligge una considerevole parte della popolazione mondiale (2-5% della popolazione). Si caratterizza da un esordio dolorifico e con una progressiva riduzione della mobilità articolare nella spalla. OBIETTIVO: ricercare l'efficacia dell'intervento manuale nella gestione della capsulite adesiva in termini di riduzione del dolore, miglioramento della mobilità articolare e della qualità della vita rispetto ad altri approcci terapeutici; e in quale fase possa essere maggiormente efficace. METODI: la ricerca degli articoli scientifici è stata eseguita nelle seguenti banche dati: PubMed, PEDro e Cochrane Library. Sono stati utilizzati per la ricerca gli operatori boleani “AND” e “OR” con le seguenti parole chiave: “frozen shoulder”; “adhesive capsulitis”; “physiotherapy”; “physiotherapy treatment”; “physical therapy”; “manual therapy”; “surgical treatment”. RISULTATI: gli articoli trovati inserendo queste parole chiave sono 9467: 8589 su PubMed, 132 su PEDro e su 746 Cochrane Library. Rispettando i criteri di inclusione ed esclusione, sono stati selezionati 8 articoli. Le cose da sottolineare sono il fatto che i trattamenti con i corticosteroidi e le terapie fisiche, come le onde d’urto o altre tipologie di terapie fisiche, davano un’efficacia superiore sugli outcome come dolore, ampiezza di movimento e stato funzionale. Subito dopo, con risultati più moderati, ma comunque significativi, ritroviamo molte tecniche di terapie manuali come la tecnica PNF, tecnica di mobilizzazione Mulligan, ed esercizi di stretching muscolare passivo (lo stretching capsulare, invece, aveva un’efficacia migliore). CONCLUSIONI: le tecniche, come la SMET, la mobilizzazione di Mulligan e il PNF, che sfruttano l’attivazione muscolare in cooperazione alla manualità del terapista sono più efficaci rispetto alle tecniche più passive. L’intervento manuale, inoltre, sembra avere buoni effetti nella seconda fase della patologia, per cercare di ridurre il dolore, recuperare l’articolarità persa e ripristinare la funzionalità del distretto nelle ADL.
EFFICACIA
TERAPIA MANUALE
DOLORE DI SPALLA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/62974