Nel presente elaborato verrà affrontato il fenomeno della tossicodipendenza all’interno del nucleo famigliare e come, la presenza di uno o entrambi i genitori che soffrono di tale disturbo, possa influenzare il benessere psicologico del figlio. L’interesse per questo tema nasce dalla volontà di studiare ed approfondire il disturbo da uso di sostanze (SUD) nella sua complessità, utilizzando una prospettiva che si concentra prevalentemente su aspetti di natura famigliare. L’obiettivo è quello di analizzare e svelare una realtà che ancora ad oggi viene nascosta e trascurata e a cui si associano troppo spesso sentimenti di imbarazzo e vergogna provati soprattutto dai parenti vicini al tossicodipendente. Specialmente, questo elaborato, mira a dare una spiegazione inerente al motivo per cui il genitore che assume sostanze mette in atto una serie di comportamenti disadattivi che hanno delle conseguenze all’interno di tutto il nucleo famigliare, soprattutto sul bambino e sulla sua evoluzione mentale. Il capitolo introduttivo viene dedicato alla descrizione del disturbo da uso di sostanze (SUD) e i fattori che condizionano la sua insorgenza. In particolare, vengono approfondite le variabili di natura famigliare e psicodinamica. Successivamente, viene dedicato un paragrafo inerente allo stigma sociale e alle sfide che quotidianamente si ritrovano ad affrontare le persone vicine all’individuo che assume sostanze illecite. Il capitolo si conclude approfondendo le terapie impiegate nel trattamento di tale disturbo, nello specifico quelle cognitivo-comportamentali e familiari. Nella sezione intermedia vengono introdotti due costrutti teorici, ossia la funzionalità e disfunzionalità delle famiglie e gli stili d’attaccamento. Questi concetti costituiscono il terreno di coltura per i paragrafi che seguono, in cui vengono trattati i profili della madre e del padre tossicodipendenti e le loro capacità genitoriali nei confronti dei figli. Questo capitolo permette di comprendere la natura intergenerazionale degli stili educativi e modalità parentali adottati dal genitore e consente di intravedere i possibili esiti sul benessere ed adattamento del figlio. Nel terzo ed ultimo capitolo, viene approfondito quanto accade all’interno di un microsistema in cui è presente almeno un genitore dipendente da sostanze: dalla presa in carico del discendente da parte della famiglia d’origine, al vissuto emotivo del genitore rispetto all’incapacità di ricoprire questo ruolo. Fino ad arrivare alle implicazioni sullo sviluppo psicologico del bambino, figlio di una coppia genitoriale in cui è presente almeno una figura affetta da SUD, ossia tema principale di questo elaborato. Infine, vengono riportate le terapie psicologiche e gli interventi di prevenzione impiegati per lavorare con i figli di tossicodipendenti che come verrà descritto, costituiscono una popolazione a rischio, in quanto considerati bambini mentalmente vulnerabili.
La tossicodipendenza all’interno del nucleo famigliare: le conseguenze sullo sviluppo psicologico dei figli di genitori tossicomani
GENTILE, LAVINIA
2023/2024
Abstract
Nel presente elaborato verrà affrontato il fenomeno della tossicodipendenza all’interno del nucleo famigliare e come, la presenza di uno o entrambi i genitori che soffrono di tale disturbo, possa influenzare il benessere psicologico del figlio. L’interesse per questo tema nasce dalla volontà di studiare ed approfondire il disturbo da uso di sostanze (SUD) nella sua complessità, utilizzando una prospettiva che si concentra prevalentemente su aspetti di natura famigliare. L’obiettivo è quello di analizzare e svelare una realtà che ancora ad oggi viene nascosta e trascurata e a cui si associano troppo spesso sentimenti di imbarazzo e vergogna provati soprattutto dai parenti vicini al tossicodipendente. Specialmente, questo elaborato, mira a dare una spiegazione inerente al motivo per cui il genitore che assume sostanze mette in atto una serie di comportamenti disadattivi che hanno delle conseguenze all’interno di tutto il nucleo famigliare, soprattutto sul bambino e sulla sua evoluzione mentale. Il capitolo introduttivo viene dedicato alla descrizione del disturbo da uso di sostanze (SUD) e i fattori che condizionano la sua insorgenza. In particolare, vengono approfondite le variabili di natura famigliare e psicodinamica. Successivamente, viene dedicato un paragrafo inerente allo stigma sociale e alle sfide che quotidianamente si ritrovano ad affrontare le persone vicine all’individuo che assume sostanze illecite. Il capitolo si conclude approfondendo le terapie impiegate nel trattamento di tale disturbo, nello specifico quelle cognitivo-comportamentali e familiari. Nella sezione intermedia vengono introdotti due costrutti teorici, ossia la funzionalità e disfunzionalità delle famiglie e gli stili d’attaccamento. Questi concetti costituiscono il terreno di coltura per i paragrafi che seguono, in cui vengono trattati i profili della madre e del padre tossicodipendenti e le loro capacità genitoriali nei confronti dei figli. Questo capitolo permette di comprendere la natura intergenerazionale degli stili educativi e modalità parentali adottati dal genitore e consente di intravedere i possibili esiti sul benessere ed adattamento del figlio. Nel terzo ed ultimo capitolo, viene approfondito quanto accade all’interno di un microsistema in cui è presente almeno un genitore dipendente da sostanze: dalla presa in carico del discendente da parte della famiglia d’origine, al vissuto emotivo del genitore rispetto all’incapacità di ricoprire questo ruolo. Fino ad arrivare alle implicazioni sullo sviluppo psicologico del bambino, figlio di una coppia genitoriale in cui è presente almeno una figura affetta da SUD, ossia tema principale di questo elaborato. Infine, vengono riportate le terapie psicologiche e gli interventi di prevenzione impiegati per lavorare con i figli di tossicodipendenti che come verrà descritto, costituiscono una popolazione a rischio, in quanto considerati bambini mentalmente vulnerabili.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/69889