Apprendimento ed esposizione al verde nei preadolescenti: il ruolo del tono cardiaco vagale

Influenced by theories such as the Attention Restoration Theory (Kaplan, 1995) and the Stress Reduction Theory (Ulrich et al., 1991), these recent years have witnessed a growing interest in studies investigating the potential benefits of exposure to green spaces within school settings. At the same time, several studies have explored the role of physiological mechanisms, such as vagal cardiac tone, in individuals' emotional and adaptive self-regulation.This thesis is part of a project that aims to combine these two areas of study: in addition to investigating possible differences in learning outcomes between lessons conducted indoors (in a traditional classroom) and outdoors (in a park near the school), it also examines the relationship with vagal cardiac tone to assess its possible regulatory function. The study involved 124 6th and 7th graders from a school in Padua and was conducted over three sessions: in the first, resting vagal cardiac tone was measured via electrocardiogram (ECG); in the following two, students attended two lessons – one in the classroom and one in the park (or vice versa) – on climate change, after which they answered multiple-choice questions related to the topics discussed. The results showed that exposure to natural environments is associated with improved emotional state. However, conceptual learning appeared to be less effective in the natural setting. A closer analysis showed that students with good psychophysiological self-regulation skills performed better and were able to benefit from the natural context by being more adaptive to environmental demands. These findings support the integration of green experiences into school curricula and the implementation of social-emotional education programs aimed at enhancing psychophysiological self-regulation and maximizing the benefits of outdoor education.

Partendo da teorie quali l’Attention Restoration Theory (Kaplan, 1995) e la Stress Reduction Theory (Ulrich et al., 1991), negli ultimi anni si è registrato un crescente interesse negli studi che indagano i potenziali benefici dell’esposizione a spazi verdi all’interno di contesti scolastici. Parallelamente, numerose ricerche hanno approfondito il ruolo di meccanismi fisiologici, come il tono cardiaco vagale, nell’autoregolazione emotiva e adattiva degli individui. Il presente lavoro di tesi si colloca all’interno di un progetto che cerca di integrare questi due ambiti di studio: oltre ad indagare le possibili differenze negli apprendimenti tra le lezioni svolte al chiuso (in un’aula tradizionale) ed all’aperto (in un parco vicino alla scuola), esamina anche la loro relazione col tono cardiaco vagale, per comprenderne il possibile ruolo regolatore. Lo studio ha coinvolto 124 studenti del primo e secondo anno di una scuola secondaria di primo grado di Padova e si è articolato in tre sessioni: nella prima è stato misurato il tono cardiaco vagale a riposo, tramite elettrocardiogramma (ECG); nelle due successive, gli studenti hanno seguito due lezioni, una in aula e l’altra al parco (o viceversa), sul cambiamento climatico, per poi rispondere ad alcune domande a scelta multipla sugli argomenti trattati. I risultati hanno mostrato che l’esposizione ad ambienti naturali è associata ad un miglioramento dello stato emotivo. Tuttavia, l’apprendimento concettuale è risultato meno efficace nel contesto naturale. Un’analisi più approfondita ha però mostrato che gli studenti con una buona capacità di autoregolazione psicofisiologica hanno ottenuto risultati migliori, riuscendo a trarre beneficio dal contesto naturale, grazie ad una maggiore capacità di adattamento alle richieste ambientali. Questi risultati supportano l’integrazione di esperienze nel verde nei curricula scolastici e l’implementazione di programmi di educazione socio-emotiva, volti a potenziare l’autoregolazione psicofisiologica ed a massimizzare i benefici dell’insegnamento all’aperto.