Le abilità visuospaziali possono essere definite come abilità cognitive di tipo non verbale, le quali permettono di interagire con l’ambiente circostante, operando su stimoli percettivi e immagini mentali (Trojano & Conson, 2008). Tali abilità riguardano inoltre l’elaborazione, la rappresentazione, il confronto e la trasformazione di informazioni di tipo spaziale (Hodgkiss et al., 2021). In letteratura è stata dimostrata la fondamentale importanza delle abilità visuospaziali, sia nella vita quotidiana che negli apprendimenti ma, nonostante i numerosi studi condotti, non si è ancora giunti ad un consenso sulla definizione. Alcuni ricercatori hanno proposto un sistema di classificazione 2x2, basato sulla fondamentale distinzione tra informazioni intrinseche ed estrinseche e tra compiti statici e dinamici (Uttal et al., 2013). Tradizionalmente, la ricerca sulla valutazione delle abilità visuospaziali si è concentrata sull’analisi delle differenze di genere, rilevando spesso una miglior performance maschile (Bartlett & Camba, 2023). La presente ricerca ha l’obiettivo di contribuire alla standardizzazione di quattro prove digitalizzate di valutazione delle abilità visuospaziali, create ad hoc e basate sul modello di classificazione 2x2 (Uttal et al., 2013) e di indagare eventuali differenze di genere in tale dominio in bambini della scuola primaria. Nello specifico, verranno analizzate le performance di un campione di alunni senza diagnosi, frequentanti le classi terza, quarta e quinta della scuola primaria. Verranno presentati i risultati della presente ricerca, i quali verranno discussi alla luce delle ipotesi di partenza e della letteratura di riferimento.
Abilità visuospaziali in bambini della scuola primaria: un contributo alla standardizzazione di prove digitalizzate e analisi delle differenze di genere
FUSINATO, NICOLE
2023/2024
Abstract
Le abilità visuospaziali possono essere definite come abilità cognitive di tipo non verbale, le quali permettono di interagire con l’ambiente circostante, operando su stimoli percettivi e immagini mentali (Trojano & Conson, 2008). Tali abilità riguardano inoltre l’elaborazione, la rappresentazione, il confronto e la trasformazione di informazioni di tipo spaziale (Hodgkiss et al., 2021). In letteratura è stata dimostrata la fondamentale importanza delle abilità visuospaziali, sia nella vita quotidiana che negli apprendimenti ma, nonostante i numerosi studi condotti, non si è ancora giunti ad un consenso sulla definizione. Alcuni ricercatori hanno proposto un sistema di classificazione 2x2, basato sulla fondamentale distinzione tra informazioni intrinseche ed estrinseche e tra compiti statici e dinamici (Uttal et al., 2013). Tradizionalmente, la ricerca sulla valutazione delle abilità visuospaziali si è concentrata sull’analisi delle differenze di genere, rilevando spesso una miglior performance maschile (Bartlett & Camba, 2023). La presente ricerca ha l’obiettivo di contribuire alla standardizzazione di quattro prove digitalizzate di valutazione delle abilità visuospaziali, create ad hoc e basate sul modello di classificazione 2x2 (Uttal et al., 2013) e di indagare eventuali differenze di genere in tale dominio in bambini della scuola primaria. Nello specifico, verranno analizzate le performance di un campione di alunni senza diagnosi, frequentanti le classi terza, quarta e quinta della scuola primaria. Verranno presentati i risultati della presente ricerca, i quali verranno discussi alla luce delle ipotesi di partenza e della letteratura di riferimento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/79521