Questioni di genere e Competitive Victimhood: il ruolo delle politiche aziendali

This thesis explores the phenomenon of Competitive Victimhood (CV) in relation to support for gender policies. CV is described as the tendency of a group to perceive itself as a victim in competition with other groups, with the goal of gaining recognition and resources. The study specifically investigates how corporate policies that promote gender equity, such as gender quotas or work-life balance measures, can influence support for these policies. Furthermore, it explores how these measures activate risk perception among a male sample. The effect of awareness of gender inequalities is also analyzed to see how it may moderate support for gender policies. Through an experimental analysis, participants' responses to different corporate policy scenarios were examined, highlighting how risk perception, policy support, and CV may vary in relation to these policies. The results did not show CV activation in any of the conditions. However, they suggest that policies perceived as a threat to meritocracy, such as gender quotas, tend to activate risk perception more and are less appreciated compared to policies perceived as neutral or less invasive, such as work-life balance. This effect was much less pronounced among individuals with a high awareness of gender inequality. The thesis therefore provides insights to emphasize the central role of education in promoting greater gender equity in the workplace.

Questa tesi esplora il fenomeno della Competitive Victimhood (CV) in relazione al supporto alle politiche di genere. La CV è descritta come la tendenza di un gruppo a percepirsi vittima in competizione con altri gruppi, con l'obiettivo di ottenere riconoscimento e risorse. Lo studio indaga in particolare come le politiche aziendali che promuovono l'equità di genere, come le quote di genere o le misure di work-life balance, possano influenzare il supporto alle politiche. Inoltre, esplora come queste misure attivino la percezione del rischio in un campione maschile. Si analizza l'effetto della consapevolezza rispetto alle disuguaglianze di genere e come questa possa moderare il supporto alle politiche di genere. Attraverso un’analisi sperimentale, sono state esaminate le risposte dei partecipanti in diversi scenari di politiche aziendali, evidenziando come la percezione del rischio, il supporto alla politica e la CV possano variare in relazione a tali politiche. I risultati non hanno mostrato in nessuna delle condizioni un attivazione di CV. Tuttavia suggeriscono che le politiche percepite come una minaccia alla meritocrazia, come le quote di genere, attivano maggiormente la percezione del rischio e sono apprezzate meno rispetto a misure percepite come neutre o meno invasive come il work-life balance. Questo però accadeva molto meno in persone con un'alta consapevolezza rispetto alla disuguaglianza di genere. La tesi fornisce quindi spunti per sottolineare il ruolo centrale dell'educazione nel promuovere una maggiore equità di genere sul posto di lavoro.