Il Tempo nelle mani delle emozioni: uno studio sul ruolo moderatore delle strategie di regolazione emozionale

Psychological time doesn’t always follow physical time, which is why the speed of our lives doesn’t always match the ticking of the clocks. Our understanding of the external world is, in fact, constrained by the complexity of our internal processing mechanisms... that complexity is crucial for interacting whit the world but it also makes our cognitive system vulnerable to the influence of various modulating factors. In other words, contrary to common belief, the time we experience is a psychological construct, a mosaic resulting from the multisensory and perceptive integration of a multitude of pieces of information, processed by complex systems; subject to the influence of various distortion factors. Among the modulating factors that can change our perception of time, emotions play a predominant role. This thesis aims to evaluate the weight of emotional regulation strategies (Gross, 1998) in moderating the effect of emotions on time perception in prospective tasks. To achieve this goal, physiological and behavioral data were collected in the laboratory during several sessions (one for each participant), in a controlled setting and using audiovisual technologies for the induction of emotional stimuli (immersive virtual reality).

Il tempo psicologico non corrisponde sempre al tempo fisico, motivo per cui la nostra vita non segue fedelmente il ticchettio degli orologi. l’intelligibilità del mondo esterno è infatti vincolata dalla complessità dei meccanismi di elaborazione interni, che li rende suscettibili all’influenza di diversi fattori modulatori. In altre parole, contrariamente al senso comune, il tempo che esperiamo è un costrutto psicologico, una panoplia frutto dell’integrazione multisensoriale e percettiva di una moltitudine di informazioni, elaborate e processate da sistemi complessi; vittima dell’influenza di diversi fattori di distorsione. Tra i fattori modulatori che possono causare distorsioni nella percezione del tempo le emozioni rivestono un ruolo preponderante. Il presente lavoro di tesi si propone quindi, nel particolare, di valutare il peso delle strategie di regolazione emozionale (Gross, 1998) nel moderare l’effetto delle emozioni sulla percezione del tempo in compiti di stima prospettica. Per raggiungere questo obiettivo sono stati impiegati dati fisiologici e comportamentali raccolti in laboratorio durante diverse sedute, in un setting controllato e con tecnologie audiovisive per l’induzione degli stimoli emotivi (immersive virtual reality).