La presente tesi analizza le strategie educative volte a promuovere la prosocialità nei bambini, intesa come insieme di comportamenti volontari finalizzati al beneficio altrui, come l’aiuto, la condivisione e la cooperazione. Nella prima parte, viene offerto un inquadramento teorico del concetto di prosocialità, distinguendo tra approcci basati su intenzione, conseguenze e contesto sociale, e viene approfondita la relazione tra comportamento prosociale e legame genitore-figlio, con attenzione al ruolo dell’affettività e della socializzazione emotiva. Nella seconda parte, la tesi esamina il ruolo di tre contesti educativi chiave: la scuola, lo sport e le attività di comunità. In particolare, si evidenzia come un ambiente scolastico supportivo e relazioni positive con gli insegnanti favoriscano l’autoregolazione e lo sviluppo sociale. Le attività sportive si rivelano efficaci nella promozione della cooperazione, dell’autoefficacia e della riduzione dello stress, con effetti particolarmente rilevanti anche nei bambini con bisogni educativi speciali. Le attività di socializzazione, come il volontariato e lo scoutismo, sono descritte come strumenti non formali fondamentali per rafforzare l’identità, le abilità sociali e il senso di appartenenza. La tesi si conclude con un’esperienza di tirocinio in una scuola primaria, che fornisce un’osservazione sul campo delle dinamiche prosociali in ambito scolastico. Il lavoro intende offrire spunti teorici e pratici per educatori, insegnanti e operatori sociali impegnati nella promozione di contesti educativi inclusivi e orientati allo sviluppo del benessere collettivo.
Strategie educative per promuovere la prosocialità dei bambini
TIELE, FRANCESCO
2024/2025
Abstract
La presente tesi analizza le strategie educative volte a promuovere la prosocialità nei bambini, intesa come insieme di comportamenti volontari finalizzati al beneficio altrui, come l’aiuto, la condivisione e la cooperazione. Nella prima parte, viene offerto un inquadramento teorico del concetto di prosocialità, distinguendo tra approcci basati su intenzione, conseguenze e contesto sociale, e viene approfondita la relazione tra comportamento prosociale e legame genitore-figlio, con attenzione al ruolo dell’affettività e della socializzazione emotiva. Nella seconda parte, la tesi esamina il ruolo di tre contesti educativi chiave: la scuola, lo sport e le attività di comunità. In particolare, si evidenzia come un ambiente scolastico supportivo e relazioni positive con gli insegnanti favoriscano l’autoregolazione e lo sviluppo sociale. Le attività sportive si rivelano efficaci nella promozione della cooperazione, dell’autoefficacia e della riduzione dello stress, con effetti particolarmente rilevanti anche nei bambini con bisogni educativi speciali. Le attività di socializzazione, come il volontariato e lo scoutismo, sono descritte come strumenti non formali fondamentali per rafforzare l’identità, le abilità sociali e il senso di appartenenza. La tesi si conclude con un’esperienza di tirocinio in una scuola primaria, che fornisce un’osservazione sul campo delle dinamiche prosociali in ambito scolastico. Il lavoro intende offrire spunti teorici e pratici per educatori, insegnanti e operatori sociali impegnati nella promozione di contesti educativi inclusivi e orientati allo sviluppo del benessere collettivo.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Elaborato Francesco Tiele.pdf
accesso aperto
Dimensione
404.27 kB
Formato
Adobe PDF
|
404.27 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/87788