La Teoria della Mente (ToM) è una componente fondamentale per un sano sviluppo sociale, emotivo e relazionale del bambino e per il successo nelle interazioni e nei legami di ogni tipologia. La ToM è una delle abilità socio-relazionali che vanno a costituire la cognizione e la consapevolezza sociale, si sviluppa nella prima infanzia e che va a influenzare le relazioni e interazioni nel corso della vita, permettendo all’individuo di comprendere e prevedere i pensieri, le emozioni e le intenzioni altrui a seconda delle circostanze (Baron-Cohen, 2001). Eventuali deficit in tale abilità possono essere ricondotti a disturbi del neurosviluppo, in particolare al Disturbo dello Spettro dell’Autismo (ASD) e a disabilità intellettive (Surian, 2005); è fondamentale individuare precocemente difficoltà o ritardi nello sviluppo della Teoria della Mente onde evitare un’eccessiva compromissione nelle relazioni interpersonali in età adulta, garantendo così un adeguato apprendimento e successivo utilizzo di strategie di compensazione. Numerosi ricercatori in passato hanno indagato la correlazione tra la ToM e le abilità sociali nelle interazioni con i pari nell’età dello sviluppo, ricavandone un legame positivo che dimostra che un’efficace Teoria della Mente è spesso predittore di relazioni positive e funzionali sia nell’infanzia che nell’adolescenza ed età adulta (Capage e Watson, 2001; Peterson et al., 2016; Myom e Butlu, 2013). Il seguente elaborato, composto di quattro capitoli, si pone quindi come obiettivo quello di confrontare le abilità di Teoria della Mente in studenti a sviluppo tipico della scuola primaria e secondaria di primo grado con la percezione dei genitori di questi ultimi per quanto riguarda la suddetta competenza. Nello specifico la ricerca si servirà del Theory of Mind Inventory, uno strumento studiato per misurare la Teoria della Mente nei ragazzi attraverso prove di falsa credenza, sia sottoforma di testo esclusivamente verbale che figurato, e del PEERS-Q (Hearps et al., 2021), un questionario parent-report che si impegna a raccogliere informazioni sulla percezione dei caregiver. Il primo capitolo consiste in un’introduzione teorica alla Teoria della Mente, nella quale sono state riportate le prospettive teoriche e le conoscenze ad oggi in possesso dalla comunità scientifica sulla Teoria della Mente, sulla sua funzione ed evoluzione, sulle modalità utilizzate nella valutazione della ToM, e su come differisce da individuo a individuo a seconda del suo sviluppo. Nel secondo capitolo verranno invece esposte le informazioni generali sulla ricerca condotta, tra cui le ipotesi formulate in base alla letteratura pre-esistente, le caratteristiche del campione preso in esame, le prove somministrate nel corso delle due fasi dello studio, la fase di screening e la fase sperimentale, le modalità di somministrazione e di screening. Nel terzo e quarto capitolo dell’elaborato infine sono stati sintetizzati i dati raccolti i quali sono stati successivamente sottoposti a un’analisi di correlazione per verificare la presenza di un eventuale legame positivo o negativo tra le prestazioni dei partecipanti nelle prove di falsa credenza e le risposte fornite dai genitori di essi al questionario sulle abilità sociali. I risultati ottenuti dalle somministrazioni sono stati successivamente discussi alla luce della letteratura di riferimento, includendo i limiti riscontrati nel corso della ricerca e le prospettive future per la ricerca e l’intervento nell’ambito della Teoria della Mente e delle abilità sociali.

Teoria della Mente: un confronto tra prove dirette e eterovalutazioni

FACCIOLI, GIULIA
2023/2024

Abstract

La Teoria della Mente (ToM) è una componente fondamentale per un sano sviluppo sociale, emotivo e relazionale del bambino e per il successo nelle interazioni e nei legami di ogni tipologia. La ToM è una delle abilità socio-relazionali che vanno a costituire la cognizione e la consapevolezza sociale, si sviluppa nella prima infanzia e che va a influenzare le relazioni e interazioni nel corso della vita, permettendo all’individuo di comprendere e prevedere i pensieri, le emozioni e le intenzioni altrui a seconda delle circostanze (Baron-Cohen, 2001). Eventuali deficit in tale abilità possono essere ricondotti a disturbi del neurosviluppo, in particolare al Disturbo dello Spettro dell’Autismo (ASD) e a disabilità intellettive (Surian, 2005); è fondamentale individuare precocemente difficoltà o ritardi nello sviluppo della Teoria della Mente onde evitare un’eccessiva compromissione nelle relazioni interpersonali in età adulta, garantendo così un adeguato apprendimento e successivo utilizzo di strategie di compensazione. Numerosi ricercatori in passato hanno indagato la correlazione tra la ToM e le abilità sociali nelle interazioni con i pari nell’età dello sviluppo, ricavandone un legame positivo che dimostra che un’efficace Teoria della Mente è spesso predittore di relazioni positive e funzionali sia nell’infanzia che nell’adolescenza ed età adulta (Capage e Watson, 2001; Peterson et al., 2016; Myom e Butlu, 2013). Il seguente elaborato, composto di quattro capitoli, si pone quindi come obiettivo quello di confrontare le abilità di Teoria della Mente in studenti a sviluppo tipico della scuola primaria e secondaria di primo grado con la percezione dei genitori di questi ultimi per quanto riguarda la suddetta competenza. Nello specifico la ricerca si servirà del Theory of Mind Inventory, uno strumento studiato per misurare la Teoria della Mente nei ragazzi attraverso prove di falsa credenza, sia sottoforma di testo esclusivamente verbale che figurato, e del PEERS-Q (Hearps et al., 2021), un questionario parent-report che si impegna a raccogliere informazioni sulla percezione dei caregiver. Il primo capitolo consiste in un’introduzione teorica alla Teoria della Mente, nella quale sono state riportate le prospettive teoriche e le conoscenze ad oggi in possesso dalla comunità scientifica sulla Teoria della Mente, sulla sua funzione ed evoluzione, sulle modalità utilizzate nella valutazione della ToM, e su come differisce da individuo a individuo a seconda del suo sviluppo. Nel secondo capitolo verranno invece esposte le informazioni generali sulla ricerca condotta, tra cui le ipotesi formulate in base alla letteratura pre-esistente, le caratteristiche del campione preso in esame, le prove somministrate nel corso delle due fasi dello studio, la fase di screening e la fase sperimentale, le modalità di somministrazione e di screening. Nel terzo e quarto capitolo dell’elaborato infine sono stati sintetizzati i dati raccolti i quali sono stati successivamente sottoposti a un’analisi di correlazione per verificare la presenza di un eventuale legame positivo o negativo tra le prestazioni dei partecipanti nelle prove di falsa credenza e le risposte fornite dai genitori di essi al questionario sulle abilità sociali. I risultati ottenuti dalle somministrazioni sono stati successivamente discussi alla luce della letteratura di riferimento, includendo i limiti riscontrati nel corso della ricerca e le prospettive future per la ricerca e l’intervento nell’ambito della Teoria della Mente e delle abilità sociali.
2023
Theory of Mind: comparison of direct and parent-report assessment
teoria della mente
parent-report
direct assessment
false belief task
percezione sociale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/69976