La tesi vuole evidenziare la significativa importanza che può assumere il lavoro emotivo in ambito sia sociale che lavorativo, in questo caso nella professione degli educatori, facendo riferimento a cos’è, a com’è nato, qual è stato il suo sviluppo nella società post-moderna, le conseguenze e i vantaggi che determina, gli effetti positivi o negativi che può avere sul benessere fisico e psichico e sulle prestazioni delle persone. Questo con particolare riferimento alla società attuale, in cui si sta andando verso una concezione del lavoro sempre più fredda, egoistica e calcolatrice e dove i rapporti relazionali che si creano spesso appaiono difficili. Quindi il lavoro emotivo assume un valore rilevante poiché aiuta a percepire, riconoscere e gestire le proprie emozioni e le proprie reazioni emotive come risposta alle esigenze lavorative che, a seconda delle circostanze, possono creare situazioni di malessere, di stress o di poca considerazione delle capacità del lavoratore. Tutto questo fa sì che i lavoratori non debbano essere considerati delle “macchine”, bensì “esseri umani” inseriti in contesti lavorativi in cui le buone relazioni, il saper gestire ed esprimere le proprie emozioni in modo costruttivo e l’avere un feedback positivo dai colleghi, dai superiori e dagli utenti li aiutino a creare un ambiente sereno che permetta loro di promuovere il raggiungimento dei traguardi attesi e un sano sviluppo personale e lavorativo.
Non macchine, ma esseri umani: il lavoro emotivo nella professione degli educatori.
SPAGNOLO, ELEONORA
2024/2025
Abstract
La tesi vuole evidenziare la significativa importanza che può assumere il lavoro emotivo in ambito sia sociale che lavorativo, in questo caso nella professione degli educatori, facendo riferimento a cos’è, a com’è nato, qual è stato il suo sviluppo nella società post-moderna, le conseguenze e i vantaggi che determina, gli effetti positivi o negativi che può avere sul benessere fisico e psichico e sulle prestazioni delle persone. Questo con particolare riferimento alla società attuale, in cui si sta andando verso una concezione del lavoro sempre più fredda, egoistica e calcolatrice e dove i rapporti relazionali che si creano spesso appaiono difficili. Quindi il lavoro emotivo assume un valore rilevante poiché aiuta a percepire, riconoscere e gestire le proprie emozioni e le proprie reazioni emotive come risposta alle esigenze lavorative che, a seconda delle circostanze, possono creare situazioni di malessere, di stress o di poca considerazione delle capacità del lavoratore. Tutto questo fa sì che i lavoratori non debbano essere considerati delle “macchine”, bensì “esseri umani” inseriti in contesti lavorativi in cui le buone relazioni, il saper gestire ed esprimere le proprie emozioni in modo costruttivo e l’avere un feedback positivo dai colleghi, dai superiori e dagli utenti li aiutino a creare un ambiente sereno che permetta loro di promuovere il raggiungimento dei traguardi attesi e un sano sviluppo personale e lavorativo.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/87784