Il presente elaborato, svolto come conclusione del mio percorso universitario, nasce da un profondo interesse rispetto a quei contesti che offrono tutela e protezione, donando così equilibrio, a tutti quei minori fragili che non hanno la possibilità di vivere una vita dignitosa all'interno della propria famiglia. Questo interesse, è rafforzato dall'esperienza lavorativa positiva che sto svolgendo presso una comunità educativa per minori, permettendomi di osservare, comprendere e vivere in prima persona le tragiche storie di quei bambini e ragazzi, e potendo mettere in pratica quanto studiato grazie all'intervento educativo e il ruolo che ho di educatrice. Il diritto alla famiglia è un principio fondamentale dei diritti umani, sancito da plurime convenzioni internazionali e costituzioni nazionali. Tuttavia, purtroppo, la sua attuazione integrale è spesso ostacolata da situazioni di vulnerabilità all'interno delle dinamiche familiari, quali abusi, trascuratezza o violenza domestica, che possono mettere a rischio il benessere e lo sviluppo dei minori, rendendo così difficile o addirittura impossibile la permanenza nella famiglia d'origine. In risposta a tali sfide, è essenziale il sostegno e l'intervento da parte di strutture e professionisti specializzati, come le comunità educative per minori. Queste realtà non sono le antagoniste della famiglia d'origine, come a volte si pensa, bensì sono risorse complementari che si adoperano a garantire la protezione, il benessere e la crescita dei minori in situazioni di difficoltà e contesti familiari instabili o pericolosi. L’ente educativo svolge un ruolo cruciale nel fornire un ambiente fisico sicuro, ricco di opportunità e di stimoli positivi e un sostegno multidimensionale, promuovendo così un supporto emotivo, psicologico ed educativo al fine di mirare alle esigenze specifiche di ciascun individuo. È importante comprendere che l'obiettivo primario delle comunità educative non è quello di sostituire la famiglia d'origine, ma piuttosto di integrare e collaborare con essa quando possibile, incorporando le risorse disponibili al fine di favorire il reinserimento del minore in un contesto familiare sano e stabile, o comunque di garantire un percorso di crescita e autonomia che possa prepararlo al meglio per un futuro indipendente e consapevole. Per sviluppare questa tematica si è scelto di strutturare l’elaborato in tre capitoli. Il primo capitolo è un’introduzione della comunità educativa per minori attraverso una descrizione di cos'è questa struttura, com'è organizzata, quali sono i suoi obiettivi e scopi principali. Si è inserito un breve excursus storico-legislativo, indicando quali sono stati i passaggi più significativi e le leggi che hanno portato allo sviluppo di questo tipo di struttura rendendola uno strumento importante per la cura e la tutela dei minori. Si è poi posta attenzione anche alle tipologie di comunità esistenti e naturalmente si sono andati a delineare i soggetti destinatari di questo servizio educativo. Il secondo capitolo approfondisce la figura dell’educatore e dell’agire educativo, ponendo l’accento sul ruolo dell’educatore e sul rapporto tripartito tra figura professionale, minore e famiglia. Successivamente viene delineato il lavoro dell’educatore e in particolare le competenze e gli strumenti necessari per portare a termine le “sfide educative” in modo efficace. Il terzo capitolo conclude l’elaborato con un’analisi dell’esperienza personale presso la comunità educativa per minori Casa Nostra - Istituto Suore Maestre di Santa Dorotea, situata a Dolo (VE). In particolare, viene descritta la mission e la struttura della comunità educativa, oltre a narrare l'esperienza diretta presso le due case residenziali. Infine, si presenta un’analisi di un caso specifico, mettendo in luce i comportamenti attuati dal minore e le sue fragilità.

Crescere insieme, navigando tra sfide e opportunità: la relazione educativa come rivoluzione.

