Introduzione: ammalarsi in età pediatrica è un’esperienza potenzialmente traumatica, che comporta inevitabilmente ripercussioni sul piano emotivo, psicologico e sociale. I giovani pazienti sono però in grado di dimostrarsi resilienti e capaci di reagire in modo adattivo. La malattia può diventare, in alcuni casi, un’opportunità di crescita e scoperta della propria forza. Obiettivi: il presente studio ha come obiettivo l’esplorazione del vissuto emotivo dei pazienti pediatrici in cura presso un reparto oncoematologico, attraverso l’analisi di sette racconti personali; si è quindi cercato di esplorare le potenzialità dello story-telling come strumento educativo di mediazione del dialogo. Infine, la ricerca tenta di riflettere sul ruolo dell’educatore professionale nell’ambito pediatrico ospedaliero. Materiali e metodi: dopo una prima revisione della letteratura, la ricerca si è svolta a partire dalle narrazioni scritte da alcuni pazienti pediatrici del reparto oncoematologico dell’ospedale di Verona. Ogni racconto è stato analizzato singolarmente, per poi essere confrontato, attraverso un’analisi trasversale, a tutti gli altri, al fine di riconoscere eventuali ricorrenze ed evidenziare elementi particolarmente significativi. Risultati: attraverso la ricerca condotta sulle narrazioni presentate, è stato possibile riconoscere alcune strategie adattive di coping cognitivo e narrativo, attivate dai pazienti, che sembrano aver favorito in loro un cambio di prospettiva rispetto all’esperienza vissuta. Nonostante la giovane età, gli autori delle storie dimostrano spesso una notevole maturità riflessiva e introspettiva. Lo strumento story-telling ha permesso di approfondire il vissuto emotivo dei pazienti, mettendo in luce pensieri e sentimenti dell’esperienza di malattia, così come da loro vissuta. Conclusioni: nonostante un sempre più raggiungibile successo nella cura delle malattie oncologiche pediatriche, resta la necessità che i percorsi di cura siano orientati secondo un approccio patient-centred. L’educatore professionale ha la possibilità di accedere alla complessità del mondo emotivo dei pazienti attraverso una moltitudine di strumenti, in primis quello della narrazione come mediatrice della relazione.

L'importanza della narrazione: un'esperienza educativa nel reparto di oncoematologia pediatrica

VACCARI, SERENA
2023/2024

Abstract

Introduzione: ammalarsi in età pediatrica è un’esperienza potenzialmente traumatica, che comporta inevitabilmente ripercussioni sul piano emotivo, psicologico e sociale. I giovani pazienti sono però in grado di dimostrarsi resilienti e capaci di reagire in modo adattivo. La malattia può diventare, in alcuni casi, un’opportunità di crescita e scoperta della propria forza. Obiettivi: il presente studio ha come obiettivo l’esplorazione del vissuto emotivo dei pazienti pediatrici in cura presso un reparto oncoematologico, attraverso l’analisi di sette racconti personali; si è quindi cercato di esplorare le potenzialità dello story-telling come strumento educativo di mediazione del dialogo. Infine, la ricerca tenta di riflettere sul ruolo dell’educatore professionale nell’ambito pediatrico ospedaliero. Materiali e metodi: dopo una prima revisione della letteratura, la ricerca si è svolta a partire dalle narrazioni scritte da alcuni pazienti pediatrici del reparto oncoematologico dell’ospedale di Verona. Ogni racconto è stato analizzato singolarmente, per poi essere confrontato, attraverso un’analisi trasversale, a tutti gli altri, al fine di riconoscere eventuali ricorrenze ed evidenziare elementi particolarmente significativi. Risultati: attraverso la ricerca condotta sulle narrazioni presentate, è stato possibile riconoscere alcune strategie adattive di coping cognitivo e narrativo, attivate dai pazienti, che sembrano aver favorito in loro un cambio di prospettiva rispetto all’esperienza vissuta. Nonostante la giovane età, gli autori delle storie dimostrano spesso una notevole maturità riflessiva e introspettiva. Lo strumento story-telling ha permesso di approfondire il vissuto emotivo dei pazienti, mettendo in luce pensieri e sentimenti dell’esperienza di malattia, così come da loro vissuta. Conclusioni: nonostante un sempre più raggiungibile successo nella cura delle malattie oncologiche pediatriche, resta la necessità che i percorsi di cura siano orientati secondo un approccio patient-centred. L’educatore professionale ha la possibilità di accedere alla complessità del mondo emotivo dei pazienti attraverso una moltitudine di strumenti, in primis quello della narrazione come mediatrice della relazione.
2023
The importance of storytelling: an educational experience in the pediatric oncohematology department
Oncologia pediatrica
Medicina Narrativa
Storytelling
Educazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/84748