LEVORATO, MATILDA
2023/2024

Abstract

Il presente elaborato, svolto come conclusione del mio percorso universitario, nasce da un profondo interesse rispetto a quei contesti che offrono tutela e protezione, donando così equilibrio, a tutti quei minori fragili che non hanno la possibilità di vivere una vita dignitosa all'interno della propria famiglia. Questo interesse, è rafforzato dall'esperienza lavorativa positiva che sto svolgendo presso una comunità educativa per minori, permettendomi di osservare, comprendere e vivere in prima persona le tragiche storie di quei bambini e ragazzi, e potendo mettere in pratica quanto studiato grazie all'intervento educativo e il ruolo che ho di educatrice. Il diritto alla famiglia è un principio fondamentale dei diritti umani, sancito da plurime convenzioni internazionali e costituzioni nazionali. Tuttavia, purtroppo, la sua attuazione integrale è spesso ostacolata da situazioni di vulnerabilità all'interno delle dinamiche familiari, quali abusi, trascuratezza o violenza domestica, che possono mettere a rischio il benessere e lo sviluppo dei minori, rendendo così difficile o addirittura impossibile la permanenza nella famiglia d'origine. In risposta a tali sfide, è essenziale il sostegno e l'intervento da parte di strutture e professionisti specializzati, come le comunità educative per minori. Queste realtà non sono le antagoniste della famiglia d'origine, come a volte si pensa, bensì sono risorse complementari che si adoperano a garantire la protezione, il benessere e la crescita dei minori in situazioni di difficoltà e contesti familiari instabili o pericolosi. L’ente educativo svolge un ruolo cruciale nel fornire un ambiente fisico sicuro, ricco di opportunità e di stimoli positivi e un sostegno multidimensionale, promuovendo così un supporto emotivo, psicologico ed educativo al fine di mirare alle esigenze specifiche di ciascun individuo. È importante comprendere che l'obiettivo primario delle comunità educative non è quello di sostituire la famiglia d'origine, ma piuttosto di integrare e collaborare con essa quando possibile, incorporando le risorse disponibili al fine di favorire il reinserimento del minore in un contesto familiare sano e stabile, o comunque di garantire un percorso di crescita e autonomia che possa prepararlo al meglio per un futuro indipendente e consapevole. Per sviluppare questa tematica si è scelto di strutturare l’elaborato in tre capitoli. Il primo capitolo è un’introduzione della comunità educativa per minori attraverso una descrizione di cos'è questa struttura, com'è organizzata, quali sono i suoi obiettivi e scopi principali. Si è inserito un breve excursus storico-legislativo, indicando quali sono stati i passaggi più significativi e le leggi che hanno portato allo sviluppo di questo tipo di struttura rendendola uno strumento importante per la cura e la tutela dei minori. Si è poi posta attenzione anche alle tipologie di comunità esistenti e naturalmente si sono andati a delineare i soggetti destinatari di questo servizio educativo. Il secondo capitolo approfondisce la figura dell’educatore e dell’agire educativo, ponendo l’accento sul ruolo dell’educatore e sul rapporto tripartito tra figura professionale, minore e famiglia. Successivamente viene delineato il lavoro dell’educatore e in particolare le competenze e gli strumenti necessari per portare a termine le “sfide educative” in modo efficace. Il terzo capitolo conclude l’elaborato con un’analisi dell’esperienza personale presso la comunità educativa per minori Casa Nostra - Istituto Suore Maestre di Santa Dorotea, situata a Dolo (VE). In particolare, viene descritta la mission e la struttura della comunità educativa, oltre a narrare l'esperienza diretta presso le due case residenziali. Infine, si presenta un’analisi di un caso specifico, mettendo in luce i comportamenti attuati dal minore e le sue fragilità.
2023
Growing together, navigating through challenges and opportunities: the educational relationship as a revolution.
comunità educativa
educazione
minori
crescita
Casa Nostra
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Levorato_Matilda.pdf

accesso riservato

Dimensione 407.95 kB
Formato Adobe PDF
407.95 kB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/74596